Ramo della linguistica che studia, all’interno di una o più lingue o dialetti, il sistema dei nomi propri, i processi di denominazione e le loro caratteristiche. I nomi propri, infatti, presentano problemi [...] e, se necessario, del nonno. I figli adottivi assumevano i tre nomi dell’adottante più un ulteriore cognomen formato con il suffisso -anus dal gentilizio di origine (C. Iulius Caesar Octavianus, figlio di Ottavio e adottato da Gaio Giulio Cesare). Lo ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] », chico per «ragazzo» e puta per «ragazza»), oppure quando vengono creati pseudoforestierismi, in genere aggiungendo suffissi o desinenze straniere a parole italiane e presentandoli spesso, nelle fonti scritte, secondo un’approssimativa grafia ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] ») e di prefissi (indispiacente «dispiaciuto»; spensierato «pensieroso»); la produttività del suffisso zero e della sottrazione di suffisso (prolungo «prolungamento»; spiega «spiegazione»); la presenza di morfemi aggiuntivi (i tranquillizzanti ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] è particolarmente frequente in Toscana, dove può anche non avere valore spregiativo; a Napoli risalgono dal dialetto i suffissi -illo / -élla in bellillo / bellélla «bellino / bellina»; in Sicilia è caratteristica non solo del dialetto ma anche della ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] l’esame della parte radicale; ma più fruttuoso e sicuro appare quello della parte suffissale: così, per es., il suffisso -asko è da ricollegarsi con i Liguri preindoeuropei, quello -νϑος di Κόρινϑος è indizio di origine preellenica del toponimo cui ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] dal lat. platĕam), sia di voci popolari (come giustezza rispetto a giustizia, in cui l’allotropia si rileva nel suffisso).
La distinzione tra i due livelli è spesso confermata dall’anteriorità delle attestazioni delle parole del fondo ereditario, per ...
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lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] uno solo, la, e vale per tutti i generi e numeri. Tutti i sostantivi escono in o, tutti i femminili si formano col suffisso in, tutti i plurali si formano aggiungendo j. Succede così, per esempio, che per dire «il fratello» si dica la frato. Per dire ...
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Anatomia
In anatomia comparata, la b. di un organo è la parte con cui esso s’innesta su un altro organo o direttamente sul corpo.
B. del cranio La porzione del cranio situata inferiormente al piano trasversale [...] dell’altra faccia.
Linguistica
In linguistica storica, la b. apofonica è la parte di una parola (radice o suffisso) che presenti alternanza nel vocalismo (➔ apofonia). Nelle lingue indoeuropee le b. possono essere monosillabiche leggere o aniṭ (se ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] il femminile di nomi professionali o di cariche, come, ad es., la vigile, la sindaca, evitando il suffisso -essa, in molti casi ancora negativamente connotato (avvocatessa, presidentessa); di accordare il genere degli aggettivi e dei participi ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] (es., in it. treno da train); un prestito lessicale mediato è il calco (➔). Ma possono riceversi anche prestiti morfologici (il suffisso latino volgare -issa, da cui il nostro -essa in badessa ecc., dal gr. -ισσα), sintattici (ital. al di là di ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...