L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] regolarizzanti (bracci, uovi) o usi al plurale invece che al singolare (i risi, le trippe). Nettamente preferito è il suffisso diminutivo -etto rispetto a -ino. Molto spesso i dimostrativi sono rafforzati: ’sto uomo qua, quela dona là. Ancora, si ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] flesse regolari di un lessema mai incontrato prima. Sono, ad es., in grado di coniugare un verbo derivato con il suffisso -izzare a partire da un qualsiasi nome proprio: la prima persona dell’imperfetto indicativo del verbo berlusconizzare (formato a ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...]
Casi di applicazione più regolare del mutamento dissimilatorio riguardano la derivazione di aggettivi da nomi mediante l’aggiunta del suffisso -ale che, se preceduto da una base contenente una consonante laterale, subisce dissimilazione di -l- in -r ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] dei toponimi detti prediali o fondiari, che derivano da un nome personale latino (in genere corrispondente al gentilizio) con vari suffissi, specialmente -anus. Così un nome di luogo come Mariano o Marano (a seconda dell’evoluzione fonetica) ha all ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] dialetti di tipo B presentano [ˈkorːo] «(io) corro», [ˈkurːi] «(tu) corri» e [ˈkorːe] «(egli) corre», dove, oltre ai suffissi, è presente anche un’alternanza nella vocale della radice che deriva dalla metafonia; infine i dialetti di tipo C, con [ˈkor ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] in cui è possibile riformularli come avverbi denominali o deaggettivali, agganciando alla base del nome o dell’aggettivo il suffisso -mente, tipico degli avverbi composti; si hanno così alternanze come alla perfezione e perfettamente, di solito e ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] espressione melanzana alla parmigiana alla forma ellittica parmigiana);
(f) nome o aggettivo semplice + determinante o suffisso (parmacotto, galbanino, parmella).
Termini gastronomici o connessi con l’alimentazione sono anche presenti nell’onomastica ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] interpretata come una continuità, in ambito antroponimico veneto, a partire da una fase prelatina con un rinvio al suffisso -ikos documentato come patronimico venetico (Pellegrini 1981: 6-7). Un valore patronimico, almeno in alcuni casi, ha anche ...
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La locuzione nomi di strumento designa una sottoclasse di ➔ nomi che hanno le seguenti caratteristiche:
(a) sono parole complesse, derivate da nomi o verbi (➔ denominali, nomi; ➔ deverbali, nomi), che [...] non è raro il caso in cui, a partire dalla stessa base, e grazie alla doppia possibilità del cumulo di suffissi valutativi e del cambio di genere, si siano originate lunghe serie di nomi derivati che designano strumenti addetti a funzioni diverse ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] formano attraverso le regole di composizione di nuove parole. Facciamo qualche esempio recente: benzinaio, formato da benzina e il suffisso -aio è del 1955; prepagato, formato dal prefisso pre- "prima" e pagato, compare nel 1981. Di anni recentissimi ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...