Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] artificiose classificazioni dei residui e delle derivazioni il Trattato appare come un masso erratico in un paesaggio la cui superficie è cartografata con l’acribia dello scientismo positivista ma il cui sottosuolo ribolle di un magma che attira gli ...
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DE CHIRICO, Andrea (Alberto Savinio)
Marcello Carlino
Nacque ad Atene, il 25 ag. 1891, da Evaristo, ingegnere ferroviario, originario di Palermo, e da Emma Cervetto, nobildonna genovese.
Ad Atene trascorse [...] abita l'inconscio, è anche la figura della consapevolezza dei limiti soffocanti della scrittura, la cui mortale dimensione di superficie è bene mettere in conto, nel mentre si vagheggia una letteratura capace di andare oltre se stessa e si inseguono ...
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LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] pedagogizzante" del "mondo morale e intellettuale del tempo", dominato da un "bisogno incoercibile di guardare al di sotto della superficie" delle cose (Asor Rosa, p. 555), dal quale prendevano le mosse i due diversi ma in fondo convergenti filoni ...
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DELPINO, Federico
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Chiavari (prov. di Genova) il 27 dic. 1833 da Enrico e da Carlotta Delpino; seguì gli studi classici nella cittadina natale e si iscrisse poi all'università [...] La formazione di queste stazioni può ripetersi in altre zone della Terra e costituire un'indicazione per la divisione della superficie terrestre in "regioni" botaniche. Il D. non si limitò a determinare le regioni botaniche secondo il suo criterio ma ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] sfuggirebbe forse a tutti la possibilità di uno studio degno di lui: bisognerebbe lavorare su elementi raccogliticci e restare alla superficie. Gli è che si confidava raramente e soltanto con gli intimi; e pochi hanno potuto vantare la comunione di ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] 'entità corporea, [...] cioè l'Io è in definitiva un derivato da sensazioni corporee, soprattutto dalle sensazioni provenienti dalla superficie del corpo" (Freud 1923, trad. it., p. 488). La sua qualità di fonte primaria delle gratificazioni e delle ...
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FANELLI, Francesco
Franca Franchini Guelfi
Figlio di Virgilio, scultore, nacque a Firenze come attestano i documenti che lo definiscono sempre "florentinus" (Varni, 1879, p. 74; Alizeri, 1880, pp. 197 [...] Bayerisches Nationalmuseum di Monaco. Infine, il bellissimo bassorilievo già della coll. Wernher, con Adamo ed Eva, dove l'intera superficie di fondo, dalla quale emergono le forme armoniose e tornite dei due nudi e le superfici scabre e movimentate ...
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DORIA, Brancaleone (Branca)
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1235 da Nicolò e da Preziosa, figlia naturale di Mariano [II], giudice di Torres, e sorella di Adelasia, moglie di Ubaldo Visconti, [...] e a mettere a frutto i suoi poderi (il 2 apr. 1315 concesse ad un colono nella località sarda di Terranova una superficie di terreno, che potesse essere lavorata da tre paia di buoi, secondo le consuetudini dell'isola).
Nel 1315 ebbe nuovi colloqui ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] influenze diverse: la pulsionale di Freud, l'archetipica dello Jung, l'evoluzionistica del Frazer. Ma furono antagonismi di superficie, che non turbarono una briosa narrazione dai primitivi ad E. Swedenborg se non in pochi punti, ad esempio quando ...
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COURTOIS, Jacques (in Italia Giacomo Cortese detto il Borgognone)
Simonetta Prosperi Valentini Rodinò
Nato a Saint-Hippolyte in Borgogna il 12 febbr. 1621 da Jean-Pierre, fu detto anche Giacomo Borgognone [...] dipingere, su richiesta del granduca Cosimo III, il suo stupendo e drammatico Autoritratto, oggi agli Uffizi, dove tutta la superficie dipinta è dominata dalla severa figura del gesuita, e sullo sfondo si accende una visionaria scena di battaglia.
Il ...
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superficie
superfìcie (meno com. superfice) s. f. [dal lat. superficies, comp. di super- e facies «faccia»] (pl. -ci, disus. -cie). – 1. Il contorno di un corpo come elemento di separazione della regione dello spazio occupata dal corpo da...
acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...