Scrittore spagnolo, nato a Mondoñedo (Lugo) il 22 dicembre 1911, morto a Vigo il 28 febbraio 1981. Esordì con il volume di poesie in lingua gallega Mar ao norde (1932), seguito l'anno dopo da Poemas do [...] sí e non, ambedue di ispirazione surrealista e comunque legati alle esperienze di avanguardia di quegli anni.
Con Cantiga nova que se chama riveira (1933), per cui ricevette il premio Gil Vicente, divenne il massimo rappresentante del neotrovadorismo ...
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Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] de la Grande-Chaumière. Dal 1925 al 1928 eseguiva sculture di carattere decisamente cubista. Nel 1929 aderì al movimento surrealista, realizzando degli objets e delle constructions-cages (Boccia sospesa, 1930, Zurigo, Kunsthaus) e dall'esperienza ...
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Pittore (Montreal 1913 - Woodstock, New York, 1980). Vissuto dal 1916 negli Stati Uniti, ha insegnato alla Stage University di Iowa, alla Wash ington Univ. di St. Louis e alla New York Univ. Partecipò [...] dal 1935 al 1942 al WPA-FPA prediligendo il grande formato delle pitture murali. Dopo un primo periodo surrealista in cui le esperienze figurative risultano permeate di intenti sociali, G. giunse nel 1950, attraverso una lunga riflessione sulla forma ...
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Pittore (n. Heppenheim 1936). Ha studiato all'Accademia di Karlsruhe, dove poi ha insegnato dal 1965 al 1971. Fortemente influenzato all'inizio dall'espressionismo, A. occupa un posto particolare nell'ambito [...] " per le sue opere popolate di personaggi dalle caratteristiche primordiali e archetipiche, presentati in una atmosfera di sapore surrealista. Molte delle sue tele sono esposte nei musei di Colonia, Vienna, Ulm e Amburgo. Ha realizzato anche numerose ...
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Pignotti, Lamberto. – Poeta e artista italiano (n. Firenze 1926). Professore all’università di Firenze e poi dal 1971 al DAMS dell’Università di Bologna, fu tra i fondatori del Gruppo 70 e, poco dopo, [...] del Gruppo 63. È tra gli ideatori e teorici della cosiddetta poesia visiva che partendo dalla base surrealista, neo Dada e Pop, si avvale dei diversi codici linguistici e percettivi. Sono nati così i collages composti da ritagli di scrittura e di ...
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Pseudonimo del fotografo ungherese naturalizzato francese Gyula Halász (Brassó, oggi Braşov, 1899 - Nizza 1984). Giornalista e pittore (frequentò Kandinsky, Kokoschka, Picasso, ecc.), divenne un innovativo [...] fotografo con originali servizi fotografici sulla vita notturna parigina degli anni Trenta (famosa La prostituta Bijou), sulle scritte murali dei quartieri popolari di Parigi. Collaborò con la rivista surrealista Minotaure e con Harper's Bazaar. ...
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Scrittore tedesco (Potsdam 1896 - Stoccarda 1966). Si oppose al regime nazista e nel 1933 gli fu proibito di pubblicare. Negli anni 1953-63 fu presidente della Accademia di lingua e poesia di Darmstadt. [...] come lirico in ambito espressionistico; si è poi affermato anche come narratore, evolvendosi verso un simbolismo marcatamente surrealista. Opera di maggior impegno il romanzo Die Stadt hinter dem Strom (1947), dove le suggestioni filosofiche, da ...
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JORN, Asger
Laura Malvano
Pittore danese, nato a Vejrum il 3 marzo 1914, morto a Copenaghen il 1 maggio 1973. Formatosi a Parigi nel 1936, a contatto con Léger e Le Corbusier, la sua prima grande decorazione [...] il padiglione di Le Corbusier all'Esposizione Universale di Parigi del 1937. Tornato in Danimarca, nel 1941 si legò al gruppo surrealista danese, formato da pittori e da scrittori. Nel 1947 venne in contatto, in Belgio, col poeta e critico Dotremont ...
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SOUPAULT, Philippe
Paola Ricciulli
(App. III, II, p. 781)
Scrittore francese, morto a Parigi il 28 dicembre 1989. Ha lavorato fino all'ultimo ai suoi Mémoires de l'oubli (Prix Saint-Simon), il cui primo [...] aver abbandonato il romanzo fin dal 1934 (Les moribonds).
La scrittura automatica, teorizzata da A. Breton nel Manifesto surrealista del 1924, resta comunque il veicolo di una poesia senza schermi, compresa, con grande gioia dell'autore, anche dai ...
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Arte
Nella critica d’arte, termine, diffusosi intorno al 1960, per designare un’operazione artistica volta a creare un ambiente, o uno spazio, capace di includere lo spettatore, di renderlo attivo partecipe [...] , oltre che nella poetica futurista, nelle ricerche dell’avanguardia dadaista e surrealista (il Merzbau di K. Schwitters, gli ambienti di M. Duchamp alle esposizioni surrealiste) e, per un altro verso, nelle teorie costruttiviste e nelle ricerche ...
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surrealista
s. m. e f. [dal fr. surréaliste] (pl. m. -i). – Seguace, esponente, rappresentante del surrealismo: i s. francesi; i s. del cinema, della fotografia; in funzione attributiva: uno scrittore s., un pittore surrealista. Anche come...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...