Guida temporale e spirituale del popolo tibetano. Nato come Lhamo Dhondrub (n. Taktser 1935), all'età di due anni è stato riconosciuto come reincarnazione del XIII Dalài-lama. Salito al potere effettivo [...] , infatti, per la prima volta, i tibetani rifugiati in India e in altri paesi del mondo, tramite una votazione a suffragiouniversale diretto, hanno eletto i 46 membri dell’Assemblea tibetana in esilio, la quale a sua volta ha nominato i nuovi membri ...
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Socialista belga (Ostenda 1842 - Cannes 1890). Fu tra i fondatori dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo, contribuì nei congressi di Bruxelles (1868) e Basilea (1869) alla vittoria del [...] di P. Brousse, che anticipò il movimento fabiano inglese. Contribuì alla nascita del Partito belga del lavoro (1885) e patrocinò il suffragiouniversale e lo sviluppo della cooperazione. Opera principale: Les services publiques (post., 1895). ...
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Uomo politico inglese (Boroughbridge 1796 - Lancing, West Sussex, 1861). Deputato liberale (1826-32), passò poi ai radicali, rappresentando Finsbury dal 1836 alla morte. Dopo aver difeso (1840) i cartisti, [...] ne presentò nel 1842 al parlamento la seconda petizione e poi (1848) la terza con la richiesta del suffragiouniversale, del ballottaggio, ecc. Tuttavia si oppose alla dimostrazione cartista del 10 aprile 1848. Largamente favorevole ai moti nazionali ...
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Agitatore politico inglese (Marnham 1740 - Londra 1824); dal 1766 al 1770 ricoprì un incarico giudiziario a Terranova; durante la guerra d'indipendenza americana rifiutò di prendere posizione contro i [...] and glory of Great Britain, 1774). Rimpatriato verso il 1775, fu animatore del movimento per una riforma elettorale con parlamenti annuali, suffragiouniversale, e voto segreto (Take your choice, 1776), onde fu chiamato il "padre della riforma". ...
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Uomo politico svedese (Österby, Uppsala, 1862 - Londra 1936), dopo aver servito nella marina, svolse attività nell'industria. Deputato (dal 1904) alla prima Camera, ministro della Marina (1905), poi presidente [...] del Consiglio dei ministri (1906-11), attuò nel 1907 la riforma del sistema elettorale, introducendo il suffragiouniversale per la prima Camera. Dal 1912 al 1935 fu il leader del partito conservatore nella seconda Camera e, dal 1928 al 1930, di ...
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Generale e uomo politico colombiano (Popayán 1798 - Neiva 1869). Partecipò attivamente alla guerra d'indipendenza e alle successive lotte civili; insorse (1828) con J. M. Obando contro S. Bolívar; fu poi [...] deputato, ministro (dopo il 1831), rappresentante della Colombia presso lo Stato Pontificio (1836), pres. della Repubblica (1849-53). Liberale e federalista, abolì la schiavitù e la pena di morte, espulse i gesuiti e stabilì il suffragiouniversale. ...
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Uomo di stato giapponese (Nagoya 1859 - Tokyo 1926). Nel 1913 organizzò il partito costituzionale (Kenseikwai) con la fusione di altri partiti. Ministro degli Esteri (1900-01; 1906; 1913; 1914-15), presentò [...] nel 1915 alla Cina le cosiddette 21 domande; come presidente del Consiglio dei ministri (1924-26) fece approvare (1925) la legge sul suffragiouniversale maschile. ...
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Scultore e medaglista (Rodez 1777 - Parigi 1858), eseguì medaglie commemorative dei principali avvenimenti del tempo, medaglioni ritratto, busti, bassorilievi e statue, talvolta di proporzioni colossali [...] (la Forza e il SuffragioUniversale nella corte d'onore della Camera dei deputati a Parigi). Anche il figlio Paul-Joseph-Raymond (Clermont-Ferrand 1807 - Enghien-les-Bains 1855) fu scultore. ...
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Uomo di stato austriaco (Währing, Vienna, 1854 - Vienna 1943). Primo ministro dal 1906 al 1908, promosse importanti riforme (suffragiouniversale maschile, rappresentanza proporzionale delle nazionalità [...] nel Reichsrat, ecc.). Fu dimesso per la sua opposizione all'annessione della Bosnia ...
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Uomo politico e statista italiano (Mondovì 1842 - Cavour 1928). Segretario generale della Corte dei Conti e poi Consigliere di stato, fu deputato (1882, 1924), ministro del Tesoro (1889-90) e degli Interni [...] politica; ma anche la Camera uscita dalle elezioni del 1913 (era stata varata una riforma che introduceva un suffragio quasi universale) gli rese difficile l'azione di governo e nel marzo 1914 G. preferì dimettersi. Neutralista, restò ai margini ...
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suffragio
suffràgio s. m. [dal lat. suffragium, prob. comp. di sub- e tema di fragor «fragore» (pare infatti che suffragium fosse propriamente l’acclamazione); secondo altra ipotesi, suffragium sarebbe un der. di suffragari, ritenuto connesso...
repubblica
repùbblica (ant. repùblica, ant. raro repùbrica) s. f. [dal lat. respublica o res publica, propr. «cosa pubblica», quindi «stato, governo»]. – 1. a. Con riferimento all’età classica, al medioevo e alla prima età moderna, ogni stato...