INTONAZIONE
Nella terminologia musicale questa voce ha più accezioni: nella liturgia latina si dice intonazione tanto la proposta, da parte del celebrante, delle prime parole d'una parte della messa, [...] del modo proprio dal successivo salmo. Nella pratica dell'esecuzione, vocale o strumentale, l'intonazione è proprietà del suono emesso esattamente all'altezza voluta. Comune è, a questo proposito, l'uso di locuzioni come "intonazione dubbia, falsa ...
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ACCURSI, Romeo
Silvana Simonetti
Violinista del sec. XIX di origine italiana, ma vissuto per lo più a Parigi, durante il Secondo Impero. Conseguì in giovane età il primo premio di violino al conservatorio [...] G. Mario, E. Tamberlik e Francesco Stanzieri, che scrisse apposta per l'A. un Andante e Rondò.Il 1 apr. 1859 l'A. suonò un Caprice pour violon et piano sull'opera Otello di G. Rossini, in uno degli abituali concerti eseguiti nel salotto dello stesso ...
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forame
Vincenzo Valente
Latinismo, che vale " varco strettissimo ", " angusta fessura ", diversa dal ‛ foro ' (v.), che è una buca circolare più o meno profonda.
Nel verso per non aver via né forame [...] ‛ passaggio ', ‛ adito ' (cfr. vv. 16-18), il secondo indica il punto di uscita su cui si articola in parole il suono che rugghia dentro la fiamma prima di trovare il suo varco. Benvenuto chiosa: " nondum intelligebatur quia non habebat aperturam vel ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] ’associazione. Tipico esempio è il condizionamento di Pavlov, in cui l’associazione di uno stimolo condizionato, per es. il suono del campanello, allo stimolo incondizionato, per es. il cibo, dopo un certo numero di ripetizioni provoca nell’animale ...
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sintetizzatóre Strumento musicale elettronico, usato ampiamente nella musica pop e jazz, costituito da oscillatori che generano suoni di gamma molto ampia (note, timbri di numerosissimi strumenti, rumori [...] correlata alla velocità con la quale il tasto viene percosso, effetto ottenuto modulando l’inviluppo di ampiezza. La durata di un suono registrato poi è limitata mentre è spesso l’esecutore che determina la durata di una nota. A questo scopo, nella ...
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Artista multidisciplinare italiano (n. Firenze 1939). Dopo aver studiato all’Accademia di Belle Arti a Firenze e a Berlino, ha disegnato scenografie per gruppi di teatro sperimentale e ha fondato la casa [...] tra arte, linguaggio e immagine attraverso proposte incentrate su luce, forma e colore, utilizzando diversi mezzi: fotografia, video, suono, edizioni e libri d’artista. Nel 1967, in occasione della sua personale al Centro Arte Viva di Trieste, espone ...
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- È la quarta lettera dell'alfabeto romano, donde proviene il suo nome (di in italiano, de in quasi tutte le altre lingue europee; in latino esso sonava de) e la sua forma in tutte le scritture derivate [...] del primo modo autentico e del primo plagale. Ai tempi di Guido d'Arezzo (1000-1050) col D (maiuscolo) veniva indicato il suono re della prima ottava della scala generale, col d (minuscolo) si indicava il re della seconda ottava, mentre il doppio d ...
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HAWKINS, Coleman
Antonio Lanza
Tenorsassofonista statunitense di jazz, nato a St. Joseph (Mississippi) il 21 novembre 1904, morto a New York il 19 maggio 1969. Compiuti gli studi musicali al Washburn [...] anche L. Armstrong. Nel 1934 si trasferì in Europa contribuendo in maniera risolutiva alla conoscenza del jazz nel vecchio continente; suonò con l'orchestra dell'inglese J. Hylton e col quintetto dell'Hot Club de France diretto dal chitarrista gitano ...
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STRUMENTI MUSICALI
F. Poole
G. Lacerenza
S. Sarti
M. Duchesne Guillermin,C. Lo Muzio
Egitto. - I principali dati per la storia degli s. m. dell'antico Egitto sono forniti dai numerosi esemplari ritrovati, [...] al VII sec. a.C.
L'oboe (udjeni) consisteva di un tubo di canna in cui si inseriva una doppia ancia. Se ne suonavano sempre due insieme, tenuti ad angolo. Il numero dei fori sui molti strumenti conservati varia fra tre e undici sopra, uno o più sotto ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] rimane attaccato; tuttavia, per una serie di motivi psicologico-percettivi, lo spettatore è spinto incessantemente a ricercare la provenienza dei suoni e dunque a motivarne la presenza sulla base dell'immagine. Di qui l'idea che il cinema sia un'arte ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...