Scrittore svedese, nato a Hjoggböle (Västerbotten) il 23 settembre 1934. Ha raggiunto il successo con il romanzo Magnetisörens femte vinter (1964, Il quinto inverno del magnetizzatore), opera ambientata [...] nel Settecento, che tratta del grande enigma del mesmerismo fra scienza e superstizione, fra realtà e scetticismo, cui è seguito lo sperimentale Hess (1966), sulla vita del gerarca nazista R. Hess. Di carattere più complesso è Legionärerna (1968, I ...
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Generale romano (sec. 1º d. C.). Console suffetto (29), legato della Pannonia (41-43), fu nominato da Claudio (43) capo della spedizione in Britannia. A P. è da attribuire il merito della conquista e dell'organizzazione [...] del dominio romano in Britannia; nel 47 ebbe l'ovazione. Sua moglie fu Pomponia Grecina che, accusata di "superstizione straniera", fu affidata da Nerone, secondo la procedura arcaica, al giudizio del marito, che l'assolse. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra la fine del Seicento e la prima metà del Settecento in Gran Bretagna si sviluppa [...] aveva pubblicato un’opera intitolata Oracoli della ragione, in cui sosteneva che i miracoli biblici sono un frutto della superstizione barbarica.
Contro il rifiuto di Blount verso tutto ciò che nelle Scritture si oppone all’uso della Ragione, Charles ...
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GALILEI, Virginia (suor Maria Celeste)
Umberto BOSCO
Figlia primogenita di Galileo, nacque a Padova il 13 agosto 1600; monaca dal 4 ottobre 1616 in S. Matteo in Arcetri, vi morì il 2 aprile 1634. Ci [...] al padre, di cui era la prediletta; esse abbracciano il decennio 1623-1633. Suor Maria Celeste, credente senza superstizione, sempre preoccupata di star vicina spiritualmente al padre, di partecipare alle sue gioie e ai suoi dolori, di renderglisi ...
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agurare
Enrico Malato
Nel senso storico di " trarre l'augurio, l'auspicio ", e per estensione di " pronosticare ", il verbo è usato una volta sola, in Pd XVIII 102 Poi, come nel percuoter d'i ciocchi [...] sogliono agurarsi, cioè " trarre auguri o presagi per il loro futuro " (Scartazzini-Vandelli), con riferimento a una nota superstizione popolare, ancor oggi viva in alcune regioni d'Italia, così illustrata da Benvenuto: " Est... de more in partibus ...
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JAHVÈ
Alberto Vaccari
. Nome proprio della divinità nel monoteismo ebraico. Si legge più di 6000 volte nella Bibbia e una volta nell'iscrizione di Mesha, re di Moab (sec. IX a. C.). Nell'originale scrittura [...] di quattro lettere (yōd, hē, wāw, hē) ed è perciò chiamato "nome tetragrammo". Per venerazione, non scevra di qualche superstizione, i Giudei già da più secoli a. C. schivavano di pronunciare quell'augusto nome e vi sostituivano, anche dove stava ...
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Poeta tirolese (m. 1419), di nobile famiglia. Compose (1411 circa) nel castello di Runkelstein (Castel Róncolo) presso Bolzano il poema didattico Die Pluemen der Tugent, rifacimento dei Fiori di virtù [...] . Il poema, stampato nel 1486 col titolo latino Flores virtutum, ha interesse storico per le descrizioni dei vizî dei nobili e le satire sulla superstizione; è notevole anche come documento dell'influsso italiano sulla letteratura tedesca umanistica. ...
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MODA (dal lat. modus "maniera, foggia")
Giovanna Dompè
Usanza passeggiera, soprattutto con riferimento alle acconciature e agli ornamenti, specie femminili. Se tutti i popoli conoscono un costume, cioè [...] , non si manifesta negli stadî primitivi dell'umanità, né nelle società civili a lenta evoluzione, quando, sia la superstizione dominante anche in questo campo, sia la povertà delle materie prime disponibili, sia la forza della tradizione immutabile ...
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Pensatore (Parigi 1722 - ivi 1759); amico del barone P.-H.-D. d'Holbach, che fu editore e forse rimaneggiatore delle sue opere, collaborò all'Encyclopédie. Nell'opera L'antiquité devoilée par ses usages [...] oriental (1761), B. trova l'origine delle tradizioni religiose e politiche dell'umanità nell'effetto psicologico dei grandi rivolgimenti cosmici e naturali (il terrore ispirato dal diluvio generò la superstizione, la teocrazia, il dispotismo). ...
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GOGOL', Nikolaj Vasilevič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato il 20 marzo 1809 a Soročincy (distretto di Mirgorod nel governatorato di Poltava), morto a Mosca il 21 febbraio 1852. Di costituzione [...] Afanaševič (1780-1825) commediografo di fama locale, che quella della madre, spirito incline al misticismo religioso e alla superstizione. Grande impressione fecero sul fanciullo anche la natura ucraina, e il temperamento del popolo, con la sua cupa ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...