Pianista e compositrice di jazz afroamericana (Pittsburgh 1910 - Durham, Carolina del Nord, 1981). Attiva fin dal 1926 nell'orchestra di John Williams, suo primo marito, passò poi con Andy Kirk (1929-41) [...] . Goodman, D. Ellington e L. Armstrong. Aperta alle esperienze del free jazz, suonò anche in duo con il pianista C. P. Taylor (1977). Tra le sue numerose composizioni si ricorda Signs of the Zodiac (1945), poi rielaborata come Suite sinfonica (1946). ...
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QUARTETTO
Carlo Jachino
. Questo termine designa, a datare dalla metà del sec. XVIII, una composizione strumentale per due violini, viola e violoncello, costruita nella forma della Sonata. Nella presente [...] lineare. G. F. Malipiero, con quattro lavori per quartetto d'archi, in una forma libera che s'avvicina a quella della Suite, e composta di molti brevi pezzi, indipendenti per l'idea tematica, ma collegati idealmente fra loro. V. Tommasini con due ...
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ROSENMÜLLER, Johann
Karl August Rosenthal
Compositore, nato circa il 1620 a Oelsnitz nel Vogtland (Sassonia), morto nel settembre 1684 a Wolfenbüttel. Studiò nel 1640 a Lipsia; nel 1642 era assistente [...] maestro di cappella aulico a Wolfenbüttel.
L'arte del R. ha grande importanza storica, specialmente in ordine alle vicende della Suite; il suo valore è stato pienamente riconosciuto tanto da J. Mattheson quanto dallo Scheibe. Fra le sue opere vanno ...
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MUSETTE
. Forma di danza, diffusasi dal 1600 al 1700 nella musica d'arte. Il ritmo è ternario, il movimento un poco meno allegro della Corrente (v.), il carattere, di solito, pastorale, come del resto [...] lo stesso semplice motivo durante tutto il pezzo, sì da far pensare appunto all'uso del pastorale strumento. La Musette, una volta entrata nella musica d'arte, fa parte (non obbligata) della Suite, quale trio di una qualunque delle danze ivi incluse. ...
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Attore e commediografo francese (Carcassonne 1750 - Parigi 1794). Al suo cognome volle aggiungere quello di "d'Églantine", per aver vinto l'églantine ("rosa selvatica") d'or ai giochi floreali di Tolosa. [...] giacobino (Le convalescent, L'intrigue épistolaire, 1791), e fu un vero trionfo la rappresentazione del Philinte de Molière ou la suite du Misanthrope (22 febbraio 1790). Amico di Danton e di C. Desmoulins, si distinse nei club e nelle assemblee (fu ...
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Danzatore e coreografo italiano (n. Viareggio 1941). Dopo gli studi con M. Molina, a Genova, e alla scuola di ballo della Scala (1958-60), lavorò con M. Béjart (1961-65). Étoile dell'Opéra Comique di Parigi, [...] Antonello Falqui è stato coreografo di importanti trasmissioni televisive dedicate al balletto. Tra le sue creazioni: Alexander Nevskij, Scythian Suite, Romeo e Giulietta su musiche di S. Prokofiev, I diavoli di Loudun di K. Penderecki e Le sacre du ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] danze (ad es. la corrente) vengono variate, per lo più una sola volta, e la variazione si chiama double. La suite, con François Couperin, finisce col chiamarsi ordre. Egli v'inserisce i minori (strofe nuove o trasposizioni della strofe principale, ma ...
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Astronomia
Correnti stellari
Locuzione, oggi in disuso, introdotta agli inizi del Novecento da J.C. Kapteyn per descrivere il moto d’assieme di gruppi di stelle. Nel 1927 J.H. Oort interpretò questi moti [...] ritmica iniziale in levare, diffusa in Italia e in Francia nel 16° e 17° sec. e successivamente anche in Germania. Compare spesso, idealizzata in musica strumentale pura, nella suite sei-settecentesca, ponendosi tra l’allemanda e la sarabanda. ...
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Economia
In contabilità, p. contabile, una scrittura di un conto o un insieme di scritture relative a un oggetto determinato, redatte in uno o più libri; p. di libro, una scrittura o un conto facente parte [...] strumentale di una canzone popolare in libere variazioni. Verso la metà del 17° sec. assunse lo stesso significato di suite, ovvero una raccolta di danze; solo J.S. Bach mantenne un’accurata distinzione, chiamando Partite le raccolte in cui ...
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Ballerina russa (Mosca 1925 - Monaco di Baviera 2015). Nipote di A. M. e S. Messerer (v.), e moglie del musicista R. K. Ščedrin (v.), ha studiato alla Scuola di ballo del teatro Bol´šoj di Mosca, diplomandosi [...] Raymonda, l'assolo La morte del cigno), anche varî balletti moderni (Il fiore di pietra, 1954; Spartacus, 1958; Carmen Suite, 1967; Isadora, 1978; La folle de Chaillot, 1992). Ha creato anche alcune coreografie (Anna Karenina, 1972; Il gabbiano, 1980 ...
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suite
〈sü̯ìt〉 s. f., fr. [propr., part. pass. femm. di suivre «seguire»]. – 1. Séguito, l’insieme delle persone che accompagnano un personaggio, o, in senso più ampio, successione di varî elementi analoghi che costituiscono un insieme omogeneo...
suita
suità s. f. [dal lat. mediev. suitas, der. di suus «suo»]. – 1. Come termine giuridico, riferito al diritto romano, la qualità o condizione di essere suus heres, il diritto cioè che ha il cittadino di ereditare i beni del pater familias,...