Trombettista di jazz statunitense (Council Bluffs 1928 - New York 1999). Dalla fine degli anni Quaranta suonò con varî artisti, fra i quali ricordiamo L. Hampton, G. Mulligan, H. Silver. In seguito formò [...] proprî gruppi e, nei primi anni Sessanta, collaborò con B. Golson, sodalizio ripreso negli anni Ottanta. Improvvisatore di formazione bop-hard bop, il suo stile è caratterizzato da un profondo lirismo ...
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temperamento medicina Nella medicina antica, secondo l’insegnamento di Ippocrate universalmente accolto e ripreso da Galeno, la mescolanza, in proporzioni diverse, dei 4 umori fondamentali dell’organismo: [...] t. si rese necessario per una serie di ragioni: dalla necessità di non moltiplicare il numero di tasti corrispondenti ai suoni dell’ottava (che dovrebbero essere in teoria 35, seguendo l’accordatura naturale) all’esigenza di sfruttare completamente i ...
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Musicista fiorentino o pistoiese (fine secolo 13º), del quale si sa solo che "diede il suono" a un madrigale di Lemmo da Pistoia conservatoci in un codice vaticano e che fu amico di Dante, di cui probabilmente [...] musicò alcune canzoni. Nel Purgatorio (c. II), Dante immagina di trovarlo sulla spiaggia dell'Antipurgatorio, di esserne salutato e di salutarlo con tenera effusione, e di pregarlo di cantare ancora una ...
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Il termine allografo (dal gr. allós «altro» e grápho «scrivo») indica le diverse modalità di trascrizione di un suono: il termine designa sia le infinite configurazioni che uno stesso simbolo (per es. [...] nel caso di cuore (dal lat. cōrdis) e quella ‹qu› nel caso di quota (dal lat. quōtus), dato che entrambe rappresentano il suono [k]. E per rappresentare il grado intenso [kːw] (per es. in acqua), l’allografo usato è ancora diverso (‹cq›), tranne nei ...
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tocco musica Percussione delle dita sulle corde di uno strumento per farle vibrare e trarne il suono. In particolare, nella tecnica pianistica, l’arte di produrre il suono nelle volute qualità d’intensità [...] e di timbro, che si manifesta nel modo di ‘toccare’ i tasti, con le tante imponderabili differenze che si ottengono nella pratica di un abile e sensibile esecutore. storia A Firenze, nel 15°-18° sec., ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] sono in senso stretto dei contrari (a meno di non voler interpretare l'aggettivo muto in senso lato come privo di suoni, e quindi silenzioso): è il caso dell'italiano, ma anche dello spagnolo (mudo/sonoro), del tedesco (Stummfilm/Tonfilm) e del russo ...
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fonoriproduttore
fonoriproduttóre [Comp. di fono- e riproduttore] [ACS] (a) Lo stesso che riproduttore sonoro (v. suono: V 704 d); (b) Trasduttore elettromeccanico per convertire in suoni una corrente [...] fonica, per lo più sinon. di altoparlante ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] (per es. ganglio, dal gr. γάγγλιον), siano d’altra origine (per es. Viglio, dall’oland. Wigle). La distinzione tra i suoni l’ e ġl è nettissima, non esistendo parole che ammettano doppia pronuncia; ma l’ortografia italiana non dà modo di riconoscere ...
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musica, filosofia della Grandi teorizzazioni hanno scandito la filosofia della m.: quelle di Pitagora (l’armonia musicale come espressione della più generale armonia del cosmo), di Platone (ancora una [...] ha la sua individualità, il suo carattere, la sua fisionomia, come una persona ha braccia, gambe, bocca. Ogni suono, per es. un re bemolle, suonato da un clarinetto basso, ha la sua aura con il do centrale del clarinetto basso. Entro nello strumento ...
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aequivocatio
Francesco Tateo
. " Aequivoca verba " definiva Isidoro (II XXVI 2) quelle parole che hanno un medesimo suono, ma si riferiscono a cose diverse. Nella dottrina retorica l'uso delle parole [...] proprio l'ambiguità della parola. Nella Commedia, dove spesso ricorre la rima equivoca e il poeta ricerca quelle parole dallo stesso suono, che hanno un significato del tutto diverso fra loro, non v'è luogo propriamente per l'ambiguità, in quanto la ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...