Medico (Grave, Brabante, 1515 - Tecklenburg, Vestfalia, 1588), archiatra del duca Guglielmo di Cleve. È entrato nella storia della psichiatria per avere affermato, in un suo libro rimasto celebre (De praestigiis [...] daemonum et incantationibus ac veneficiis, 1563), contro la superstizione e l'ignoranza allora dominanti, che le streghe dovevano essere considerate come malate degne di compassione, infirmando così la validità delle confessioni estorte loro con la ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Medicina tropicale
Helen Power
Medicina tropicale
La storia della medicina tropicale è strettamente legata ai viaggi di esplorazione, [...] alle patologie dei climi temperati; alcuni si interessarono ai rimedi indigeni, spesso denigrandoli in quanto basati sulla superstizione. Prima dell'avvento della teoria dei germi, l'enfasi veniva sempre posta sulle nozioni ippocratiche collegate ...
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CAIMO, Pompeo
Gino Benzoni
Nato a Udine, il 13 sett. 1568, dai nobili Giacomo e Chiara del Merlo, quivi iniziò gli studi che ultimò a Padova, ove, avendo seguito in particolare le lezioni di Francesco [...] pare, l'offerta gli era stata fatta "infausto nimium adversoque sidere"; certo era cultore di astrologia sino alla superstizione, del che ebbe occasione di prendersi gioco il Montalto. "Optimus habebatur Astrologus" attesta comunque un contemporaneo ...
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LEVI BIANCHINI, Marco
Alberto Zanobio
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1875, primogenito del banchiere Michelangelo Levi, appartenente a una agiata famiglia ebraica veneziana, e di Enrichetta Bianchini. Il [...] con il grado di tenente colonnello.
Durante la permanenza a Girifalco pubblicò studi di carattere psicologico sulle genti calabresi (Superstizione, pregiudizi e terapia empirica nella razza calabrese, in Rivista d'Italia, VII [1904], 1, pp. 688-696 ...
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Ecologia
Ambiti di tolleranza o limiti di tolleranza,, l’ampiezza o i limiti, inferiore e superiore, di una particolare variabile ambientale entro cui un organismo può sopravvivere. Organismi con ampi [...] per la t. fu uno degli aspetti fondamentali della polemica contro il dogmatismo, il fanatismo e la superstizione, e influì sugli orientamenti costituzionali della Rivoluzione. Di pari passo all’evoluzione degli atteggiamenti intellettuali, principi ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La medicina
Andrew R. Cunningham
La medicina
Introduzione
Per inquadrare la trattazione della medicina del XVII sec. all'interno di quella che [...] o quantomeno non dannosa (di solito la gente sopravviveva alle cure), ma per lo più si trattava soltanto di una forma di superstizione, di magia e di astrologia. Dal punto di vista dell'uomo istruito, questo sapere era di infimo rango, poiché non si ...
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Masturbazione
Alessandra Graziottin
Il termine masturbazione (dal latino masturbari, che ha probabilmente origine da manu turbare, "agitare con la mano") si riferisce a una forma di autoerotismo, consistente [...] i sensi di colpa associati all'attività masturbatoria, per il giudizio morale che la stigmatizza, a favorire la 'superstizione,' fortemente radicata nella nostra cultura, che essa possa provocare danni fisici o psichici. Nell'adulto la masturbazione ...
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Isteria
Silvia Vegetti Finzi
L'isteria è una forma di nevrosi caratterizzata da sintomi sensoriali e motori (accessi nervosi e convulsivi, delirio, amnesie, allucinazioni ecc.). Il termine deriva dal [...] di un sacerdote. Nel clima illuministico, nel quale l'esorcismo è visto come frutto dell'ignoranza e della superstizione, da sostituire pertanto con un approccio scientifico razionale, il principe Massimiliano III Giuseppe di Wittelsbach, elettore di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Mantegazza
Paola Govoni
Medico, patologo, igienista, antropologo, Paolo Mantegazza fu tra i protagonisti del dibattito italiano sull’evoluzionismo. I suoi interventi sulle razze e sulla donna, [...] secondo le leggi di un ‘progresso’ orientato al meglio. Il processo era insieme emancipazione dall’animalità e dalla superstizione: per queste ragioni la sua antropologia univa lo studio della natura a quello della cultura umana.
Quando Mantegazza ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] , si proponeva di divulgare norme igienico-profilattiche, ma non era avaro di accenti polemici contro catastrofismo, disinformazione e superstizione, e contro quanti definirono l’epidemia ‘un flagello di Dio’.
Nel 1869 fu pubblicata in Italia, per l ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...