Sistema capace di accrescere l'ampiezza di una grandezza elettrica utilizzando l'energia fornita da una sorgente esterna. Un amplificatore elettrico è un sistema avente due morsetti di entrata e due morsetti [...] avere amplificazioni maggiori, si ricorre ad uno o più cambiamenti di frequenza, come per es. nei radioricevitori supereterodina.
Gli stadî amplificatori a radiofrequenza sono soggetti a lavorare con segnali di ampiezze variabili entro limiti molto ...
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Uno dei due terminali di un circuito di radiocomunicazione (l’altro è il radioricevitore), il cui compito è di generare una corrente a radiofrequenza, imprimere a essa, con i procedimenti della modulazione, [...] occorre cioè, come si usa dire, reinserire la portante: ma tale operazione si effettua molto semplicemente, nei moderni ricevitori a supereterodina (➔ radioricevitore).
Lo schema a blocchi di un r. a banda laterale unica è riportato nella fig. 2. La ...
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Radiotelevisione
GGian Carlo Corazza
Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni, di Gian Carlo Corazza
Comunicazioni televisive, di Gino Sangiovanni e John B. L. Manniello
Radiocomunicazioni
SOMMARIO: [...] di principio questa parte del sistema di ricezione è simile a quella di un normale ricevitore per radiofonia di tipo supereterodina, idoneo alla ricezione di segnali modulati in ampiezza (v. fig. 10). Il segnale può a questo punto essere demodulato ...
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immagine
immàgine [Der. del lat. imago -ginis] [LSF] (a) Concret., forma esteriore degli oggetti corporei, qual è percepita dalla vista (i. visiva od ottica). (b) Ancora concret., la forma di oggetti [...] elaborazione di. ◆ [ELT] Frequenza i.: per un ricevitore (ma anche un analizzatore di spettro, ecc.) a eterodina o a supereterodina, accordato per ricevere segnali di frequenza f, è la frequenza f±fi, dove fi è la frequenza intermedia di conversione ...
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Sigla di radio detection and ranging («rivelazione e localizzazione mediante radioonde»), che indica un sistema elettronico in grado di rivelare, per mezzo di ecoradio, la presenza di bersagli distanti, [...] nello stadio finale è generale l’uso di klystron di potenza.
Ricevitori. Questi elementi sono sempre a supereterodina. La sensibilità è essenzialmente determinata dal guadagno dell’amplificatore a media frequenza e dal fattore di rumore complessivo ...
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(App. V, i, p. 691)
La c. e. viene definita come l'idoneità di un dispositivo, di un apparecchio o di un sistema, a funzionare correttamente nel proprio ambiente elettromagnetico senza produrre disturbi [...] , spettro di frequenze, andamento nel tempo della forma d'onda. Generalmente si fa uso di ricevitori del tipo a supereterodina, nei quali i segnali da misurare sono convertiti in un campo frequenze più basso, dove sono più agevoli le operazioni ...
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supereterodina
s. f. [dall’ingl. superheterodyne, comp. di super- e heterodyne «eterodina»]. – In radiotecnica, circuito rivelatore eterodina, adatto per molte specie di segnali, dalla radio alla TV e al radar, e adottato in molti radioricevitori,...
esodo2
èṡodo2 (o èxodo) s. m. [comp. di esa- e -odo1]. – In elettronica, tubo a vuoto con sei elettrodi (donde il nome) contenente un anodo, un catodo e quattro griglie, adoperato di solito come mescolatore nei radioricevitori a supereterodina.