Etologo britannico (n. Purton 1928). Laureatosi a Oxford e specializzatosi nello studio del comportamento animale, si è dedicato alla divulgazione televisiva e giornalistica. Ha applicato, con risultati [...] . it. In posa. L'arte e il linguaggio del corpo, 2020). M. è anche un pittore legato alla tradizione surrealista, di cui danno conto tra gli altri i volumi Analytical catalogue raisonné 1944-2000 (2001) e Analytical catalogue raisonné 2000 ...
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Dal 10 gennaio 1969 la C. è una repubblica federale, formata dagli stati ceco (Boemia e Moravia) e slovacco (Slovacchia). In base alla costituzione dell'11 luglio 1960, modificata con la legge sulla Federazione [...] strada anche altre tendenze dell'arte moderna, anche se la loro tradizione non era così forte come quella del surrealismo. Accanto all'astrazione lirica (J. John, J. Jira), agl'indirizzi "concreti" o factual (M. Čunderlik, "Club dei concretisti"), si ...
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MARTÍNEZ RUIZ, José, noto con lo pseudonimo di Azorín
Scrittore spagnolo, nato a Monovar (Alicante) l'11 giugno 1874. Dopo gli studî giuridici seguiti a Valenza, si stabilì nel 1896 a Madrid, dove continua [...] (1905; 3ª ediz., 1914), Don Juan (1922), Félix Vargas (1928), Blanco en azul (1929), in cui il M. traduce la sua sensibilità "surrealista". Al teatro ha dato qualche lavoro notevole per il libero senso scenico, con derivazioni dal Maeterlinck. ...
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Cahiers du cinéma
Giorgio De Vincenti
Rivista francese con periodicità mensile, nata nel 1951 (il primo numero ad aprile), sulle orme della seconda serie di "La revue du cinéma" (1946-1949) diretta [...] in un'operazione iconoclasta di graffiatura del negativo. Nel confronto con il cinema, Isou superava dunque l'esperienza surrealista, in virtù di un'attenzione alle proprietà specifiche del mezzo, alla sua capacità di andare, scrisse Schérer citando ...
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Painlevé, Jean
Andrea Di Mario
Documentarista francese, nato a Parigi il 20 novembre 1902 e morto ivi il 2 luglio 1989. Tra i primi autori a mostrare la vita dell'infinitamente piccolo, in particolare [...] artistico, come attore, in piccole parti a teatro e nel cinema, fino a girare Mathusalem (1927), frammenti per una pièce surrealista di I. Goll. Nel 1925, però, aveva realizzato il suo primo documentario, L'œuf d'épinoche, riprendendo immagini al ...
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GAISER, Gerd
P. Ch.
Scrittore tedesco, nato a Oberriexingen an der Enz (Württemberg) il 15 settembre 1908. Figlio d'un pastore protestante e avviato dapprima agli studî teologici, ha seguito poi i corsi [...] lucente nasconde la corruzione e il vuoto morale. Anche in questo ultimo romanzo, entro i modi di una tecnica compositiva "surrealista" assai vicina a quella di Nossack che vede voci "di dentro", viventi, alternarsi a voci "di fuori", cioè di defunti ...
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Narratore e poeta, nato a Modena il 10 giugno 1907, morto ivi il 23 febbraio 1963. Dopo alcuni tentativi di giornalismo di fronda durante il fascismo (con L'ariete nel 1927 e Lo spettatore italiano nel [...] e in Il fanalino della Battimonda (1940), sottoposto a una complessa rielaborazione nella chiave di una deformazione surrealista densa di riferimenti letterari ma risolta nella decisa scoperta di uno "stile". Il Manifesto per un partito conservatore ...
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LÉGER, Fernand
Italo FALDI
Pittore francese, nato ad Argentan (Oise) nel febbraio 1881. Nel 1898 si stabilì a Parigi, dove lavorò come disegnatore di architettura e ritoccatore di fotografie. Dal 1901 [...] di levitazione delle forme nello spazio (Les plongeurs sur fond jaune, 1941-42), l'accoglimento di elementi di gusto surrealista e un nuovo interesse rivolto verso la realtà (Cinq personnages sur fond rouge, 1944) segnano gli ulteriori momenti della ...
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SCHULZ, Bruno
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Drohobycz il 12 luglio 1892 e qui assassinato dalla Gestapo, nel corso di un rastrellamento, il 19 novembre 1942. Figlio di un negoziante di [...] in una prosa originalissima, oscillante fra la deformazione grottesca della realtà di tipo espressionista e la visione onirica surrealista.
Bibl.: J. Ficowski, Reginy wielkiej herezji ("Le regioni della grande eresia"), Cracovia 1967; A. M. Ripellino ...
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KEMENY, Zoltan
Laura Malvano
Scultore ungherese, nato a Banica il 21 marzo 1907, morto a Zurigo il 14 giugno 1965. Studiò alla Scuola delle Arti Decorative di Budapest; tra il 1930 e il 1940 fu a Parigi [...] un fantasioso repertorio di viti, chiodi, tubi metallici, ecc. appaiono come una personale traduzione di una cultura di marca surrealista. Arte a metà strada tra la tecnologia e il bricolage, ma con una rara capacità evocativa e poetica, le sculture ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...