Pittore (Magdeburgo 1900 - Posteholz, Hameln, 1980). Dopo aver studiato al Bauhaus di Weimar (1921-25), dove apprezzò in particolare l'insegnamento di J. Itten, condusse una vita errabonda e solitaria: [...] fu a Dresda, Ascona e Berlino; a Parigi (1932-36), in contatto con il gruppo surrealista, ne rimase ai margini pur partecipando alle mostre del movimento a Londra (1936) e a New York (1942). Dopo la guerra continuò a elaborare, con la stessa potenza ...
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Pittrice e scultrice (Staryj Sambor, Leopoli, 1908 - Cracovia 1958). Si occupò all'inizio di scultura e di scenografia, legata al teatro sperimentale Cricot e al gruppo d'avanguardia di Cracovia. Dal 1945 [...] si dedicò quasi esclusivamente alla pittura e, partendo da uno stile vicino alla poetica surrealista, giunse alla elaborazione di mezzi espressivi astratti. Sue opere nei musei di Cracovia e Łodź. ...
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Pseudonimo della pittrice Marie Čermínová (Praga 1902 - Parigi 1980). A Praga, compiuti gli studî all'accademia, conobbe J. Štyrský, suo futuro compagno nella vita e nel lavoro, e aderì, nel 1922, al gruppo [...] e il 1929 visse a Parigi, dove, abbandonate le ricerche cubiste dell'esordio, maturò uno stile personale d'impronta surrealista (artificialismo) definito da atmosfere di suggestivo lirismo (Toboggan, 1926, Praga, Národní Galerie). Tra i promotori del ...
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Pittore (Londra 1889 - Boscombe 1946). Studiò alla Slade School e fece parte del London group e del New English art club. Noto per i dipinti e le litografie di guerra (1917-18), successivamente interessato [...] alle avanguardie, fu tra i fondatori del gruppo Unit One (1933). Legato al movimento surrealista internazionale, dipinse anche paesaggi fantastici. Interessante la sua opera grafica e fotografica. ...
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Pittore e scrittore tedesco (Berlino 1923 - Amburgo 2000). Dal 1939 al 1953 visse a Montevideo, dove pubblicò anche i suoi primi scritti teorici (1942). Stabilitosi a Monaco (1955), diresse con H. Bienek [...] la rivista Blätter + Bilder, importante raccolta di scritti sull'arte contemporanea (1959-62). Dopo una parentesi surrealista, la ricerca di una "nuova figurazione" realizzata attraverso gesti, segni, moti cromatici composti in una forma figurativa ...
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Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] de la Grande-Chaumière. Dal 1925 al 1928 eseguiva sculture di carattere decisamente cubista. Nel 1929 aderì al movimento surrealista, realizzando degli objets e delle constructions-cages (Boccia sospesa, 1930, Zurigo, Kunsthaus) e dall'esperienza ...
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Pittore (Montreal 1913 - Woodstock, New York, 1980). Vissuto dal 1916 negli Stati Uniti, ha insegnato alla Stage University di Iowa, alla Wash ington Univ. di St. Louis e alla New York Univ. Partecipò [...] dal 1935 al 1942 al WPA-FPA prediligendo il grande formato delle pitture murali. Dopo un primo periodo surrealista in cui le esperienze figurative risultano permeate di intenti sociali, G. giunse nel 1950, attraverso una lunga riflessione sulla forma ...
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Pittore (n. Heppenheim 1936). Ha studiato all'Accademia di Karlsruhe, dove poi ha insegnato dal 1965 al 1971. Fortemente influenzato all'inizio dall'espressionismo, A. occupa un posto particolare nell'ambito [...] " per le sue opere popolate di personaggi dalle caratteristiche primordiali e archetipiche, presentati in una atmosfera di sapore surrealista. Molte delle sue tele sono esposte nei musei di Colonia, Vienna, Ulm e Amburgo. Ha realizzato anche numerose ...
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Pignotti, Lamberto. – Poeta e artista italiano (n. Firenze 1926). Professore all’università di Firenze e poi dal 1971 al DAMS dell’Università di Bologna, fu tra i fondatori del Gruppo 70 e, poco dopo, [...] del Gruppo 63. È tra gli ideatori e teorici della cosiddetta poesia visiva che partendo dalla base surrealista, neo Dada e Pop, si avvale dei diversi codici linguistici e percettivi. Sono nati così i collages composti da ritagli di scrittura e di ...
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Pseudonimo del fotografo ungherese naturalizzato francese Gyula Halász (Brassó, oggi Braşov, 1899 - Nizza 1984). Giornalista e pittore (frequentò Kandinsky, Kokoschka, Picasso, ecc.), divenne un innovativo [...] fotografo con originali servizi fotografici sulla vita notturna parigina degli anni Trenta (famosa La prostituta Bijou), sulle scritte murali dei quartieri popolari di Parigi. Collaborò con la rivista surrealista Minotaure e con Harper's Bazaar. ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...