Generale romano (sec. 1º d. C.). Console suffetto (29), legato della Pannonia (41-43), fu nominato da Claudio (43) capo della spedizione in Britannia. A P. è da attribuire il merito della conquista e dell'organizzazione [...] del dominio romano in Britannia; nel 47 ebbe l'ovazione. Sua moglie fu Pomponia Grecina che, accusata di "superstizione straniera", fu affidata da Nerone, secondo la procedura arcaica, al giudizio del marito, che l'assolse. ...
Leggi Tutto
FRANCESCO II di Borbone, re delle Due Sicilie
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 16 genn. 1836 da Ferdinando II e da Maria Cristina di Savoia, che morì pochi giorni dopo il parto, crebbe in buona armonia [...] , oltre che dal padre, F. derivò un profondo attaccamento alla religione, sconfinante spesso nella bigotteria e nella superstizione.
Circondato da un ambiente moralmente e intellettualmente angusto, crebbe privo di esperienze, insicuro di sé, ligio ...
Leggi Tutto
Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] la rinascenza, lasciando emergere la caratteristica immagine del trionfo della ragione contro le tenebre del fanatismo e della superstizione, che divenne corrente verso la metà del secolo. I contenuti filosofici e scientifici della cultura dei lumi ...
Leggi Tutto
Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] religione, mentre per gli illuministi del 18° sec. la media aetas coincise con il trionfo dell’ignoranza e della superstizione.
L’inversione di tendenza si ebbe solo in età romantica, quando nella poesia epica medievale si cercarono i prodromi dell ...
Leggi Tutto
Devozioni e politica
Emma Fattorini
«Non osare dir nulla di falso, né tacere nulla di vero»
In pressoché totale controtendenza con l’attuale mainstream, mi sembra fondato sostenere che le devozioni [...] Cavallotti con l’effige di Garibaldi a Loreto che recita: «Loreto / nota ai due mondi / per i miracoli della superstizione / qui / con affetto, con orgoglio italiano / scrive il tuo nome / o Garibaldi / o liberatore / che terribile e buono / ai ...
Leggi Tutto
CAPECE ZURLO (Zurolo), Giovanni Antonio
Raffaele Barometro
Nacque nei primi anni del sec. XVIII, a Napoli, in una delle più importanti famiglie del patriziato napoletano, iscritta fin da antica data [...] di ciò, sosteneva che l'autorità ecclesiastica era riuscita a limitare la sovranità civile solo grazie alla "stupidezza, o superstizione dei popoli, unite alla somma diligenza ed accortezza degli ecclesiastici".
Il C. ebbe un ruolo di primo piano ...
Leggi Tutto
Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] della sua conversione: egli è un grande capo militare e politico, «uomo d’armi e di sommaria coltura», animato dalla superstizione più che da profondi slanci religiosi. Per questo, se pure Costantino sceglie di porsi sotto la protezione del dio dei ...
Leggi Tutto
ISENGARD, Luigi d'
Giovanni Assereto
Nacque a La Spezia l'11 maggio 1843 da Teodoro e da Francesca Federici.
La famiglia paterna, d'origine tedesca e di tradizioni militari, si era stabilita nella città [...] a reprimere il brigantaggio, che egli in seguito avrebbe definito "una lotta infeconda", alimentata da fattori quali "la superstizione, l'ignoranza e la miseria" (Memorie autobiografiche, pp. 15 s.), non diversa da quelle insorgenze che avevano ...
Leggi Tutto
FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] legislatore avrebbe potuto rendere pubblica la nuova religione e dichiararla religione dello Stato e del governo. Il vacillante mostro della superstizione sarebbe a tal punto crollato su se stesso".
La morte del F., avvenuta l'11 luglio 1788 a Vico ...
Leggi Tutto
Controriforma
Categoria storiografica nata alla fine del 18° sec. tra i giuristi tedeschi, poi allargata a designare il processo storico di reazione e riorganizzazione contro la Riforma protestante attuato [...] dell’attività missionaria della Chiesa. Altri aspetti dell’accresciuta sorveglianza delle autorità ecclesiastiche furono la lotta alla superstizione, alla magia e alla stregoneria, nonché il controllo del rapporto tra il fedele e il sacro, articolato ...
Leggi Tutto
superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...