Sufi indiano (Sirhind, Panjab, 1564 - ivi 1624). Riformatore religioso dell'Islam alla corte dell'imperatore della dinastia indo-musulmana dei Moghul, la sua fama si estese fino all'Asia centrale. Fu ed [...] è tuttora conosciuto nel mondo islamico con l'appellativo di Mujaddid Alf i Thani Cheikh, "Rinnovatore del secondo millennio" ...
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Astronomo e astrologo arabo-musulmano (n. 903 - m. 986), vissuto in Persia alla corte del buwaihide ῾Aud ad-Dawla. La sua opera maggiore è il Kitāb al-Kawākib wa ṣ-ṣuwar ("Libro delle stelle e delle costellazioni"), un catalogo che forniva posizione, colore e magnitudine di oltre mille stelle ...
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Ahmadu Lobbo
Riformatore islamico fulani (Macina, od. Malica, 1773-ivi 1845). Maestro della Qadiriyya, influenzato dal misticismo sufi, raccolse presto molti seguaci predicando il ritorno a un islam [...] puro. Nel 1816 aderì al movimento di riforma di ‛Uthman dan Fodio. Condusse un suo jihad contro i governanti del Macina (1818), superficialmente musulmani e vassalli del regno pagano bambara di Segu. Creò ...
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ī Mistico persiano (1006-88), maestro di Sanā'ī, autore di numerose opere in arabo e in persiano, che illustrano le teorie mistiche e tracciano la biografia dei Ṣūfi musulmani dei primi tre secoli. ...
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Mu'in al-din Chisti
Mu‛in al-din Chisti
Mistico persiano, originario del Khorasan (n. 1141-m. 1230), ritenuto dalla tradizione discendente del profeta Maometto. Dopo aver aderito all’ordine sufi Chisti, [...] fu ispirato da un sogno profetico a importarne la regola in India; dal centro di Ajmer, nell’India settentrionale, dove si stabilì, l’ordine si diffuse nei secoli successivi in tutto il subcontinente indiano ...
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'Uthman dan Fodio
‛Uthman dan Fodio
Mistico, filosofo e riformatore islamico fulani (Maratta, Gobir, od. Nigeria centrale, 1754-Sokoto, od. Nigeria settentr., 1817). Membro del clan Fula Toronka del [...] Gobir, studiò teologia islamica, legandosi al misticismo sufi e in particolare alla qadiriya (confraternita islamica). Entrò in conflitto con il sovrano di Gobir, accusandolo di essere un miscredente e di non applicare correntemente i principi dell’ ...
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Mistico musulmano (n. Hugwīr, Ghaznī - m. Lahore fra il 1072 e il 1077). L'opera sua più famosa è il Kashf al-maḥgiūb ("Svelamento di ciò che è occulto"), trattato in persiano sulla vita, l'insegnamento [...] e i precetti dei Sufi. ...
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Raja Ganesh
Esponente dell’aristocrazia bengalese nel periodo sultanale (15° sec.). Dette voce alla reazione contro l’esclusivismo culturale dei turchi Ilyas Shahi. Acquisì una posizione preminente sotto [...] Shihab al-din (1411-14) e nel 1415 riuscì a far salire al trono il figlio Jadu, che convertitosi all’islam con il nome di Jala al-din si pose sotto la protezione dei sufi Chishtiya e regnò fino al 1432. ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] filosofico. L'emiro Fakhr al-Dīn (v.), figlio dello 'shayk degli shuyukh' Sadr al-Dīn, appartenente a una famiglia di sufi e di sapienti hanefiti persiani, anche lui uomo d'armi, diplomatico, poi reggente nel 1249, fu il garante di questa politica ...
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sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.