Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Lorenzo Valla
Francesco Tateo
Nell’opera di recupero del pensiero e della lingua dell’antichità e nella revisione critica della cultura filosofica e storiografica del Medioevo, Lorenzo Valla occupa [...] forme, particolarmente polemica e consapevole, in cui si attua la lotta umanistica contro la scolastica e contro la superstizione intesa nel suo significato più ampio di ossequio critico alle norme tradizionali.
Lo stesso titolo con il quale esce ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] certe istituzioni e tradizioni ecclesiastiche, la difesa della testualità biblica, l'irrisione verso le più diffuse forme di superstizione - motivi costanti nelle opere del F. - consigliano di non sottovalutare quella esperienza.
Da S. Benedetto di ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] protestanti, cercando di distinguere il più precisamente possibile tra osservanza di un culto ortodosso e forme di superstizione. Significativa è comunque l'opzione, rispetto ai precedenti testuali e culturali, della lingua volgare, che metteva a ...
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GUASTELLA, Serafino Amabile
Giorgio Brafa Misicoro
Nacque a Chiaramonte Gulfi, nel Ragusano, il 6 febbr. 1819 dal barone Gaetano e da Maria Delizia Ricca di Tettamanzi.
Negli anni della prima formazione [...] e artigianale fornito di autentiche doti morali, ma oppresso dalla miseria e da forme di fanatismo religioso che sfioravano la superstizione.
Nel 1877 il G. diede alle stampe a Modica uno studio su L'antico carnevale della contea di Modica, col ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] se non guarisce, il ferito in qualche modo si conforta, perché qualcuno si cura di lui e perlomeno tenta qualcosa.
È superstizione? Può darsi, ma pensate alla pubblicità: una storiella narrata in un minuscolo film e una formula detta in rima fanno la ...
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GOVEAN, Felice
Fulvio Conti
Nacque a Racconigi nel 1819 da Domenico e Vittoria Lubatto, probabilmente da un ramo della nobile famiglia Goveano, di origine portoghese, che, trasferitosi in quella località [...] il Guttemberg, dramma in quattro atti scritto per esaltare la funzione della libera stampa nella lotta contro l'ignoranza e la superstizione e per l'elevamento delle classi popolari: tutti temi, come si è visto, intorno ai quali ruotò in questa fase ...
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BRIGNETTI, Raffaele
Renato Bertacchini
Nacque all'Isola del Giglio (Grosseto) il 21 sett. 1921 da Angelo e da Biagina Lubrani, in una famiglia di gente di mare (per generazioni erano stati pescatori [...] male, cioè di uomini", così i moderni marinai della petroliera conoscono la paura e l'angoscia, il coraggio e la superstizione.
Anche a causa di un grave incidente automobilistico che lo costrinse all'immobilità sopra una sedia a rotelle, il B. nel ...
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GRAZIANI, Luigi
Gerardo Bianco
Nacque a Bagnacavallo, presso Ravenna, il 14 dic. 1838 da Agostino e da Teresa Pozzetti.
Tra il 1850 e il 1860 frequentò il seminario di Ravenna dove due esperti sacerdoti, [...] perché ritenuta strumento del diavolo. Il carme, di circa 800 versi, ha l'ambizione di scuotere le coscienze dalla superstizione e porta, appunto in premessa, il celebre incipit del poema lucreziano. Racconta poi la complicata e mefistofelica vicenda ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo I – Introduzione
Sergio Solmi
Per cercar di spiegarci le origini della poesia di Leopardi, è indispensabile prospettare i grandi termini della situazione storica in cui [...] del suo spirito, anticipandocene gli ulteriori sviluppi. Da una parte, la rivolta illuministica contro l’errore, fonte di superstizione e di barbarie, e la rivendicazione delle conoscenze chiare e precise, che si avvale dei precoci toni dell’ironia ...
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CARLI, Gian Rinaldo
Elio Apih
Nacque a Capodistria, l'11 apr. 1720, primogenito del conte Rinaldo e di Cecilia Imberti. La famiglia Carli, di modesta nobiltà provinciale, forse oriunda dall'Italia centrale, [...] , la quale ben si poteva spiegare come filosofia mal capita, o mal utilizzata. Spunto audace, che s'inseriva nella lotta alla superstizione, allora viva in Italia.
La sua ambizione per la carriera degli studi lo portò però alla rottura col padre, che ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...