Balázs, Béla
Marco Vallora
Pseudonimo di Hermann Bauer, scrittore, teorico del cinema e sceneggiatore ungherese, nato a Szeged il 4 agosto 1884 e morto a Budapest il 17 maggio 1949. Con capillare completezza [...] l'intera storia del muto. E B. ripensa l'intera estetica del film proprio a partire dal sonoro, in quanto "il suono non sarà solo un compimento dell'immagine, ma diverrà anche oggetto, causa e fase dinamica dell'azione", ossia "elemento drammatico ...
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Torquato Tasso, Prose - Premessa
Francesco Flora
Una capacità di alta prosa, anche strettamente speculativa, è da dire ovvia nei grandi poeti, ed è talora non so che garanzia della loro poesia, specie [...] alla penna: «l'operazioni della malia sono potentissime, conciosia che quando io prendo il libro per istudiare, o la penna, odo suonarmi gli orecchi d'alcune voci ne le quali quasi distinguo i nomi di Pavolo, di Giacomo, di Girolamo, di Francesco, di ...
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FANUCCI, Giovan Battista
Carlo Fantappiè
Nacque a Pisa da Rainieri il 7 marzo 1756. Suo padre, insieme col fratello Alessandro, figli di Matteo di Vincenzo, era stato ascritto alla cittadinanza pisana. [...] carattere assai versatile, il F. pubblicò diverse composizioni poetiche (si ricorda, tra le altre, un Ditirambo edito a Pisa nel 1779), suonò musica e si impegnò nel foro: le sue difese furono ammirate per la dottrina e per lo stile conciso e nervoso ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] , in cui si utilizza l’alternanza di sillabe lunghe e brevi (fondamentale è il concetto di quantità, ossia di durata di un suono, vocalico o consonantico, di un dittongo o di una sillaba, che vige anche nel linguaggio comune); la m. ritmica, se il ...
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retorica
Sergio Bozzola
La scienza del discorso
La retorica è la scienza che nel passato insegnava all’avvocato, al politico e all’oratore a comporre in modo efficace i propri discorsi, perché potessero [...] La paronomasia, invece, è una figura del secondo tipo: essa consiste nell’accostamento di due parole diverse molto simili nel suono (per esempio, amore amaro).
Questo criterio non è tuttavia sufficiente a rendere conto di tutte le figure retoriche. E ...
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(o strofa) Raggruppamento di due o più versi, costituenti un periodo ritmico, che di solito si ripete più volte nello stesso componimento.
Metrica classica
S. greca. Periodo ritmico di due o più cola [...] il vecchio sistema monostrofico. Mentre nella lirica ionica, e in genere nella lirica monodica, la poesia era accompagnata dal suono della lira, ossia era cantata, la poesia corale poteva essere accompagnata da danze, come negli iporchemi, canti ...
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Poeta e critico svizzero di lingua italiana (Airolo 1921 - Bellinzona 2013), cugino di Giovanni. Laureatosi all'università di Friburgo, dove ebbe tra i suoi maestri G. Contini, e stabilitosi (1945) a Bellinzona, [...] , 1978; Quel ramo del lago di Como e altri accertamenti manzoniani, 1982, nuova ed. 1990; Accertamenti montaliani, 1984; Il suono dei sospiri: sul Petrarca volgare, 1990; Foscolo e la danzatrice: un episodio delle Grazie, 1992). Nel 2015 la sua ...
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Poeta dialettale (Roma 1858 - ivi 1940). Fra i più significativi esponenti dei «XXV della Campagna Romana», P. dal 1930 fece parte dell'Accademia d'Italia. A consacrare definitivamente la sua fama di poeta [...] i suoi versi, portandoli a un'aderenza perfetta ai minimi moti del suo animo, a un'ampiezza, dignità ed espressività di suono, che pongono tutte le varie collane di sonetti al livello della migliore poesia dialettale italiana.
Vita e opere
Si fece ...
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MARŠAK, Samuil Jakovlevič
Anjuta MAVER
Poeta e scrittore russo, nato a Voronež il 4 novembre 1887.
Fu poeta lirico ("Stichi o vojne i mire "Versi sulla guerra e sulla pace"; Liričeskaja tetrad′ "Quaderno [...] l'eccezionale vivacità e pittoricità del linguaggio, spesso scelto anche foneticamente in modo da evocare immagini col suono o creare armonie imitative o ricordare cadenze popolari, facilmente ricordabili dagli stessi bambini.
Bibl.: A. Tvardovskij ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] sillaba aperta (➔ vocali):
(1) a. /ɛ́, ɔ́/ → [jɛ́, wɔ́] pede(m) > piede
b. mieto / metiamo > mietiamo
suono / soniamo > suoniamo
Data la mobilità dell’accento nei paradigmi verbali, nel presente indicativo s’è venuta a creare un’allomorfia ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...