BERGONZI, Michelangelo (Michel'Angelo)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona intorno al 1720. Figlio di Carlo, esercitò anch'egli l'arte di liutaio, lavorando sotto la guida del padre, al [...] sempre felice del legno, e dal tipo di vernice, a volte spessa e dura e a volte trasparente e brillante. Il suono, inoltre, è sempre piuttosto scarso e caratterizzato da un timbro nasale molto spiacevole. Non mancano tuttavia, fra i suoi strumenti ...
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Movimento periodico di un corpo che si muove tra due posizioni estreme. Anche, variazione periodica di una qualsiasi grandezza fra due valori estremi.
Fisica
L’o. è il moto alternativo, generalmente ad [...] forma, di pressione ecc.), elettriche (in particolare, o. di corrente, di tensione), magnetiche, elettromagnetiche, di intensità (per es., di un suono o di una luce), di colore (di una luce) ecc.; in base alla frequenza, si parla di o. a bassa, alta ...
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RIVOLTO
Giulio Cesare Paribeni
Termine proprio: 1. della cosiddetta teoria musicale; 2. dell'armonia; 3. del contrappunto. Nel primo caso si riferisce all'inversione dei suoni componenti un intervallo. [...] uno stato dell'accordo diverso dal fondamentale. Cioè, quando nella parte più grave di un accordo, invece di trovarsi il suono generatore, si trova un altro dei componenti, l'accordo stesso si dice rivoltato.
Il numero dei rivolti che ogni accordo ...
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RUBINSTEIN, Artur
Alberto PIRONTI
Pianista, nato a Łódź il 28 gennaio 1886. Studiò a Berlino con Rudolf Maria Breithaupt per il pianoforte, Robert Kahn e Max Bruch per la composizione; ebbe poi lezioni [...] a Berlino ed il successo fu così entusiastico che egli fu immediatamente scritturato a Dresda, ad Amburgo e a Varsavia. Nel 1905 suonò a Parigi e nel 1906 fece il suo primo giro di concerti negli Stati Uniti. Da allora, attraverso una lunghissima ed ...
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PERRACHIO, Luigi
Giorgio Pestelli
PERRACHIO, Luigi. – Nacque a Torino il 28 maggio 1883 da Ludovico e da Luisa Elia.
Crebbe in una famiglia della solida e colta borghesia piemontese, dove la conoscenza [...] la prima educazione musicale in casa, dal padre, ingegnere e acquerellista, e dalla madre, entrambi pianisti dilettanti. Ragazzo, suonò l’organo e ricevette rudimenti di violoncello e di armonia da Giuseppe Carlo Bono e Paolo Copasso; per la ...
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La cosiddetta d eufonica è un elemento fonico che si aggiunge a una singola vocale (esclusivamente la a della preposizione, la e e la o delle congiunzioni; anticamente si aveva anche nella negazione né, [...] i registri dell’italiano, od è raro nello scritto (dove suona burocratico e pedante) anche se si trova nella forma parlata.
a sua volta dalla d: sequenze come studio ed edizione, suoni od odori vanno quindi evitate;
(b) risulterebbero fuori norma ...
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guizzo
Andrea Mariani
Deverbale, " movimento convulso "; in tutti gli usi del sostantivo permane una traccia del g. del pesce, che è il significato originario.
In Rime CIII 43 esto perverso [Amore] [...] 143 vale " vibrazione ", detto di una corda: come a buon cantor buon citarista / fa seguitar lo guizzo de la corda (" fa accordare lo suono della corda ch'elli tocca, e come la tocca così guizza ", Buti); s'intende che il g. è non tanto il vibrare in ...
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Si dice nella tecnica musicale la scelta (e l'indicazione per mezzo di numeri e segni) delle dita che conviene usare, volta per volta, per ottenere le varie note nei varî strumenti. È evidente l'importanza [...] 'indicazione delle varie dita si usano i numeri1, 2, 3, 4, così lo zero sta a indicare, se solo, che la corda deve essere suonata a vuoto, cioè senza applicazione di alcun dito, e, se posto al di sopra di un'altra cifra, che il dito relativo non deve ...
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TIMPANO
Guido LIBERTINI
Alfredo CASELLA
Francesco VATIELLI
. Musica. - I timpani (fr. timbales; sp. timbales; ted. Pauken; ingl. kettle-drums) sono strumenti a percussione, dei quali l'orchestra possiede [...] gualdrappe e di fiocchi che ben si uniformavano ai vestimenti pomposi e ricchi dei suonatori, e quasi sempre univano il loro suono a quello delle trombe e dei fifres (sorta di flauti militari). L'uso dei timpani, nelle milizie andò però, sempre più ...
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RITARDO
Giulio Cesare Paribeni
. Termine proprio della tecnica armonica. Di uno o più suoni di un accordo, che, invece di portarsi sui rispettivi suoni di risoluzione, stabiliti dalla condotta delle [...] .
I ritardi, secondo la loro tendenza risolutiva, si distinguono in discendenti e ascendenti; secondo il numero dei suoni che li effettuano, si differenziano in semplici, doppi, tripli, ecc. È conseguenza logica della speciale sensazione armonica ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...