Häxan
Monica Dall'Asta
(Svezia 1922, La stregoneria attraverso i secoli, colorato, 112m a 20 fps); regia: Benjamin Christensen; produzione: Svensk Filmindustri; soggetto e sceneggiatura: Benjamin Christensen; [...] che un semplice racconto di streghe, un inquietante catalogo delle fantasie, dei desideri e delle paure di un'epoca dominata dalla superstizione. Ecco allora il filtro d'amore, le scope volanti, i sabba e i figli del diavolo, con gran dispendio di ...
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INFERI
Giulio Giannelli
. Col nome di Di inferi designavano i Romani antichi le divinità e, in genere, gli abitanti dell'oltretomba: nelle formule ufficiali del rito, venivano invocati insieme con gli [...] con acqua, si versava la libazione con la mano sinistra e piegando la palma della mano all'infuori (si confronti la superstizione ancora diffusa in varie regioni d'Italia, che vieta, riguardandolo di cattivo augurio, di mescere con questo atto). Ore ...
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ERBA, Carlo
Silvana Casmirri
Nacque a Vigevano (odierna prov. di Pavia) il 17 ott. 1811 da Francesco Antonio e da Caterina Brasca, primo di cinque figli maschi. Il padre, speziale, gestiva a Milano [...] fu interessata da un radicale processo di trasformazione, che la emancipò dall'alchimia, dal semplicismo e dalla superstizione che ancora alla fine del Settecento la caratterizzavano. I progressi delle altre scienze, tra cui fondamentale la ...
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vero/falso
Antinomia che in psicoanalisi esprime innanzi tutto la contrapposizione tra realtà esterna, oggettiva, e realtà interna, soggettiva, secondo la quale ciascuno deforma inconsciamente la percezione [...] Sigmund Freud pone tutte le illusioni alle quali ricorrono gli umani per cercare consolazione: dalla magia alla superstizione, alle religioni, alle credenze irrazionali (L’avvenire di un’illusione, 1927). Nel campo della finzione artistica bisogna ...
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MURATORI, Ludovico Antonio
Girolamo Imbruglia
– Nacque a Vignola (Modena) il 21 ottobre 1672, da Francesco Antonio e da Giovanna Altimanni.
Il padre, artigiano di qualche benessere, lo mandò a Modena [...] ; 30 anni dopo, negli Annali d’Italia, lodò Luigi XIV per la revoca dell’editto di Nantes. Condannò con forza le superstizioni e tra queste indicava il voto sanguinario, che lo trascinò in polemiche assai accese per il resto della vita: non negava il ...
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OLIVIER POLI, Gioacchino Maria
Vladimiro Sperber
OLIVIER (Olivieri) POLI, Gioacchino Maria (Mario). – Nacque a Molfetta (Bari) nel 1771. Sono noti solo i cognomi dei genitori: Olivieri e Poli. Successivamente [...] -fisica dell’eruzione del Vesuvio avvenuta a dì 15 giugno 1794 («commenta con distacco, quasi infastidito, le scene di superstizione a lungo susseguitesi e preferisce puntare sulla dimensione fisica dell’evento», De Francesco, 1997, p. 940). L’anno ...
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spettro psicotico
Modello di ricerca e diagnosi clinica della schizofrenia e dei disturbi correlati che enfatizza la presenza di segni e sintomi isolati, sindromi sottosoglia e tratti temperamentali [...] ipervigilanza alla diffidenza, sospettosità, interpretatività e autoriferimento paranoico); schizotipia- schizoidia (esplora religiosità, superstizione, pensiero magico e bizzarro); sensitività interpersonale (indaga la tendenza a evitare gli altri ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] piena rivalutazione con A.A.C. Shaftesbury (A letter concerning enthusiasm, 1708) che, distinguendolo dal fanatismo e dalla superstizione, sue forme degenerate, lo pose alla base delle più alte manifestazioni della cultura umana. Su questa linea di ...
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Pastore congregazionalista e scrittore (Boston 1663 - ivi 1728). Figlio di Increase, fu il più giovane studente a Harvard, dove entrò a dodici anni e si laureò in medicina nel 1681; divenuto pastore (1685), [...] presidenza del Harvard College. La sua opera maggiore è Magnalia Christi Americana (1702), storia ecclesiastica della Nuova Inghilterra, scritta con un misto di dottrina, superstizione e ingenuità. Nel 1713 fu accolto nella Royal Society di Londra. ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] legislatore avrebbe potuto rendere pubblica la nuova religione e dichiararla religione dello Stato e del governo. Il vacillante mostro della superstizione sarebbe a tal punto crollato su se stesso".
La morte del F., avvenuta l'11 luglio 1788 a Vico ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...