Scarfiotti, Ferdinando
Alessandro Cappabianca
Scenografo teatrale e cinematografico, nato a Potenza Picena (Macerata) il 6 marzo 1941 e morto a Los Angeles il 3 aprile 1994. Stretto collaboratore di [...] invece il versante stilizzato, quasi astratto, delle cabine balneari allineate lungo la spiaggia come in uno scenario del pittore surrealista R. Magritte; scelse poi i vicoli e le calli di una Venezia minore come scenario fatiscente di un crollo ...
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Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato a Parigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] (distribuito nel 1924), cui seguirono Entr'acte (1924, scritto da Francis Picabia), nato nel clima dell'avanguardia dadaista e surrealista (nel film compaiono anche personaggi come Marcel Duchamp e Man Ray e le musiche furono scritte da Erik Satie ...
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Un chant d'amour
Eric De Kuyper
(Francia 1950, bianco e nero, 26m), regia: Jean Genet; produzione: Nikos Papatakis; sceneggiatura: Jean Genet; fotografia: Jacques Natteau; montaggio: Jean Genet.
In [...] , 1930), Un chien andalou e più tardi i film di Maya Deren. Il film di Genet è tuttavia privo di qualsiasi connotato surrealista; è l'avanguardia riveduta e corretta da un Bresson.
Per gli storici del cinema quest'opera rimane difficile da collocare ...
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Cecoslovacchia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
La storia del cinema 'cecoslovacco', come l'intera storia dei Paesi legati alla corona asburgica, non poté avere ai suoi inizi un carattere unitario. La [...] un film di culto; Varhaník u sv. Víta (1929, L'organista di S. Vito) di Martin Frič, sceneggiato dal poeta e scrittore surrealista V. Nezval, e Takový je život (1929, Così è la vita) di Karel Junghans. Quest'ultimo, di taglio naturalistico-proletario ...
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Richter, Hans
Bruno Di Marino
Pittore, regista, storico e teorico tedesco del cinema sperimentale, nato a Berlino il 6 aprile 1888 e morto a Muralto (Locarno) il 1° febbraio 1976. Tra i massimi esponenti [...] segnò un primo passaggio verso la figurazione che si completò con Vormittagsspuk (1928; Gioco di cappelli), opera decisamente dada-surrealista, celebre per l'immagine di alcune bombette che volteggiano nell'aria, ed Everyday (1929).Per tutti gli anni ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] del talento visionario e della libertà inventiva di J., memore della tenerezza poetica e crudele espressa dalla lezione surrealista di Jean Cocteau, un viaggio iniziatico nei meandri dell'inconscio infantile implicato in incubi a sfondo sessuale ...
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Todo modo
Jean A. Gili
(Italia 1976, colore, 130m); regia: Elio Petri; produzione: Daniele Senatore per Cine Vera; soggetto: dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia; sceneggiatura: Elio Petri, Berto [...] spirituali in circoli rigidi, esattamente come de Sade". Spettacolo sarcastico, pamphlet di fantapolitica, film surrealista ben connotato rispetto a una realtà chiaramente identificabile, quadro espressionista abilmente coadiuvato dalle inquietanti ...
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Stone, Oliver
Roy Menarini
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 15 settembre 1946. Dopo una solida esperienza come sceneggiatore, che gli ha consentito [...] , con The Doors (1991), ha messo a punto uno stile ispirato in parte al videoclip e in parte all'antica lezione surrealista. Nel 1992 ha ottenuto due nominations come regista e sceneggiatore per JFK (1991; JFK ‒ Un caso ancora aperto), monumentale ...
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Dulac, Germaine
Bruno Di Marino
Nome d'arte di Charlotte Elisabeth Germaine Saisset-Schneider, regista, produttrice e teorica cinematografica francese, nata ad Amiens il 17 novembre 1882 e morta a Parigi [...] e dallo stesso Artaud con l'accusa di risolversi in un'"orgia di trucchi", senza cogliere lo spirito rivoluzionario del Surrealismo.
Tra il 1928 e il 1929 la D. si interessò al rapporto tra immagine e musica, realizzando alcuni cortometraggi: Celles ...
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Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] rivista tra il 1927 e il 1932.
Ispirati dalla p., più che a temi psicoanalitici, sono i film legati all'esperienza dell'avanguardia surrealista, come Un chien andalou (1929) e L'âge d'or (1930) di Luis Buñuel o La coquille et le clergyman (1928) di ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...