Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La “questione sociale” verrà a delinearsi soltanto attorno alla metà del XIX secolo, [...] suo utilizzo in termini critici, polemica contro le credenze imposte per autorità e contro ogni forma di superstizione, contestazione della dogmatica religiosa e preferenza per la religione naturale/razionale) sono da annoverare contenuti di critica ...
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Naude, Gabriel
Naudé, Gabriel
Erudito e filosofo francese (Parigi 1600 - Abbeville, Somme, 1653). Studiò medicina e filosofia a Parigi e a Padova, dove fu allievo di Cremonini. Entrato (1630), come [...] (l’autore del De divinatione, De natura deorum e De fato) la sua fonte principale nella critica della superstizione e delle tradizioni religiose, ricondotte tutte, in sinergia questa volta con Machiavelli, a un’origine umana e politica. Platone ...
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angoscia
Termine che in campo psicologico designa uno stato doloroso di ansietà. Dopo una lunga elaborazione nel campo della religione e della teologia gnostica, ebraica e cristiana, a partire soprattutto [...] antica: nel De rerum natura di Lucrezio la paura della morte e l’oppressione dell’umanità sotto la cappa della superstizione si colorano, rispetto alla tradizione epicurea da cui Lucrezio le riprende, di un cupo pessimismo in cui si avvertono ...
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Tractatus logico-philosophicus (Logisch-Philosophische Abhandlung)
Tractatus logico-philosophicus
(Logisch-Philosophische Abhandlung) Opera (1921) di L. Wittgenstein. Sulla scorta delle teorie di Frege [...] futuri da quelli presenti. Il nesso causale si riduce, su tali basi, a una forma di ‘superstizione’ («La fede nel nesso causale è superstizione»; 5.1361). La filosofia deve intendersi allora esclusivamente come «critica del linguaggio» (4.0031) e si ...
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HOLLAND, Philemon
Ernest de Sélincourt
Erudito inglese chiamato dal Fuller il traduttore generale del suo tempo, nato a Chelmsford (Essex) nel 1552, morto a Coventry il 9 febbraio 1637. Fece gli studî [...] in cui è raccontato il passaggio delle Alpi da parte di Annibale o nei saggi di Plutarco: Sulla curiosità e Sulla superstizione.
Ediz.: Suetonius, History of the Twelve Caesars, con saggio di C. Whibley, in Tudor Translations, XXI, XXII, Londra 1899 ...
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ERCOLANO da Piegaro
Rosamaria Dessi
Nacque a Piegaro (presso Perugia), probabilmente verso la fine del sec. XIV; della sua infanzia e prima formazione non si hanno notizie. Entrò tra i frati minori [...] Liber de institutis è un'opera polemica nei riguardi di Bernardino da Siena, accusato di aver propagato l'idolatria e la superstizione, incitando alla devozione del trigramma del nome di Gesù. Se le notizie del Biglia sono vere, E. predicò a Perugia ...
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Questo termine, entrato in forme assai simili in tutte le lingue moderne, deriva dal portoghese feitiço "sortilegio, amuleto, talismano" (dal lat. facticius; cfr. l'italiano "fattura"), con cui i marinai [...] dello sviluppo religioso: onde l'uso volgare - largamente diffuso - della parola col valore generico e spregiativo di "superstizione". Con A. Comte, feticismo diventa sinonimo di "religione naturistica" (ivi compreso il culto dei corpi celesti, Sole ...
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HIPPEL, Theodor Gottlieb von
Giovanni Vittorio Amoretti
Scrittore tedesco, nato il 31 gennaio 1741 a Gerdauen (Prussia Orientale) e morto il 23 aprile 1796 a Königsberg, dove aveva studiato teologia [...] , rivelano una forma alquanto grossolana e sono espressione di questo suo mondo spirituale dove chiara ragione e superstizione, modernità e bigotteria, umorismo e passionalità non sono riusciti a comporsi armonicamente.
Alcuni suoi scritti dimostrano ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Al centro del pensiero di Montesquieu si ritrova il tentativo di individuare quelle leggi [...] cultura, esemplificata dall’impresa dell’Enciclopedia di d’Alembert e Diderot, o per la lotta contro l’oscurantismo e la superstizione, di cui Voltaire è l’indiscusso paladino, quanto per il tentativo di ricercare quelle leggi che regolano la storia ...
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neurologia
Branca della medicina che studia il sistema nervoso centrale e periferico nelle sue patologie organiche. Nel seguito sono ripercorse le tappe storiche.
Antichità
Le indagini di paleopatologia [...] e passibile di cure che ne possono modificare il decorso), ma soprattutto si affronta il problema del rapporto tra superstizione e conoscenza. Il cervello come organo centrale dei processi psichici normali e patologici fu oggetto di studi (in cui ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...