DERIVATE, PAROLE
Le parole derivate (dette anche complesse) sono parole che derivano da un altro vocabolo italiano. La derivazione può avvenire in diversi modi.
• Mediante ➔prefisso
educare ▶ diseducare
• [...] (➔parasintetici, verbi)
colonna ▶ incolonnare
• Mediante derivazione immediata (cioè senza suffisso), soprattutto per la creazione di nomi astratti derivati da un verbo
congiurare ▶ congiura
svagare ▶ svago
La derivazione è una delle maggiori ...
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PARASINTETICI, VERBI
I verbi parasintetici sono verbi che si formano a partire da un sostantivo o da un aggettivo, combinando simultaneamente alcuni prefissi e il suffisso verbale in -are o -ire.
I prefissi [...] possono essere:
– ➔a-, che indica un’azione o un cambiamento di condizione
a + latt(e) + are ▶ allattare
a + bell(o)+ ire ▶ abbellire
– ➔de-, ➔di-, dis- con valore negativo e sottrattivo
de + tass(a) ...
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Sono ambigeneri le parole che possono essere usate sia al maschile sia al femminile senza che si modifichi la forma del suffisso flessivo (➔ genere):
(1) il nipote / la nipote
(2) il giornalista / la giornalista
(3) [...] di origine greca (lo / la atleta, il / la collega), al cui interno formano un gruppo produttivo quelle derivate con suffissi come -ista (lo / la artista, il / la finalista, il / la pianista) e quelle composte con elementi formativi come -cida ...
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DIMINUTIVI, SUFFISSI
I suffissi diminutivi sono ➔suffissi che indicano una diminuzione di tipo quantitativo o qualitativo.
Possono essere usati in combinazione con:
– nomi: casa ▶ casetta
– aggettivi: [...] dall’➔interfisso -ic-, -ol-
posto ▶ post -ic- ino
topo ▶ top -ol- ino
sole ▶ sol -ic- ello
• Il suffisso -otto ha un valore attenuativo, ma anche spregiativo
stupidotto, sempliciotto, borghesotto, provincialotto
oppure si usa per i cuccioli ...
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I dispregiativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) il cui significato è peggiorativo con una forte componente affettiva. Ciò implica che la valutazione espressa dal parlante per mezzo dell’alterato [...] da Google).
Inoltre, benché in genere «[t]ra i numerali, solo alcuni valori unitari, resi da forme nominali, ammett[a]no suffissi alterativi» (Merlini Barbaresi 2004b: 268), in realtà l’alterazione è possibile in tutti i casi in cui ci sia una ...
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SCATOLA O SCATOLO?
La forma corretta è il femminile scatola (dal latino càstulam).
Il maschile scatolo è una forma regionale ed è dunque da evitare. Invece si usa regolarmente la forma scatolone con [...] il ➔suffisso accrescitivo. ...
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Verbi derivati (detti anche fattitivi) che esprimono un’azione non compiuta dal soggetto ma fatta compiere ad altri (per es., addormentare rispetto a dormire). L’indoeuropeo possedeva almeno una formazione [...] di causativi, per mezzo del suffisso -ei̯o, dalla radice con vocalismo o; molto diffusa in hindī, se ne conservano tracce in greco e in latino. ...
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I verbi denominali e deaggettivali sono formati, rispettivamente, a partire da nomi e da aggettivi per mezzo di ➔ suffissi (-eggiare, -ificare, -izzare), oltre che tramite ➔ conversione e parasintesi (➔ [...] rosseggiare, verdeggiare). Dal punto di vista formale, le basi terminanti in -ìa sono di norma troncate (filosofia → filosofeggiare).
Il suffisso -ificare è fra i tre quello che conta il minor numero di derivati; inoltre, anche la sua produttività è ...
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Linguistica
Morfema che viene anteposto alla radice o al tema, nominale o verbale, per la formazione di una nuova parola (per es., s-contento, in-trattabile, dis-armare): costituisce, con l’infisso e il [...] suffisso, uno dei tre tipi di affisso. Buona parte dei p. del lessico ordinario italiano è costituito da elementi prepositivi, già presenti nei corrispondenti composti latini, in forma identica o alterati per evoluzione fonetica: così a(d)-, ante-, ...
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COLMO O COLMATO?
Si tratta di due diverse forme del participio passato del verbo colmare ‘riempire fino all’orlo’ che nell’italiano contemporaneo hanno diversificato e specializzato il proprio uso.
• [...] Colmo, participio passato senza suffisso (o participio ➔accorciato), si usa solo in funzione di aggettivo qualificativo
Un bicchiere colmo di spumante
La misura è colma
• Colmato si usa come participio passato del verbo colmare
Finalmente ho ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...