PORTA, Bernardo
Annelies Andries
PORTA, Bernardo (Berardo). – Nato a Roma nel 1758 (Fétis, 1854), avrebbe studiato musica con un allievo di Leonardo Leo, un tal Magrini (Choron, 1811). Le scarse e vaghe [...] essenzialmente alle informazioni fornite da dizionari ottocenteschi.
Intorno al 1775 costituì in Tivoli una «Aggregazione di dilettanti di suono»: di tale società filarmonica si conosce se non altro il libretto a stampa di un Componimento sacro per ...
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coda
códa [Der. del lat. cauda] [LSF] Parte terminale assottigliata di dispositivi e strutture varie, anche con signif. figurato: per es., la parte allungata decrescente del diagramma di una grandezza. [...] che s'allunga nella direzione opposta a quella del Sole: v. magnetosfera: III 576 d. ◆ [ACS] C. sonora: il prolungamento di un suono, dovuto alla riverberazione e all'eco dell'ambiente. ◆ [FML] C. a (o su) tempi lunghi (ingl. long time tail): v ...
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Musicista italiano (n. Bologna 1907 - m. 2002). Ha studiato musica a Bologna e fisica acustica a Roma e Torino. Dopo aver suonato come cornista in varie orchestre italiane, ha insegnato corno al conservatorio [...] a una normativa definita per il diapason, nonché i suoi scritti di acustica musicale. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Acustica musicale (1960); Il diapason (con U. Leone, 1969); Il suono (1974); Lessico di acustica e tecnica musicale (1980). ...
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. Il decadentismo è una teoria estetico-morale sorta in Francia intorno al 1885-1886. Decadenti, furono chiamati alcuni poeti dai loro avversarî ed essi dell'accusa si fecero un vanto e un programma. Poeta [...] da un ordine di sensazioni all'altro; la potenza del suono e del ritmo, sovrana generatrice dell'emozione lirica.
"Les per sé stante e operante, della parola come colore e come suono, che fu parte essenziale dell'estetica del simbolismo (v.), ...
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È un segno del sistema musicale moderno e ha la seguente figura: ♮. La sua funzione è di annullare l'effetto del bemolle e del diesis, così quando questi due segni alterano accidentalmente una nota, come [...] suo effetto non oltrepassa la durata della battuta nella quale è collocato. In ambedue i casi il bequadro fa salire il suono di un semitono quando annulla il bemolle, lo fa disceudere di un semitono quando annulla il diesis. Esso annullerebbe anche l ...
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BUFALINO, Gesualdo
Davide Ferreri
– Nacque a Comiso (Ragusa) il 15 novembre 1920 da Biagio, fabbro ferraio, e da Maria Elia, casalinga, cui dedicò poi alcune pagine sul filo della memoria (Intervista [...] , pp. 1278-1282). Lo scambio di ricordi fra madre e figlio ricostruisce la precoce predilezione del bambino per il mondo del suono delle parole ascoltate e del mistero cifrato dei segni scritti: «“Io mi ricordo di un pupo di Francia”. “Orlando? Te ...
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Artem′ev, Eduard Nikolaevič
Lorenzo Dorelli
Compositore russo, nato a Novosibirsk il 30 novembre 1937. Musicista di formazione classica, è stato tra i pionieri della musica elettronica, che ha applicato [...] nelle sue prime opere, Mozaika (1967, Mosaico) e Dvenadcat′ vzgljadov na mir zvuka (1969, Dodici sguardi sul mondo del suono), iniziò a sperimentare le potenzialità del nuovo mezzo, esplorando soprattutto il rapporto tra la percezione dei timbri e il ...
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armonizzare
Vincenzo Laraia
Il verbo appare, nella forma del gerundio, in un verso (Pg XXXI 144) di significato controverso: Beatrice si toglie il velo mostrandosi in tutto lo splendore della luce divina [...] delle sfere celesti nel loro moto, spiegano: " là dove ti circondavano [ti coprivano d'ombra] le sfere celesti col loro suono armonioso " (Buti e altri). L'Ottimo interpreta: " quasi dica, per le armonie e sonoritadi de' Cieli passando ". Il Borghi ...
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finto-poetico
agg. (iron.) Che pretende di esibire le caratteristiche tipiche della poesia.
• Paolo Hendel, si cambia. Il comico toscano si prefigge di farla finita con l’attualità politica, e nel nuovo [...] alla toscana. (Simona Spaventa, Repubblica, 20 marzo 2009, Milano, p. XV) • Nella scrittura, la cosa più importante è il suono. Ma bisogna fare attenzione a non anticiparlo. Voglio dire: lo scrittore non deve essere lui a stabilirlo (per esempio: il ...
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urlo
Andrea Mariani
Unica occorrenza, al plurale, in If VII 26 vid'i' gente... con grand'urli, / voltando pesi, " miseramente per la fatica e per lo dolore urlando " (Boccaccio), " con grandi voci di [...] complessiva della folla degli avari e prodighi, prima visiva (vid'i' gente) e poi auditiva (con grand'urli).
Il suono emesso dalle anime è un rumore sordo, vago, inarticolato. Esse, nell'espressione del dolore e della pena, tornano uomini nel ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...