lingue artificiali
Domenico Russo
Il sogno di una lingua unica per tutti gli uomini
Ideate nel 16° secolo per favorire la comprensione e la pace tra i popoli, le lingue artificiali non hanno mai avuto [...] uno solo, la, e vale per tutti i generi e numeri. Tutti i sostantivi escono in o, tutti i femminili si formano col suffisso in, tutti i plurali si formano aggiungendo j. Succede così, per esempio, che per dire «il fratello» si dica la frato. Per dire ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] regolarizzanti (bracci, uovi) o usi al plurale invece che al singolare (i risi, le trippe). Nettamente preferito è il suffisso diminutivo -etto rispetto a -ino. Molto spesso i dimostrativi sono rafforzati: ’sto uomo qua, quela dona là. Ancora, si ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] dialettali (per reazione ipercorretta se potrei, verrei).
Nella formazione delle parole sono produttivi, tra gli altri, i suffissi -illo, -ella (D’Achille 2002), per i quali anche nell’italiano locale affiora quindi l’opposizione metafonetica ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] di lessico tradizionale in modo originale e spesso autonomo:
(10) juissa «discesa, discesa con gli sci» (letteralmente «giù + suffisso femminile -issa») ← jì ju «scendere»
(11) roda da mont «mountain bike» (letteralmente «ruota da alpeggio»)
(12 ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] , in modo sistematico, l’allungamento della vocale: illas > [laː] «le»;
(b) lo sviluppo, nel tardo latino, di un suffisso -iculu(m) (tratto condiviso dal francese e dal francoprovenzale): apicula(m) > [aˈbeʎo] «ape», soliculu(m) > [so ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] si notano poi, con varia frequenza: l’assordimento di [-nʤ-] in [-nʧ-] ([ˈanʧelo] «angelo»); l’uso del suffisso -ina, con funzione non diminutivale (ammazzatina «omicidio», sarcitina «rammendo»); quanto con valore finale o consecutivo (dammi i soldi ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] (scancellare), in- in corrispondenza dell’a- dello standard (invitare «avvitare») o anche come semplice rafforzativo (insognare «sognare») – e suffissi (-aro/a e -arolo/a, corrispondenti ai fiorentino -aio/a e -aiolo/a: cravattaro anche nel valore di ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] un ruolo, ma stavolta su spinta anglofona.
Anche a livello morfologico, via popolare e via dotta non risultano parallele: i ➔ suffissi -abile e -ibile, senz’altro in soluzione di continuità rispetto al latino (essendo -evole l’esito che si ha senza ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] sono peculiari fra l’altro la riduzione dei casi da otto a cinque, la formazione dell’aoristo passivo con il suffisso -ϑη-). Innovativo da una parte, il greco è invece conservativo per es. nel vocalismo, nell’apofonia, nelle labiovelari, nella ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...