FEI, Francesco
Franco Pignatti
Poeta della prima metà del sec. XVI, nativo di Montepulciano (od. prov. di Siena), sul quale non disponiamo di alcuna notizia biografica precisa. Poche informazioni ricaviamo [...] esordiale dell'opera, pomposamente connotata dall'invocazione alle Muse e dal calco petrarchesco "Voi ch'ascoltate el suono in rime sparse".
Le due raccolte presentano la medesima struttura, che vuole essere quella del canzoniere ruotante intorno ...
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ABRIANI, Paolo
Alberto Asor Rosa
Nato a Vicenza nel 1607 (e non, come fu anche affermato, a Venezia), si acquistò fama nella sua regione come poeta e traduttore. Entrò a vent'anni nell'Ordine carmelitano, [...] la sua attività di traduttore. All'A. dobbiamo, secondo giudica lo Gnoli, uno dei primi tentativi di rendere il suono e la misura dei metri latini nel sistema accentuativo della versificazione italiana; ed egli poté essere considerato quindi, sullo ...
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Carducci, Giosue
Emilio Russo
Un protagonista della cultura italiana del secondo Ottocento
Poeta e saggista, fu una delle personalità più in vista della vita culturale dell'Italia della seconda metà [...] In quest'opera Carducci sperimenta la metrica barbara, con la quale intendeva riprodurre approssimativamente, nella poesia italiana, il suono e la misura, cioè i ritmi accentuativi, dei versi latini.
Nel 1899 Carducci pubblica un importante commento ...
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Scrittore nederlandese (n. L'Aia 1933). L'opera di N., tradotta in più di trenta lingue, e a cui sono stati attribuiti importanti riconoscimenti, spazia dalla narrativa alla poesia, fino alla cronaca di [...] ricompongono frammenti di vite intense; Het geluid van Zijn naam. Reizen door de Islamitische wereld (2005; trad. it. Il suono del suo nome: viaggi nel mondo islamico, 2012), diario dei viaggi nel mondo islamico compiuti dallo scrittore; il saggio in ...
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Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] interno di serie ritmiche. Un v. di una certa lunghezza comporta nella recitazione almeno una pausa ritmica, uno stacco di voce o di suono che distingue due serie di piedi consecutive e si incontra in v. di almeno 7 sillabe: la cesura, se si trova in ...
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ZUKOFSKY, Louis
Cristina Giorcelli
Poeta, critico e prosatore statunitense, nato a New York il 23 gennaio 1904, morto ivi il 12 maggio 1978. Proveniente da una famiglia di ebrei russi di recente immigrazione, [...] in Catullus (1969), composto nel gergo newyorkese, con cui viene riprodotto, attraverso una resa sillabica, innanzitutto il suono, ma, in prospettiva semantica complessiva, anche il senso della parola dell'originale. Realizzò anche, sulla falsariga ...
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Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] delle cose umane, che circola dappertutto nell’opera (a partire dal sonetto introduttivo, Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono) e che ne è forse il motivo dominante, al centro della riflessione petrarchesca sul destino dell’uomo.
Vanno ricordati ...
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CASTELLANI, Castellano
Claudio Mutini
Figlio di Pierozzo e di Ginevra di Pancrazio d'Empoli, nacque a Firenze nel 1461. La famiglia apparteneva a un ramo collaterale - ed economicamente debole - dei [...] vista in mille varie cose vòlta / te guarda e non ti vede, e sei lucente; / l'orecchio ancor diverse voci ascolta, / e 'l tuo suono è per tutto, e non ti sente: / la dolcezza comune ad ogni gente / cerca ogni senso e non la truova mai". È un miracolo ...
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di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] .
di Sergio Bozzola
Per questa ragione la sinalefe va considerata fenomeno distinto dall’➔elisione, cioè dall’effettiva caduta di un suono vocalico finale di parola davanti a una parola che segue e inizia per vocale.
La distinzione tra sinalefe ed ...
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Formalismo
Pietro Montani
Con il termine formalismo ci si riferisce a un insieme di innovative ricerche sulla letteratura e la poesia elaborate in Unione Sovietica nel corso degli anni Venti del Novecento [...] (ma il rilievo vale per l'intera concezione formalista del cinema) la possibilità di comprendere l'introduzione del suono e del colore come l'apporto di nuovi elementi costruttivi e non come un semplice perfezionamento dell'adeguatezza riproduttiva ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...