superlingua
s. f. Lingua che abbraccia al suo interno molti tipi di espressioni linguistiche; lingua predominante su tutte le altre.
• [tit.] L’italiano / Istruzioni per salvare una lingua viva / Dal [...] chiedersi se la strada della superlingua (l’inglese) che stanno prendendo gli atenei, non finisca con l’essere elitaria. Io non ho risposte certe, ma tante domande». (Laura Montanari, Repubblica, 27 aprile 2012, Firenze, p. X).
- Derivato dal s ...
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mitriare
Domenico Consoli
" Imporre la mitra ", in segno di potere: solo in Pg XXVII 142 io te sovra te corono e mitrio, con valore figurato. Sulla soglia del Paradiso terrestre, nel momento in cui, [...] rientrare nelle competenze del poeta latino, va invece intesa in senso unitario e generico (cfr. Ecli. 45, 14 " Corona aurea super mitram eius "): il verbo m. (voce dotta di uso raro) si fonde qui col verbo ‛ coronare ' in una " splendida metafora ...
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parlasia
Bruna Cordati Martinelli
Forma comune nel Due-Trecento per " paralisi ", come dal basso latino paralyticum si era fatto ‛ parletico ', tuttora vivo nella campagna toscana. Occorre in If XX [...] forza già di parlasia / si travolse così alcun del tutto; / ma io nol vidi, né credo che sia.
D. riflette sul doloroso stravolgimento collum hominis, quod homo respicit sibi transversaliter sicut a latere super spatulam, sicut vidi in una vetula ". ...
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super-io
sùper-io (o Sùper-Io) s. m. [traduz. del ted. Über-Ich]. – Concetto psicanalitico, formulato da S. Freud, , che indica l’istanza psichica che regola il comportamento e presiede alla coscienza morale. Tale istanza sorge nel bambino,...
io
(ant. éo; ant. o pop. tosc. 'e’, i’', solo in posizione proclitica) pron. pers. sing. [lat. volg. *ĕo, lat. class. ĕgo]. – 1. È il pronome di 1a persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé...