superreazione
superreazióne [Comp. di super- e reazione] [STF] [ELT] Nella radiotecnica, semplice sistema di rivelazione, cioè di demodulazione di ampiezza, di grandissima sensibilità, che ebbe grande [...] '40 e '50 nel campo delle microonde, prima della generale disponibilità di tubi specifici per realizzare ricevitori a supereterodina. Un rilevatore a s., detto anche rivelatore superreattivo, è costituito da un rivelatore a reazione (utilizzante un ...
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Ingegnere statunitense (San Francisco 1888 - Gloucester, Massachusetts, 1965). È stato presidente della Radio engineering company e direttore della Radio corporation of America (RCA). Pioniere sin dal [...] (oltre 800 brevetti), riguardanti per lo più apparati elettrici ed elettronici: si ricordano il sistema di radioricezione a supereterodina, un sistema di radiotelegrafia molteplice a otto canali, un tipo di organo elettrico, un tipo di siluro ...
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mescolatore
mescolatóre [agg. (f. -trice) e s.m. Der. di mescolare (→ mescolamento) "che effettua un mescolamento"] [ELT] (a) Dispositivo (detto anche pannello m., o miscelatore o missatore), mediante [...] mescolare i segnali di più microfoni, di microfoni e fonorivelatori, ecc. (b) Stadio di un radioricevitore a supereterodina, di un radiotrasmettitore o di un qualsiasi complesso elettronico (anche stadio m.) nel quale tensioni o correnti elettriche ...
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limitatore
limitatóre [s.m. e agg. (f. -trice) Der. del lat. limitator -oris, dal part. pass. limitatus di limitare (→ limitato)] [LSF] Dispositivo per limitare l'entità di un fenomeno, facendo in modo [...] , in modo opportuno, le proprietà di elementi non lineari (per es., diodi opportunamente polarizzati); (b) nei radioricevitori supereterodina a modulazione di frequenza, lo stadio amplificatore a media frequenza che precede il rivelatore e che ...
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medio
mèdio [agg. Der. del lat. medius "che sta nel mezzo"] [LSF] Relativ. a una grandezza capace di assumere valori differenti nel tempo o nello spazio o in relazione a variabili condizioni ambientali [...] media. ◆ [ELT] M. frequenza: lo stesso che frequenza intermedia, cioè la frequenza fissa alla quale nei ricevitori supereterodina è convertita la frequenza, variabile, del segnale radio ricevuto. ◆ [FTC] [EMG] M. tensione: nell'elettrotecnica è ...
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sintonia
sintonìa [Der. del gr. syntonía "accordo di suoni", comp. di sy´n "insieme" e tónos "suono"] [LSF] Con rifer. a fenomeni periodici e a grandezze descrittive di essi, uguaglianza di frequenza [...] ma di qualità; il cuore del sistema è un sintetizzatore di frequenza PLL (→ sintetizzatore) costituente l'oscillatore locale supereterodina, dal segnale del quale si derivano le tensioni per variare l'accordo dei circuiti oscillanti degli stadi ...
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radioricevitore
radioricevitóre [Comp. di radio- nel signif. c e ricevitore] [ELT] Ricevitore di onde radio, modulate o no, che è collegato all'entrata a un'antenna ricevente e dà un segnale d'uscita [...] più complicata; per es., per ricevere deboli segnali a microonde si ricorre a r. a duplice, o anche a triplice, supereterodina, in cui si praticano non una ma due, o anche tre, conversioni di frequenza al fine di ottenere la necessaria sensibilità ...
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aggancio
aggàncio (o agganciaménto) [Atto ed effetto dell'agganciare, da gancio] [ELT] A. di fase: tecnica (ingl. Phase lock) per mantenere la fase di un segnale sinusoidale (frequenza e fase iniziale) [...] possa anche essere differente da quella del segnale di riferimento, cosicché il circuito può essere usato come oscillatore locale del convertitore di frequenza in un radioricevitore a supereterodina (sintonia ad a. di fase o sintonia PLL). ...
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eterodina
eterodina [Dall'ingl. heterodyne, der. dei gr. héteros "altro, diverso" e dy´namis "forza"] [ELT] Sistema di rivelazione di segnali elettrici ad alta frequenza, nato nella radiotecnica, intorno [...] di frequenza, dal campo radio a quello acustico. Sempre nella radiotecnica, il procedimento fu poi perfezionato nel sistema supereterodina, in cui la frequenza di battimento è nel campo radio (rivelazione e. a frequenza superacustica, donde il nome ...
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rivelatore
rivelatóre [agg. e s. (f. -trice) Der. di rivelare, dal lat. revelare "togliere il velo", comp. di re- con il signif. di azione contraria e velum "velo"] [LSF] Dispositivo, apparecchio o sostanza [...] si effettua una demodulazione, ma una conversione dalla radiofrequenza, variabile, dei segnali a una frequenza intermedia, fissa: → supereterodina. ◆ [ELT] R. di segnali modulati di frequenza: forniscono una tensione d'uscita Vn che, entro una banda ...
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supereterodina
s. f. [dall’ingl. superheterodyne, comp. di super- e heterodyne «eterodina»]. – In radiotecnica, circuito rivelatore eterodina, adatto per molte specie di segnali, dalla radio alla TV e al radar, e adottato in molti radioricevitori,...
esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina.