Tradizionista musulmano (n. Buchara 810 - m. 870), autore di una famosa raccolta di ḥadīth o tradizioni canoniche, al-Giāmi῾ aṣṣaḥiḥ ("La collezione autentica"), divenuta uno dei "sei libri" canonici presso [...] l'islamismo sunnita. ...
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Califfo abbaside (sec. 9º), decimo della dinastia; regnò dall'847 all'861. Risiedette a Sāmarrā, e si circondò di un corpo di guardie turche, dalle quali fu assassinato. Con lui si tornò all'ortodossia [...] sunnita, avendo egli abolito il mutazilismo istituito dal califfo al-Ma'mūn. ...
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Aflaq, Michel
Ideologo e politico siriano (Damasco 1910-Parigi 1989). Di famiglia greco-ortodossa di ferventi nazionalisti arabi, conobbe, studente a Parigi, la filosofia politica occidentale e, con [...] il compatriota al-Bitar, musulmano sunnita, fondò un movimento per la rinascita intellettuale e morale del mondo arabo. Da questo nacque nel 1953 il partito Ba‛th («Rinascimento»), il cui programma politico mirava a unire tutti gli arabi in nome ...
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Faysal I
(propr. Faysal ibn Husayn ibn ‘Ali al-Hashimi) Sovrano hashimita dell’Iraq (Ta’if 1883-Berna 1933), terzogenito di Husain ibn ‛Ali al-Hashimi, emiro della Mecca e pretendente al califfato sunnita [...] dopo il 1924. Educato a Istanbul, F. divenne, nel 1913, rappresentante della città di Jeddah al parlamento ottomano; nel 1914, in missione a Damasco, ricevette il cd. Protocollo di Damasco, con il quale ...
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al-Mustansir, Abu Ja'far
al-Mustansir, Abu Ja‛far
Califfo abbaside (n. 1192-m. 1242). Regnò dal 1226, in un periodo segnato dagli attacchi dei mongoli e dei contro l’Iraq. Ad al-M. risale la fondazione [...] della sunnita al-Mustansiriyya a Baghdad, la prima istituzione di questo tipo aperta a tutti i musulmani. ...
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Adib Abdul Wahed, Mustafa. – Uomo politico libanese (n. Tripoli 1972). Compiuti gli studi in Legge e Scienze politiche presso l’Università di Montpelllier si è dedicato all’attività didattica, ricoprendo [...] dal 2000 al 2004 la carica di consigliere del premier N. Mikati. Sunnita, privo di affiliazioni politiche, presidente dal 2004 del Centre d'études stratégiques pour le Moyen-Orient, dal 2013 al 2020 è stato ambasciatore del Libano in Germania. Nell’ ...
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Ḥarīrī, Saad. – Uomo politico libanese (n. Riyad, Arabia Saudita, 1970). Ha studiato in Arabia Saudita e negli Stati Uniti, laureandosi in Economia internazionale presso l’università di Georgetown. Figlio [...] primo ministro Rafiq Ḥarīrī, assassinato nel febbraio 2005, gli è succeduto alla guida del Movimento per il futuro (movimento sunnita, filo-occidentale e antisiriano). In seguito alle elezioni del giugno 2009 è diventato primo ministro, a capo di un ...
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Sultano mongolo (n. 1262 - m. 1316) della dinastia degli Īlkhān, regnò in Persia dal 1304 al 1316. Succedette a suo fratello Ghāzān (1295-1304) e continuò il programma di riforme dei suoi predecessori. [...] Ampliò la capitale, Sulṭāniyya, dove fece edificare un mausoleo che prese il suo nome. Famoso per il suo itinerario religioso: dapprima cristiano, passò poi alla fede musulmana sciita, poi a quella sunnita, per tornare in ultimo a quella sciita. ...
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Sultano musulmano di Persia (969-1030), conquistatore dell'India. Le sue ripetute spedizioni militari in questo paese, partendo dalla sua capitale di Ghazna (od. Ghaznī in Afghānistān) si spinsero fin [...] dell'islamismo in India. Verso Occidente, M. tolse parte della Persia ai Buwaihidi, atteggiandosi a campione dell'ortodossia sunnita. Benché turco di origine, egli accentrò intorno alla sua corte la rinascenza della cultura persiana: a lui Firdūsī ...
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Sovrano di Persia (Kalāt, Khorāsān, 1688 - Fathabad 1747). Di umili origini, si distinse combattendo contro gli Afgani che avevano invaso la Persia e, eliminato l'ultimo rappresentante della dinastia ṣafavide, [...] energia della sua azione di governo e gli errori di politica religiosa (tentò di introdurre nel paese l'ortodossia sunnita) ne minarono però negli anni successivi la grande popolarità raggiunta con le imprese di guerra. Morì assassinato, e tutte ...
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sunnita
agg. e s. m. e f. [dall’arabo sunniyyūn o ahl assunna] (pl. m. -i). – Che è proprio o appartiene alla setta musulmana più ortodossa nel rispetto della sunna, o tradizione maomettana, e più numerosa (circa il 90%): la setta s.; come...
sunna
s. f., arabo. – Consuetudine, modo abituale di comportarsi. In partic. la consuetudine di Maometto nelle varie circostanze della vita (che, salvo casi eccezionali, ha valore di norma per i credenti, ed è proposta loro come esempio da...