Categoria morfologica della lingua latina, di natura nominale e caratterizzata dal suffisso -nd-. Sembra derivato dal gerundivo. Può sostituire l’infinito per tutti i rapporti sintattici che non siano [...] segnati dal caso nominativo e la sua costruzione è del tipo verbale. La forma ablativale, in sostituzione dell’infinito e del participio presente predicativo, si mantiene nelle lingue romanze (it. cantando, ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] dell'ambito coperto da 6.1.77: e finali mutano in iyAṄ e uvAṄ davanti a vocale, se la base termina con il suffisso Śnu (dei verbi della quinta classe: v. sopra), se è una radice verbale oppure se è bhrū 'sopracciglio'. Si tratta di un'eccezione ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] capitoli rispettivamente di cinque, sei, otto e sei sezioni. Già da tempo è stato dimostrato che l'intero capitolo quarto, dedicato ai suffissi kṛt, è un'aggiunta a un testo più antico (Liebich 1919, p. 9). Ciò era noto a Durgasiṃha, che all'inizio ...
Leggi Tutto
Antropologia
Una delle grandi famiglie in cui si dividono tradizionalmente, in base a un criterio linguistico, i gruppi africani. Benché il termine B. (propr. «gli uomini», plur. di muntu «uomo») non abbia [...] dal singolare al plurale, la declinazione è embrionale e l’unico vero caso è il locativo, formato da un suffisso; il sistema di numerazione è il quinario-decimale; i temi verbali primitivi sono prevalentemente bisillabi e hanno molte possibilità ...
Leggi Tutto
La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] plebeo (cfr. Migliorini 1969) si evidenzia nella compresenza nella stessa parola di suffisso latino e lessema dialettale (o, all’inverso, di lessema classico e suffisso volgare o immacaronito), del tipo stracabilis (M 354), dentalia (M 507), paialis ...
Leggi Tutto
Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] modo, ecc. (➔ flessione).
La flessione ha luogo mediante sostituzione di vocali e l’aggiunta, alla radice, di una varietà di ➔ suffissi (cioè allo stesso modo dei casi latini), a differenza di quel che accade in francese e in spagnolo, dove invece ha ...
Leggi Tutto
Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] 1938), in Omaggio a Gianfranco Folena, Padova, Editoriale Programma, 3 voll., vol. 3°, pp. 2061-2073.
Raffaelli, Sergio (1995), Un suffisso di regime? Nomi di città in -ia, «Rivista italiana di onomastica» 1, 1, pp. 32-40.
Raffaelli, Sergio (1996), I ...
Leggi Tutto
Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] (triiche «bere», ted. trinken), o -rn(e) finale che passa a -re (gäre «volentieri», ted. gerne), e il suffisso diminutivo -(e)lti / -etli (schtickelti «pezzetto»).
Più in generale il walser si distingue per tratti arcaici, riconoscibili innanzitutto ...
Leggi Tutto
La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] le aree intermedie innovano autonomamente e non per reazione, come si evince dalla diffusione nelle varietà toscane del suffisso -olo con diverse funzioni esclusive dell’area, da quella originaria diminutivo-vezzeggiativa (che si ha in donnola, lett ...
Leggi Tutto
Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] & Pacini 2002). Sul piano fonetico, sono da rilevare, soprattutto nella parlata rustica: il mantenimento dell’atona finale -u (il suffisso -aio è [aju]); la geminazione di [b-] in fonosintassi (per es., le [bː]alle «le valli»); l’assenza di /z ...
Leggi Tutto
suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...