GALATEO, Girolamo
Alessandro Pastore
Nato a Venezia attorno al 1490, entrò nell'Ordine dei francescani conventuali all'interno del quale trascorse un periodo dedicato allo studio - avrebbe conseguito [...] di rispettarne il potere. Esplicito è invece il discorso sulle immagini sacre: non dovrebbero essere oggetto di culto per gli atti di superstizione che ne derivano e per l'erronea opinione che tele, tavole, muri, pilastri e sassi siano di per sé in ...
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FRANCICA NAVA, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Catania il 23 luglio 1846 da Giovanni, barone di Bondifè, e da Caterina Guttadauro dei principi di Reburdone. Entrambi i genitori appartenevano a [...] in campo liturgico, settore nel quale la tradizione ereditata dal passato aveva conservato elementi di esteriorità e perfino di superstizione che egli riteneva necessario combattere: in questo la traduzione di alcune opere del Mercier e poi l'invio a ...
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CELOTTI, Paolo
Paolo Preto
Nato a Udine nel 1676, frequentò la scuola dei gesuiti di Gorizia e poi dei serviti a Udine e Venezia. Trasferitosi definitivamente nella capitale, si dedicò con impegno agli [...] confini e che non è oggi possibile limitare bastando che s'impedisca solamente di far progressi maggiori". Talvolta la "superstizione", i "pregiudizj" e "la debolezza dello spirito" di un popolo accecato dalla idolatria trasformano per un solo voto ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] (ff. 94-126r) e "De invocatione Sanctorum", non a caso il più ampio (ibid., ff. 210v-266v), la condanna della superstizione e della idolatria manifesta, agli occhi del B., di certe pratiche religiose gli impone un discorso più approfondito e lo porta ...
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BONAVENTURA da Bagnoregio, santo
Raoul Manselli
Nacque a Civita di Bagnoregio, nella Tuscia romana, da un medico di elevata condizione familiare, Giovanni di Fidanza, e da Maria di Ritello. Battezzato [...] e all'approssimarsi del ritorno di Cristo giudice avrebbero distolto i fedeli dalla fede e li avrebbero indotti alla superstizione, servendosi appunto della mendicità e della ostentata loro povertà per ingannare con false apparenze le anime semplici ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] consuetudini della Chiesa fondate sulla valorizzazione delle disposizioni interiori del cristiano. C. giudica tale riforma come "superstizione", perché esalta il senso letterale delle Sacre Scritture e ne ignora il significato spirituale. La lettera ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] , che affondava le sue radici nel libertinismo erudito, contro le religioni rivelate come inganno sacerdotale e vuota superstizione, ostacolo da rimuovere per conseguire la felicità umana, dall'altra, con una più attenta valutazione in termini ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] tra l'altro, si leggeva che, per ammissione di alcuni ebrei, tutte le sventure dei loro correligionari sono causate dalla superstizione e dal fanatismo istillato dal Talmūd (cfr.Greenberg, Jews, I, p. 33).
Nel 1829, il C. compì un viaggio attraverso ...
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GIUNTINI (Junctinus o Junctin), Francesco
Germana Ernst
Nacque a Firenze il 7 marzo 1523 (stile fiorentino 1522). Le notizie biografiche su questo carmelitano, che fu maestro di teologia, letterato [...] In tale raccolta, al testo del G. in favore dell'astrologia veniva contrapposta una prolissa Oratio contro la superstizione dei genetliaci del controversista francese, professore a Lovanio, Jean de Lens. Ai due testi principali venivano poi annessi ...
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CERUTTI (Ceruti), Giacinto
Giuseppe Pignatelli
Nacque a None (Torino) nel 1735 in una famiglia piccolo borghese (il padre era uno stimato chirurgo). Spinto dal desiderio di evadere da un ambiente provinciale, [...] dopo aver dileguati moltissimi pregiudizi religiosi, rovesciate le are del Pedantismo, ed abbattuto l'idolo della scolastica superstizione" (p. 43). Nel 1779 era divenuto direttore e primario professore di matematica nella Reale Accademia dei ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...