Fisica
(XV, p. 473; App. II, i, p. 950; III, i, p. 619; IV, i, p. 812; V, ii, p. 246)
Gli argomenti riguardanti la f. sono stati svolti ampiamente, sia nell'Enciclopedia Italiana sia nelle successive [...] , riprese anche in questa Appendice, alle voci dinamica molecolare (App. V, i, p.832), quark (App. V, iv, p.371), suono (App. V, v, p.334), e così via. Una trattazione specifica è stata anche dedicata ai dispositivi sperimentali, agli strumenti di ...
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LIGETI, György
Leonardo Pinzauti
(App. IV, II, p. 337)
Musicista di origine ungherese. Dopo aver preso la cittadinanza austriaca nel 1967, dal 1973 è insegnante di Composizione alla Hochschule für Musik [...] Settanta, ha continuato a sviluppare l'attitudine a una raffinata e inquieta manipolazione di tutti i parametri del suono, secondo un atteggiamento espressivo che non rifugge da ironiche bizzarrie e da violente accensioni timbriche, spesso legate a ...
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TONIC SOLFA
Roberto Caggiano
. Metodo d'insegnamento elementare del canto, largamente diffuso in Inghilterra, inventato da Sarah Ann Glover e sviluppato dal prete anglicano John Curwen (1816-1880) il [...] do. Il passaggio da un tono all'altro, ovvero la modulazione, si compie mediante il cambiamento di significato di un suono. Per tal modo il metodo tonic solfa ha evidenti rassomiglianze con l'antico sistema di solmisazione di Guido d'Arezzo.
Numerose ...
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Antico strumento a tre o sei corde, usato dapprima nel Paese di Galles e nella Scozia: su di esso i bardi accompagnavano i loro canti. Era formato da una specie di cassa armonica ovoidale e a fondo piatto; [...] sul ginocchio e, introducendo le dita della mano sinistra per entro due aperture, poteva toccare le corde e variarne il suono modificandone la lunghezza, mentre con la mano destra faceva scorrere su di esse l'archetto. Si ritiene che la crotta ...
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Ingegnere e fisico illustre nato a Parigi nel 1777, morto nel 1859. Studiò all'Ècole polytechnique. Inventò la cagniardelle, macchina soffiante per alti forni, costituita essenzialmente da una vite d'Archimede [...] sirena da lui inventata nel 1819, che permette di contare con grande esattezza il numero di vibrazioni corrispondente a un suono di una data altezza. Studiò anche il meccanismo della produzione della voce. Nel 1822-23, in una serie di esperimenti ...
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ansia
Stato emotivo spiacevole caratterizzato da apprensione, incertezza e penosa attesa con cui sono vissuti un pericolo o una minaccia. Il pericolo può essere esterno o indicare un disagio interno. [...] e la memoria. Condizioni che generano a. o paura sono evocate quando uno stimolo neutro (per es., un suono) è accoppiato con uno stimolo nocivo incondizionato (scarica elettrica sulla pianta dei piedi). L’esposizione ripetuta a tale accoppiamento ...
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musica
Alessandro Niccoli
Raffaello Monterosso
. Il vocabolo ricorre solo nel Convivio, in accezioni che gli sono proprie anche oggi.
Come sostantivo astratto, indica l'arte che si esprime per mezzo [...] virtù di tutti quasi corre a lo spirito sensibile che riceve lo suono.
In senso figurato vale " musicalità ", " sonorità soave e è canto: Matelda, gli augelletti per le cime, il suon della foresta, i ventiquattro seniori; alternando / or tre or ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] oggetti entro un mezzo, come, ad esempio, l’aria (De anima, 419b, 9-13). La “voce”, a sua volta, risulta essere un suono che si produce sotto due condizioni: (i) che venga emesso da un essere animato, il quale sia anche capace di respirare; (ii) che ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] vari altri strumenti di registrazione e riproduzione del suono, dal tradizionale registratore, al videoregistratore, ai lettori di meccanismi di produzione, registrazione e ricezione del suono.
La variazione diamesica non può essere completamente ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] IPA [ʈ ɖ], ad es., treno > [ˈʈɽɛːno]; questi suoni compaiono, per lo più, quale realizzazione fonetica dei nessi -tr-, -dr-, francesismi, ad es. garage.
Nel toscano sono altresì presenti i suoni [φ θ x] e [β δ γ], allofoni fricativi rispettivamente ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...