L'Africa islamica: Egitto
Maria Antonietta Marino
Maria Domenica Ferrari
Roland-Pierre Gayraud
di Maria Antonietta Marino
Inquadramento storico
Il nome arabo che designa il Paese del Nilo deriva [...] noto è il caso di Baybars I e della sua benevolenza per il derviscio criminale, šayḫ (capo di confraternita sufi) Khadir al-Mihrani. La diffusione del sufismo comportò la nascita in Egitto della ḫanqah, edificio in cui si riunivano le confraternite ...
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YAZIDI
Michelangelo Guidi
. Nome di un gruppo di popolazioni ordinate a tribù, di origine e di lingua curda e con religione propria; detti comunemente adoratori del diavolo. Il loro nucleo principale [...] Yazīd, cioè il califfo Ommiade Yazīd ibn Mu‛āwiyah (v.) e come Shaikh ‛Adī, cioè ‛Adī ibn Musāfir (un grande ṣūfī musulmano morto nel 1161 d. C. circa), discendente della famiglia califfale ommiade e sostenitore dei suoi diritti, che diviene figura ...
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Marrakech
Città del Marocco ai piedi della catena montuosa dell’Atlante. Dal suo nome, nella pronunzia spagnola (Marruecos), è derivato quello dell’intero Paese. Fondata dagli Almoravidi intorno al 1060, [...] . In seguito, con i Merinidi, la città perse importanza a favore di Fez, riconquistandola solo durante il regno sa’adita, nel 16° secolo. Con gli Alawiti, che le preferirono Meknes, M. divenne centro del culto sufi dei «sette santi», ancora presente. ...
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GEBER
Carlo Alfonso Nallino
. Forma latinizzata medievale del nome proprio arabo Giābir, portato, fra gli altri, da due autori di grandissima rinomanza anche in Europa: il matematico e astronomo Giābir [...] latine.
Il nome arabo completo del celebre alchimista sarebbe Abū Mūsà Giābir ibn Ḥayyān ibn ‛abd Allāh al-Azdā al-Kūfī aṣ-Ṣūfī, da alcuni detto originario del Khurāsān (Persia di NE.), ma vissuto ad al-Kūfah nella Mesopotamia poco a O. dell'Eufrate ...
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Qadiriyya
Confraternita sufista tra le più antiche e diffuse del mondo islamico. Fu fondata nel 12° sec. dal mistico persiano ‛Abd al-Qadir al-Gilani (1078-1166). L’ordine fu promosso dai suoi due figli [...] del 17° sec. l’ordine Q. fu introdotto a Istanbul da Ismail Rumi, che fondò un khanqah e vi stabilì oltre quaranta rifugi sufi (tekkes). Durante il periodo di Atatürk le istituzioni Q. furono sciolte. In Africa settentrionale la forma di Q. nota come ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] inoltre era stata collocata accanto alle moschee, alle madāris o centri dove si studiava il diritto islamico, alle ḫānaqā dei Ṣūfī e ad altre istituzioni religiose tradizionali del mondo islamico.
Il Rab῾-i Rašīdī: una fusione tra le varie scienze e ...
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(al) Malik (al) Kāmil
Henri Bresc
I rapporti di M. con Federico II si chiariscono alla luce del sistema familiare ayyubide che alterna fra i principi competizione e precaria collaborazione. Il Saladino, [...] filosofico. L'emiro Fakhr al-Dīn (v.), figlio dello 'shayk degli shuyukh' Sadr al-Dīn, appartenente a una famiglia di sufi e di sapienti hanefiti persiani, anche lui uomo d'armi, diplomatico, poi reggente nel 1249, fu il garante di questa politica ...
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Genericamente, elenco ordinato e sistematico di più oggetti della stessa specie.
Astronomia
C. stellare Elenco di stelle, ordinate secondo determinati criteri o raggruppate per peculiari loro qualità. [...] nel suo Almagesto (2° sec. d.C.) e rimasto pressoché unico fino al 10° sec., in cui si ebbe il c. di aṣ-Sūfī. Migliorati i mezzi di osservazione, si ebbero successivamente i c. di T. Brahe, di Hevelius, e finalmente quelli di J. Flamsteed e quindi ...
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IBN SA῾BĪN
Filosofo islamico d'ispirazione mistica, autore delle risposte alle questioni filosofiche dette 'questioni siciliane', poste da Federico II ai sapienti islamici del suo tempo.
Abū Muhammad [...] Ibn Taymiyya (m. 728/1328) l'attaccò nei suoi scritti.
Contemporaneo e conterraneo di Ibn ῾Arabī, il maggiore filosofo sufi di Spagna (come lui nato a Murcia), I.S. ne condivise la vocazione esoterica, caratteristica del sufismo ibero-musulmano fra ...
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ISLAM.
Roberto Tottoli
– L’islam politico e il jihadismo. La reislamizzazione delle società islamiche. Il ruolo di Internet. Le comunità islamiche in Occidente. Bibliografia
All’inizio del 21° sec., [...] internazionali, come il movimento di Gülen, oppure la diffusione capillare di gruppi pietistici come Tablīghī Jama῾āt o network sufi ne hanno ampiamente beneficiato trovando qui uno strumento per partecipare a un i. allo stesso tempo globale e in ...
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sufi
s. m. [dall’arabo ṣūf, prob. der. di ṣūfī «lana», dall’abitudine dei mistici di vestirsi di lana]. – Chi professa le dottrine e osserva le pratiche ascetiche del sufismo.