Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] , negando che vi potessero essere interventi soprannaturali non provenienti da Dio e affermando che qualunque altra credenza era «superstizione», priva di vero sentimento religioso e dell’uso della ragione.
Poesia e teatro
Da poco non più allievo ...
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Costantino e la letteratura
Teatro, poesia, narrativa, saggistica (1890-2010)
Alberto Godioli
L’immagine di Costantino nella letteratura del Novecento è un argomento quasi del tutto inesplorato. I pochi [...] vita e dopo morte; […] perfino certi sacerdoti di Cristo mi hanno assolto in grazia di quella che fu piuttosto superstizione che conversione. Ebbi la misteriosa certezza che l’emblema dei cristiani aveva assicurato la vittoria del mio esercito contro ...
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Poeti del Cinquecento, Tomo I, Poeti lirici, burleschi satirici e didascalici - Introduzione
Guglielmo Corni
L'introduzione a questi Poeti del Cinquecento deve farsi carico di una storia editoriale [...] agevolmente. Vale per me quod scripsi scripsi, non per pigrizia o arroganza, ma per una sorta di deferenza e superstizione nei confronti del lavoro passato, chiuso ormai (anche se rimasto inedito) a una bibliografia posteriore alla sua conclusione ...
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Romanzo
Philippe Hamon
Jean-Pierre Morel
di Philippe Hamon, Jean-Pierre Morel
Romanzo
sommario: 1. Introduzione: racconto fantastico, letteratura, romanzo. 2. Il romanzo come enunciato. a) Il romanzo [...] tendenza a considerare il personaggio come una ‟nozione superata" (Robbe-Grillet) e la sua sopravvalutazione come una ‟superstizione letteraria" (Valéry).
Elaborare una teoria del personaggio implica dunque: 1) che si tenga effettivamente conto del ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] decameroniani, ma poi, ben presto, stravolti o capovolti. Lo si avverte e constata nelle novelle dove è derisa e gabbata la superstizione religiosa (I, I0 e II, 3), per le insolite dimensioni che vi assume la sciocchezza di chi è afflitto da questa ...
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Poesia
d'Arco Silvio Avalle
di d'Arco Silvio Avalle
Poesia
sommario: 1. Poesia in crisi. a) Poesia e vita. b) Poesia come ‛messaggio' . c) I due volti della poesia moderna. d) La poesia umiliata. e) [...] del materialismo della fine del secolo scorso poteva ridurre la poesia del pensiero primitivo allo stato di una superstizione infantile".
A conclusioni non dissimili portano ancor oggi le analisi che sempre più frequentemente si vanno compiendo nell ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] i primi segni di una conoscenza non mediata del mondo. Il carattere compilatorio della scienza medievale (oscillante tra superstizione e simbolismo), dopo aver subito i primi colpi nel settore della matematica - sensibile alle esigenze della prassi ...
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Scienziati del Settecento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Sembrami che la presente letteratura si ritrovi in uno stato di abbondanza e di lusso, che non più si prenda molto pensiero di accrescere [...] per la Fiammetta, avrebbe detto Algarotti), è interessante vedere come lo scienziato affronti il problema fisico, riscattandolo dalla superstizione e dalla favola e utilizzando per la sua soluzione gli strumenti della scienza europea più avanzata.
Un ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] , li acquedutti e' settezonî"), la deformità della tradizione classica (presente semmai proprio in quanto falsata dalla superstizione: "…la torre ove stette in doi cestoni / Vergilio, spenzolato da colei") e la stantia consuetudine dei pellegrinaggi ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] letterati o comunque sprovvista di serie motivazioni e attendibili fondamenti. Più ovvia da parte di chi si ribella alla superstizione passatista, la polemica è coerente anche con il rifiuto di una letteratura ridotta alle mere apparenze esteriori. È ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...