Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] alla parte radicale, e come studio della loro natura e funzione (così lupus è analizzato nella radice lup-, nel suffisso tematico u, comune a tutti i nomi della seconda declinazione, e nella desinenza -s, caratteristica del nominativo singolare ...
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Popolazione (p. 299). - Le variazioni degli anni recenti nel computo totale della popolazione non rivelano modificazioni notevoli; i censimenti del 1930 e 1935 e la stima del 1936 non manifestano variazioni [...] ed -e (plur.), non avendo desidenza il sing. comune. Il verbo conserva la distinzione germanica tra coniugazione "forte" (imperfetto senza suffisso e quasi sempre con vocale diversa da quella del presente) e "debole" (imperfetto con -de, o con -te, e ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] definisce prefisso l’affisso che precede la radice, il termine affisso rappresenta il genere prossimo cui appartengono anche il suffisso e l’infisso; che precede la radice indica la differenza specifica, il tratto cioè che permette di distinguere il ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] , imitatore di Pirandello»]
Tuttavia, a differenza di quanto illustrato in (31)-(34), con alcuni nomi vengono usati diversi suffissi per indicare i vari significati con cui la relazione fra nome e aggettivo può essere interpretata:
(35) marxiano ...
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Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Dagli ‘esodati’ allo ‘spread’ con tutti i suoi derivati (caro-spread, anti-spread). Questi alcuni dei termini più ricorrenti nel corso dell’anno. Insieme a ‘tecnogoverno’ [...] ] D[i] M[ajo], Il Tempo, 23 giugno 2012, p. 7, ‘Primo Piano’). Derivato dal v. tr. formattare con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.
Greexit (Grexit) s. m. o f. e agg. inv. L’uscita della Grecia dall’area dell’euro. • Prosegue il pressing dell ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] principali. Il tipo dichiarativo, in Renzi, Salvi & Cardinaletti 1988-1995, pp. 49-69.
Luraghi, Silvia (1999), Il suffisso “-ante/-ente” in italiano: fra flessione e derivazione, in Fonologia e morfologia dell’italiano e dei dialetti d’Italia ...
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In linguistica il prestito indica un qualsiasi fenomeno di ➔ interferenza, dovuto al contatto e all’influsso reciproco di comunità che parlano lingue diverse, e non solo lingue letterarie o generalmente [...] che nella lingua replica trovano spunto anche innovazioni che interessano la pronuncia e la morfologia (come l’induzione di suffissi). Fra gli elementi lessicali, sono i sostantivi – e specie quelli legati a nuovi oggetti o nuove nozioni – i più ...
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Antropologia
Processo di adozione e assimilazione di un dato elemento culturale, proprio di un gruppo etnico, da parte di una popolazione limitrofa alla prima, o in contatto indiretto con essa; per estensione, [...] (es., in it. treno da train); un prestito lessicale mediato è il calco (➔). Ma possono riceversi anche prestiti morfologici (il suffisso latino volgare -issa, da cui il nostro -essa in badessa ecc., dal gr. -ισσα), sintattici (ital. al di là di ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] della sequenza [ɥj] + vocale è nelle forme flesse in cui a una radice terminante in [w] si aggiunge un suffisso plurale [-jamo, -jate]. Sono possibili anche le combinazioni /uj + vocale (annuiamo, tatuiamo): in luogo del legamento velare si ha ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] che scrive all’antica».
Anche la formazione delle parole si allinea a questo profilo: per es., il suffisso -mento, al di là di poche espressioni tradizionali di marca tradizionale o letteraria del tipo conoscimento «conoscenza», incominciamento ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...