Locale in cui si servono al pubblico, oltre all'infuso da cui esso prende il nome, gelati, bibite e pasticceria. Non abbiamo notizia che nell'antichità ci fossero locali pubblici corrispondenti a quelli [...] od al-Makhā) alla fine del sec. VIII èg., XIV e. v., poiché le sue qualità eccitanti servivano a prolungare le veglie dei ṣūfī (v.) o mistici dediti alla preghiera e alla meditazione. Presto il suo uso si estese anche ai profani e varcò i confini del ...
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Cantautore e compositore italiano (Ionia, Catania, 1945 - Milo, Catania, 2021). Raggiunto il successo con una personale reinterpretazione del pop, caratterizzata da citazioni colte, un uso innovativo dell'elettronica [...] successivi (La voce del padrone, 1981; L'arca di Noè, 1982; Orizzonti perduti, 1983; Mondi lontanissimi, 1985; Echoes of sufi dance, 1985), fino a diventare dominante in Fisiognomica (1988). Nel 1985 ha creato le edizioni L'Ottava, seguite nel 1989 ...
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Tavener, John. – Compositore britannico (Wembley 1944 - Child Okeford 2013). Dopo gli studi alla Highgate School e alla Royal academy of music, nel 1968 si affermò con la cantata The Whale, ispirata al [...] of the Temple (2002), complessa opera basata su testi di religioni diverse; Laila (2005), balletto tratto da una leggenda sufi; The beautiful names (2006), in lingua araba, sui novantanove nomi di Allah; Lalishri (2006), concerto per violino ispirato ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] organo la rivista al-Da'wa (La propaganda).
Abū 'l-'Alā' Mawdūdī e Sayyid Quṭb
Nato da una religiosissima famiglia ṣūfī del subcontinente indiano, Abū 'l-'Alā' Mawdūdī (1903-1979) può anch'egli considerarsi uno dei grandi teorici del f. contemporaneo ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] a causa dell'uso di criteri ascientifici ‒ è il libro alfonsino sulle stelle fisse, tradizionalmente considerato una traduzione dell'Uranografia di al-Ṣūfī, che in effetti ne è la fonte principale, se non l'unica. L'opera è divisa in quattro libri; i ...
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ILKHANIDI
S. S. Blair
Dinastia mongola che governò l'Iran, l'Iraq, il Caucaso e l'Anatolia dal 1256 al 1353, in un periodo contrassegnato da notevoli turbolenze interne, ma anche da una fase di prosperità [...] īvān venne usata anche per altri tipi di edifici religiosi e profani, tra i quali madrase, conventi per i sufi (khānaqāh), caravanserragli e palazzi.Il solo esempio conservato di palazzo ilkhanide è costituito dal padiglione di caccia costruito da ...
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L'Asia islamica. Asia Centrale
Elizaveta G. Nekrasova
Nina B. Nemceva
Carlo Lippolis
Asia centrale
di Elizaveta G. Nekrasova
Il termine geografico Asia Centrale è entrato in uso dopo la suddivisione [...] suppone fosse il ḫānqā dove visse e predicò Hakim al-Termezi (m. 869), mistico, teologo e fondatore della confraternita (ṭarīqa) ṣūfī degli Hakimi. Nel X secolo, nel luogo della sua tomba, fu edificato un piccolo mausoleo di mattoni cotti con portale ...
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MINIATURA - Islam
M.V. Fontana
La m. è l'esempio più eclatante di quanta poca importanza abbia avuto, nello sviluppo artistico della cultura islamica, la formalizzazione di un pregiudizio iconoclasta [...] (Oxford, Bodl. Lib., Marsh 144; Wellesz, 1959; 1964; Brend, 1994). Il testo è in lingua araba, composto da ῾Abd al-Raḥmān al-Ṣūfī, nativo di Rayy, intorno al 965 in onore del sultano buyide ῾Aḍūd al-Dawla (949-983). L'opera critica i trattati arabi ...
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GIĀMĪ, ‛Abd ar-raḥmān ibn Aḥmad
Francesco Gabrieli
Poeta persiano, nato nel territorio di Giām presso Harāh nell'817 èg. (1412 d. C.), morto a Harāh nell'898 (1492).
La sua feconda produzione comprende [...] sul modello del Gulistān di Sa‛di (trad. Massé, Parigi 1925), le Nafaḥāt al-uns (Effluvî di amor divino; biografie di ṣūfī), e tre raccolte di liriche amorose e mistiche.
Per la sapiente e smagliante trattazione di temi come quelli di Giuseppe, di ...
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al-Ghazzali
al-Ghazzālī
(o al-Ghazālī; Algazel negli scolastici latini) Teologo, mistico e giurista musulmano (Ṭūs nel Khorāsān 1058 - ivi 1111). Nell’anno 1091 al-Gh. insegnò nella madrasa Niẓāmiyya, [...] (fiqh). Nel dicembre del 1111 al-Gh. si ritirò a Ṭūs, dove fondò una khanqa, un istituto di accoglienza per i ṣūfī, in cui venivano formati i giovani. In complesso l’opera di al-Gh. favorì il definitivo accoglimento del sufismo moderato entro l ...
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sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.