Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] bisogni dapprima elementari, dal necessario, dall’utile. Mentre però la filosofia epicurea giudicava esecrabile la superstizione, perché cieca e irrazionale, Vico considerava positivamente le religioni primitive, vincoli costitutivi della società, e ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] . L'esercito strapotente, le provincie ribelli, il popolo demoralizzato, perché non più protetto dalla legge. Fra tanta miseria, la superstizione aveva fatto enormi progressi e il clero, specialmente quello dei conventi, che era di gran lunga il più ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] giorni di S. Caterina e di S. Marco per timore che i loro archi si rompano. Giova avvertire che molte di tali superstizioni si trovano in altre classi sociali, di contadini, di pastori, di artigiani, e che non costituiscono un patrimonio speciale dei ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] si rivela quale "mera ipocrisia", ecco che il fervore orante degli "idioti" e del "volgo" s'appalesa quale "superstizione". E nel frattempo "gli ecclesiastici" - ceto parassitario e sin saprofitico accampato in un "sistema" in via di disfacimento ...
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SVEZIA (sved. Sverige o Sverge, in antico svedese [nel sec. XIII] Svearicke, cioè "Svearnas Rike [stato degli Svedesi]". Il nome appare per la prima volta in Beovulfo nella forma Swiorice; A. T., 61-62; [...] , le saghe testimoniali o favolose, un numeroso gruppo concerne esseri soprannaturali ed è in stretta relazione con la superstizione popolare. Tra tali esseri, meritano di esser citati prima di tutto i troll (gnomi o abitatori demoniaci dei ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] riuscirono a espugnare Siracusa, e quando v'era ancora una speranza di salvezza col ritorno della flotta in patria, la superstizione di Nicia ritardò la partenza, onde la flotta e l'esercito ateniese subirono un immane disastro. Nemmeno quando Sparta ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] e dei campi hanno la propria origine, come W. Mannhardt ha dimostrato, nella remota antichità germanica e indogermanica. Superstizione e medicina popolare in buona parte sono state influenzate anche dai concetti mitici e magici della cultura classica ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...