Trasformismo
Giovanni Sabbatucci
Il trasformismo 'storico'
Il termine trasformismo entrò nel linguaggio politico italiano tra la fine del 1882 e l'inizio del 1883 per definire, con chiaro intento polemico, [...] già escluse dall'area della legittimità.
Il sistema fondato sulla 'grande maggioranza' superò bene la prova del suffragio 'quasi universale' maschile (grazie anche all'escamotage del patto Gentiloni, che permise alla classe dirigente di utilizzare a ...
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GUERRA
Mario Silvestri
Angelo Panebianco
Antonio Cassese
Storia
di Mario Silvestri
I primi conflitti armati
La guerra come fenomeno sociale, o come continuazione della politica 'con altri mezzi', [...] e Novecento, ha potentemente favorito la democratizzazione delle società europee. Coscrizione universale ed eserciti di massa diedero una forte spinta all'allargamento del suffragio elettorale e alla diffusione dei diritti di cittadinanza; in accordo ...
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Pacifismo
Mulford Q. Sibley
di Mulford Q. Sibley
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenno storico. 3. Concetti di pacifismo. 4. Basi comuni. 5. Pacifismo non politico. 6. Pacifismo politico. 7. I punti di [...] nel suo complesso.
In altre parole, considerando la storia universale, il pacifista giudica la guerra e la violenza sempre deleterie a essa si fece ricorso per ottenere l'allargamento del suffragio in Belgio. In India le dimissioni in massa di ...
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Rappresentanza
Maurizio Cotta
Il tema
Quello della rappresentanza è certamente un tema centrale nella storia delle liberaldemocrazie moderne. Tant'è vero che, quando uno degli autori classici di questa [...] e di ceto.
L'estensione (più o meno rapida a seconda dei casi) del suffragio maschile, fino a diventare universale, produce generalmente una profonda trasformazione del sistema rappresentativo. L'enorme aumento quantitativo del corpo elettorale ...
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elettorali, sistemi
L’istituto della rappresentanza, che oggi è alla base di tutti i sistemi politici che si reggono democraticamente, affonda le sue radici in tempi lontani attraverso i quali, tra arresti [...] . La prima fu avviata, dopo un lungo dibattito, nel 1912 da Giovanni Giolitti. Con l’introduzione del suffragio quasi universale maschile (il diritto di voto riconosciuto a tutti i cittadini maschi che avessero compiuto il trentesimo anno di età ...
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CERISE, Lorenzo Alessandro Filiberto
Franco Della Peruta
Nato ad Aosta il 2 febbr. 1807 dal barone Antonio, studiò a Torino, dove nel 1828 si laureò in medicina. Poco tempo dopo, nel 1831, si recava [...] che la Camera dei deputati, in virtù di una elezione a suffragio larghissimo, divenisse la legittima rappresentanza di tutta la società francese, continuo e inarrestabile elevato a divina legge universale; la legge morale quale criterio della certezza ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe un der. di suffragari, ritenuto connesso...
repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...