FALLACARA, Luigi
Renato Bertacchini
Nacque a Bari il 13 apr. 1890 da Angelo e da Adelaide Bozzi, in una famiglia di tradizioni cattolico-liberali (il nonno, Giuseppe Bozzi, fu patriota cospiratore, [...] da De Robertis a Papini, il F. collaborò a Lacerba e al suo programma di "reazione violenta contro la superstizione arcaicistica italiana", Pubblicando nel 1915 prose liriche e versi di intonazione simbolista e grottesca, futurista e cubista: La ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] ) riuscì a tenere desta su di sé l'attenzione di tutta l'Europa colta, impegnandosi in una polemica contro la superstizione, il fanatismo, il privilegio, il passato sempre più violenta ed esplicita, ricca di brio, d'invenzione, di eloquenza seria e ...
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Poeta (Catania 1844 - ivi 1912). R. cominciò con versi lirici in cui il facile canto è più o meno infrenato dalla disciplina umanistica (raccolti poi, insieme con altri, nelle Ricordanze, 1872); ma ben [...] Lucifero (1877) è il poema dell'anticlericalismo, in cui il diavolo simboleggia il progresso debellatore di ogni superstizione. Dopo Giustizia (1883), raccolta lirica d'ispirazione socialista, R. pubblicò Giobbe (1884), poema storico-filosofico in ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] inclusi quelli anglosassoni, si rifecero a tali scritti, e non è un caso che questa stessa commistione di scienza e superstizione si ritrovi anche in alcuni testi di medicina. Tale disciplina, difatti, segna la confluenza di scienza popolare, magia e ...
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Paolo Sarpi: Opere – Nota introduttiva
Gaetano Colzi
Luisa Colzi
Fra Paolo Sarpi era nato a Venezia, il 24 agosto 1552. Suo padre, Francesco, era un friulano, di San Vito al Tagliamento, che aveva [...] È da chiedersi se il Sarpi in quest'epoca non rivelasse già quel peculiare sentire religioso, fatto di insofferenza per «la superstizione et ipocrisia» e per le manifestazioni devozionali che riteneva inutili, di cui il Micanzio parla in un brano che ...
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CALVO, Edoardo Ignazio
Alberto Postigliola
Nato a Torino il 13 ott. 1773, da Carlo e da Giulia Antonia Bottacchio, trascorse l'infanzia e l'adolescenza a Cinzano, dove il padre esercitava la professione [...] queste opere è quello di educare il popolo, rendendolo cosciente della sua credulità dovuta all'ignoranza e alla superstizione. Particolarmente chiaro quest'intento risulta nella seconda di esse, ispirata dalle sanguinose imprese delle bande armate ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] di cultura che con grande energia e abilità aveva combattuto contro la tradizione scolastica, l'ignoranza e la superstizione, ispirandosi ai maurini e al regalismo tanucciano, propugnatori di una riforma moderata che si era richiamata al Muratori ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] 828) è un'aggiunta molto antica, forse ancora della fine del 7° sec. a..C., e sono un'aggiunta anche i precetti di superstizione (vv. 724-764). L'epilogo del poema è perduto. Ma le Opere sono anche più unitarie della Teogonia. Hanno la forma di lungo ...
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SARAMAGO, José
Ettore Finazzi Agrò
Narratore, poeta e drammaturgo portoghese, nato ad Azinhaga (Ribatejo) il 16 novembre 1922. Trasferitosi con la famiglia a Lisbona, fu costretto a interrompere gli [...] voluta dal re Giovanni iv per assolvere a un voto. Nella cupa scenografia di un Portogallo dominato dalla superstizione, dalla repressione inquisitoriale e dalla miseria, sia materiale che morale, intervengono, come fasci improvvisi di luce a fendere ...
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Ifigenia
Emanuele Lelli
La figlia sacrificata agli dei
Simbolo della prova più grande a cui un dio può sottoporre l'uomo, Ifigenia è una delle figure più tragiche del mito greco. La sua vicenda è stata [...] il sacrificio di Ifigenia è simbolo della crudeltà a cui l'uomo giunge nel nome della religione, che diviene superstizione e strumento di potere politico, non fede serena e rassicurante.
Ifigenia salvata: l'imprevedibile sorte
Secondo un'altra ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...