Giovanni Caprara
Sismologia. Perché trema l’Emilia
Purtroppo ce ne eravamo dimenticati: anche la pianura Padana è zona sismica. L’ultimo evento, nel 1570, aveva provocato danni perfino maggiori. La causa [...] schiacciata dagli Appennini proiettati verso le Alpi.
Purtroppo la pianura è formata da depositi alluvionali, quindi è un suolo argilloso che invece di smorzare gli effetti li accentua favorendo un’amplificazione delle onde sismiche le quali riescono ...
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GEOTECNICA (dal gr. γῆ "terra" e τέχνη "arte", "tecnica")
Francesco PENTA
Il termine, introdotto nel linguaggio tecnico e scientifico da pochi decennî, è adoperato con significati alquanto differenti [...] 4 fogli al 200.000) redatte in modo da offrire anche agli agrarî e ai forestali un quadro generale del suolo della confederazione, oltre che orientare ingegneri civili ed architetti nella ricerca e nell'utilizzazione dei materiali naturali litoidi da ...
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vulcanologìa Scienza che ha per oggetto lo studio dei vulcani e dei fenomeni vulcanici; in partic. studia i fenomeni di fuoriuscita di masse fluide dalla crosta terrestre e le relazioni con altri fenomeni [...] connessi, quali i sismi e le deformazioni del suolo; inoltre, studia gli effetti delle eruzioni sull'atmosfera, i rischi per l'uomo e l'utilizzazione dell'energia termica connessa al vulcanismo. Nei suoi metodi di indagine intervengono numerose ...
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sismografo Strumento per registrare movimenti sismici.
Caratteri generali
In un s. si possono distinguere sempre 2 parti fondamentali, delle quali la prima, chiamata sensore sismico o sismometro o ricevitore, [...] elettrico o elettronico il cui compito è di memorizzare il diagramma temporale (sismogramma) del moto della massa rispetto al suolo o, più precisamente, della componente di tale moto secondo la direzione verticale (s. verticale) o secondo una tra due ...
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In sedimentologia, deposito clastico originatosi per disgregazione chimica e meccanica di rocce e rimasto in posto. Nelle regioni tropicali l’e. costituisce coltri di notevole spessore. Terreni eluviali [...] sono da considerarsi la laterite, la terra rossa del Carso ecc.
Anche, in pedologia, suolo impoverito di alcuni elementi migrati in profondità con le acque circolanti. ...
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vulcano Struttura morfologica formatasi intorno a una fenditura della crosta terrestre, attraverso la quale si ha la fuoriuscita di materiale profondo, generalmente ad alta temperatura, costituito da [...] formare i cosiddetti v. centrali; viceversa, se i condotti hanno una morfologia tabulare, la loro intersezione con la superficie del suolo è di forma lineare (v. lineari) e le eruzioni che si producono vengono chiamate fissurali. In un v. centrale i ...
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PERIGLACIALI, FENOMENI
Giuseppe NANGERONI
. Fenomeni di morfologia terrestre causati dal gelo, cioè dalla trasformazione dell'acqua dallo stato liquido a quello solido e viceversa. Il termine deriva [...] per la minore nevosità nell'alta montagna e il ritardo delle nevicate e perciò per la scarsezza di protezione nivale sul suolo nel periodo dei primi freddi. Vedi tav. f. t.
Bibl.: A. Cailleux e G. Taylor, Cryopédologie, Parigi 1954; J. Tricart, Cours ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] varia e incostante e il risultato finale è il dilavamento della superficie del terreno che si manifesta con l’asportazione dal suolo dei materiali mobili minuti o grossolani e si effettua sia sui terreni poco inclinati, sia su tutto il versante di un ...
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In vulcanologia, cavità imbutiforme, a sezione grossolanamente circolare, larga da alcune centinaia di metri fino a circa 3 km, che costituisce un cratere formatosi in seguito a eruzioni freatiche o freatomagmatiche [...] (v. fig.). Il M., il cui fondo giace al di sotto del locale livello del suolo, può essere profondo da 10 fino a 500 m, mentre il suo bordo si può innalzare da alcuni metri fino a circa 100 m rispetto al terreno circostante. I prodotti piroclastici ...
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In geomorfologia, l’azione morfogenetica esercitata dalla neve in ambiente periglaciale, processo particolarmente attivo sia nelle zone dove la neve si accumula per un periodo di tempo abbastanza lungo, [...] sia sui pendii ripidi. Nel primo caso tale azione si esplica attraverso il peso stesso della neve che comprime suolo e vegetazione; inoltre modificando le condizioni termiche e di umidità aumenta o rallenta i processi crioclastici e favorisce o ...
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suolo
suòlo s. m. [lat. sŏlum] (plur. tosc. le suola nel sign. 4 e raram. nel 3). – 1. a. La superficie del terreno (su cui si cammina o si procede e si poggia): cadde al s.; giaceva inerte al s. o sul s.; sollevare un peso dal s.; s. pubblico,...
suola
suòla (pop. sòla) s. f. [lat. sŏla (pl. di solum che, oltre a «suolo» significava anche «suola»), confuso con solea «suola, soglia»: v. soglia]. – 1. Nelle calzature, la parte su cui poggia la pianta del piede; in senso più ristretto,...