Pseudonimo dello scrittore Guillaume-Apollinaris-Albertus de Kostrowitsky (Roma 1880 - Parigi 1918). Nato da un italiano e da una nobildonna polacca, ma di cultura francese, visse l'esperienza letteraria [...] e le cose. In tal modo fu condotto a iniziare nella poesia il cubismo, il sintetismo o simultaneismo e il surrealismo. La sua influenza si avverte in tutti i movimenti svoltisi nella letteratura francese dal 1905 al 1920 circa. Della sua opera ...
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Poeta e giornalista svedese (Vänersborg 1885 - Växjö 1929). Valente chitarrista, raccolse l'eredità della poesia musicale di C. M. Bellman e di G. Fröding. Il provincialismo Biedermeier delle sue celebri [...] della sintassi", post., 1955), Fridas tredje bok ("Il terzo libro di Frida", 1956), sfocia in una visionarietà convulsa e apocalittica, destinata a segnare, anche da un punto di vista linguistico, la svolta della poesia svedese verso il surrealismo. ...
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Poeta e saggista francese (Montpellier 1899 - Bar-sur-Loup, Alpes-Maritimes, 1988). P. riconosce agli oggetti una priorità ontologica che l'eccessivo soggettivismo e l'irrealismo cui sono improntati cultura [...] prima raccolta, Douze petits écrits (1926), una netta opposizione a qualsiasi forma di lirismo personale e alla scrittura automatica dei surrealisti, ai quali tuttavia si unì nel 1929. S'impose nel 1942 con Le parti pris des choses (trad. it. 1979 ...
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Pseudonimo del poeta iraniano Muḥammad Isfandiyārī (n. Yūsh 1897 - m. 1960). Creatore della scuola poetica shi῾r-i nau, che postulava la completa rottura con le regole della prosodia classica persiana [...] ", 1925), nell'ultimo periodo trovano espressione in una poesia meditata, fitta di simbolismi e allegorie, spesso difficili da decifrare (Ay, ādamhā "Oh, uomini!", 1942) e influenzate dal simbolismo francese, dall'espressionismo e dal surrealismo. ...
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Pollock, Jackson
Stella Bottai
Una pittura in cui il gesto nel comporre è importante quanto l’opera finita
Esponente della scuola di New York, sostenuto dall’eccentrica ereditiera Peggy Guggenheim, [...] nel mondo, permette a Pollock di sperimentare in autonomia qualcosa di più personale e originale, superando la lezione del surrealismo.
Esprimersi con gesti spontanei
Verso il 1947 Pollock si trasferisce a Long Island, fuori New York, in un ambiente ...
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Nome d'arte della regista francese Germaine Saisset-Schneider (Asnières, o Amiens, 1882 - Parigi 1942); critico teatrale (dal 1908), nel 1916 esordì nella regia cinematografica cercando fin dai primi film [...] nel quale però la Dulac non proseguì, volgendosi invece a una nuova fase di avanguardia. Il primo film che si rifaceva al surrealismo fu infatti il suo La coquille et le clergyman (1928) su scenario di Artaud. Interessanti anche i suoi Disque 957 ...
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Grafia francese del nome del pittore russo Mark Šagal (Vitebsk 1887 - SaintPaul-de-Vence, Nizza, 1985). Colorista audace e prestigioso, narratore sospeso fra il reale e il fiabesco, nei dipinti, ai temi [...] , nella tradizione poetica e religiosa ebraica russa. Attento alle ricerche dell'avanguardia (fauvismo, cubismo, surrealismo), non ne è mai stato condizionato, considerandole piuttosto un possibile arricchimento espressivo della propria visione ...
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Kyrou, Ado (propr. Adonis)
Daniele Dottorini
Critico e regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato ad Atene il 18 ottobre 1923 e morto a Parigi il 4 novembre 1985. Fu uno dei teorici [...] della settima arte, al centro della quale sta il rapporto tra il cinema, la vita e il sogno: il cinema è surrealista per essenza, in quanto i suoi elementi costitutivi (il montaggio, la sovrapposizione di immagini, il rapporto tra ciò che viene ...
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Hrabal, Bohumil
Giuseppe Dierna
Narratore ceco, nato a Brno-Židenice il 28 marzo 1914, morto a Praga il 3 febbraio 1997. Nella sua vita H. svolse numerosi mestieri - minutante notarile, commesso viaggiatore, [...] lirica al romanzo, attraverso una serie di fortunati racconti, H. riesce a unire comicità e gusto affabulatorio a un metaforismo surrealista, che lascia trapelare la sua peculiare metafisica.
Se i suoi inizi lirici si muovono ancora nei limiti di una ...
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Wat, Aleksander
Marcello Piacentini
Wat (propr. Chwat), Aleksander
Poeta e prosatore polacco, nato a Varsavia il 1° maggio 1900, morto suicida ad Antony (Parigi) il 29 luglio 1967. Fu il fondatore (1919-20), [...] una tecnica che si avvicina alla posteriore, bretoniana 'scrittura automatica', anticipando gli esperimenti e i modi del surrealismo, il poema rappresenta una delle più originali distorsioni grottesche dei miti della tradizione e della cultura. Nel ...
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surrealismo
s. m. [comp. di sur- e realismo, sul modello del fr. surréalisme, usato per la prima volta in senso generico da G. Apollinaire nel 1917]. – Movimento culturale, letterario e artistico, sorto in Francia (soprattutto per opera di...
surreale
agg. [comp. di sur- e reale2, sul modello del fr. surréel]. – Che supera, che oltrepassa la dimensione della realtà sensibile; che esprime o evoca il mondo dell’inconscio, della vita interiore, del sogno: atmosfera s.; un paesaggio...