Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] sono seminati dagli astri e macinati dal mulino del tempo.
Il principio da cui parte la ricerca di Hamlet's mill suona: ‟Ogni schema che appare nei miti dall'Islanda alla Cina, all'America precolombiana, per il quale si trovino allusioni in Platone ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] buono a sì fatto essercizio; / pur, per non stare inutilmente cheto, / vi farei quel servigio, se voleste, / che fa chi suona a gli organi di drieto". Ebbe invece a sperimentare la crisi di una società ormai inerte, propensa a ipotizzare quei valori ...
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MITO
Cosimo Damiano Fonseca
È ben chiaro, se non addirittura ovvio, che disquisendo del 'mito di Federico II', si intende riferirsi a quello che gli epistemologi classificano come 'mito storico', nel [...] il papa non ritiri la scomunica, l'imperatore, "il nostro magnanimo leone, che oggi fa finta di dormire, con il tremendo suono del ruggito trascinerà a sé dai confini del mondo tutti i pingui tori e, piantando la giustizia, porterà la Chiesa sulla ...
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CONTI, Angelo
Marcello Carlino
Nacque a Roma da Vincenzo e da Agata Casali il 21 giugno 1860, in una famiglia di antica tradizione culturale originaria di Arpino.
Compì i primi studi nella allora capitale [...] che elemento fondante della lirica doveva essere "non la parola come lettera, ma la parola come suono e come ritmo" e che i suoni, "simboli di parole", dovevano suggerire "le idee eterne naturali". Sulle affermazioni contiane pesava l'eredità del ...
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DE NINO, Antonio
Damiano V. Fucinese
Nacque a Pratola Peligna (L'Aquila) il 15 giugno 1833 e non 1836) da Gianferdinando, agrimensore, e da Anna Maria Puglielli, filatrice. Suo primo maestro fu il padre. [...] estraneità del raccoglitore nei confronti del materiale folclorico. Il giudizio di scarsa scientificità delle raccolte deniniane suono soprattutto, anche se ingiustificatamente, come arbitraria rielaborazione del documento. Se non che un appunto che ...
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PASQUALIGO, Alvise
Ida Caiazza
– Nacque a Venezia il 29 dicembre 1536, secondogenito di Vincenzo, di Francesco di Angelo, e di Elisabetta Sanuto di Francesco.
Appartenne a una delle ottantasei famiglie [...] guerra: «peste», «fame», «travaglio del mar», «fumo […] / di polve e zolfo e di bombarda il tuono», «di feriti il mesto e flebil suono», «l'età miglior si miete in erba» (ibid., vv. 7-22 e p. 86, v. 10).
La notizia della partecipazione di Pasqualigo ...
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CHINI, Mario
Francesco Dragosei
Nacque a Borgo San Lorenzo, nel Mugello (prov. Firenze), il 21 luglio del 1876, da Leto, che era un pittore scenografo, e da Maria Pananti, discendente del letterato [...] traduzione e adattamento dal cinese. Gli "attimi" sono, con le parole stesse dell'autore, "balbettii, apparentemente quanto al suono, schizzi in punta di pennello, quanto al segno, sprizzi di pensiero e di sentimento quanto al significato" (Attimi, p ...
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. Stile o maniera artificiale, dotta, raffinata, simile a quella considerata caratteristica della letteratura, specialmente della poesia, greca, che fiorì ad Alessandria sotto i Tolomei.
La poesia classica [...] che guidavan cocchi tirati da cigni o da delfini o da grifi, quei genî alati che si esercitavano al ballo o al suono, o facevan giochi puerili, o s'applicavano a varie arti e mestieri, o recavano simboli e strumenti, dischi, canestri, bacili, tirsi ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] dondolato colle sue promesse.
§ 3. P. pass. Dondolato.
A parte il toscanismo move (ma altre forme, come suocera o suono, presentano il dittongo letterario e per altri fiorentinismi marcati si dà il rinvio alla forma più comune: doventare → diventare ...
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LEPOREO, Ludovico
Debora Vagnoni
Nacque nel 1582 a Brugnera, in Friuli sulla riva destra del Tagliamento, probabilmente da un Guerrino, cancelliere della Comunità dal 1562 al 1611. La famiglia si trasferì [...] , di allitterazioni, paronomasie, di sostantivi e aggettivi bizzarri appositamente creati e di ogni altra astruseria di suono e di significato, che gli guadagnarono presso i contemporanei la considerazione di spirito ingegnoso e peregrino. Lo ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...