La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] di lessico tradizionale in modo originale e spesso autonomo:
(10) juissa «discesa, discesa con gli sci» (letteralmente «giù + suffisso femminile -issa») ← jì ju «scendere»
(11) roda da mont «mountain bike» (letteralmente «ruota da alpeggio»)
(12 ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] da Todi o in Chiaro Davanzati si trovano in massa nomi astratti da trans-categorizzazione verbo-nome e da derivazione per suffisso, specie -anza, -ura, -ore, -mento, -ezza, ecc.; cfr. Corti 2005). L’insieme era una vegetazione troppo esuberante e ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] > guardare):
(a) i nuovi verbi formati da nomi e aggettivi in unione con i suffissi -izzare, -eggiare, -ificare (es., attualizzare, regolarizzare, criminalizzare; largheggiare, mercanteggiare, guerreggiare; nidificare, mercificare), o in unione ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] , in modo sistematico, l’allungamento della vocale: illas > [laː] «le»;
(b) lo sviluppo, nel tardo latino, di un suffisso -iculu(m) (tratto condiviso dal francese e dal francoprovenzale): apicula(m) > [aˈbeʎo] «ape», soliculu(m) > [so ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] verniciare, dare una guardata invece di guardare. In questo tipo di costruzioni troviamo spesso nomi con il suffisso -ata, molto presenti nell’italiano colloquiale anche in altri contesti: videata, stupidata, cavolata (Berretta 1994; ➔ lingue romanze ...
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Il termine onomastica (dal gr. onomastikḗ (tékhnē) «arte del denominare», a sua volta da ónoma «nome») nell’accezione moderna e specialistica designa la scienza che studia i nomi propri nel loro complesso [...] dolciaria italiana, nome coniato nel 1964 dalla pasticceria Ferrero di Alba (dall’inglese nut «noce», con il suffisso italiano -ella) in sostituzione del precedente supercrema (1949). Il prodotto, originariamente un surrogato del cioccolato, diventò ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] , i più produttivi sono i verbi denominali in -are (posizionare, visionare); i suffissi -izzare, -izzazione (irizzare, irizzazione); i deverbali a suffisso zero (ammortizzo, reimpiego, reintegro, scorporo, stipula, utilizzo); e soprattutto l’uso di ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] resto della frase. Le onomatopee derivate invece, costruite su onomatopee semplici con l’aggiunta di un suffisso (miagolare, tintinnìo, ronzare), mostrano un più alto grado di integrazione, sono classificabili morfologicamente e stabiliscono legami ...
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Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...] , docu- da document, net- da internet, ecc.; -matic da automatic, -cam da camera, -gate da Watergate, ecc. Il suffisso -ese, su modello americano, è usato per indicare varietà o stili linguistici (giornalese, politichese).
Sospinta dall’inglese la ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] alla sonorizzazione della s intervocalica ([ˈmuːzo], [paˈeːze], [ˈviːzo], ecc., di contro a [ˈkaːsa], [ˈnaːso], suffisso -oso [ˈoːso], ecc.), con la differenza che, in questo caso, la «variante sonora è penetrata più profondamente nel tessuto ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...