L’aplologia (dal gr. haplôus «semplice» e lógos «discorso, parola») è un fenomeno di semplificazione fonica e grafica (in quest’ultimo caso si parla, più precisamente, di aplografia) che consiste nella [...] la storia del lessico delle lingue. In latino, per es., la parola nūtrix deriva da un originario nūtritrix (radice nūtri + suffisso agentivo femminile -trix), in cui la faticosa sequenza tritri si è semplificata. L’aplologia però può anche essere una ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] di prima persona singolare dei verbi in -ire: dormii, partii, ecc.;
(c) con oo si danno numerose parole dal suffisso -zoo «animale, vivente»: protozoo, spermatozoo, lo stesso zoo e forestierismi vari: tattoo, voodoo (quando non adattato in vudù ...
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Il termine allotropi indica due o più parole che, pur essendo diverse sul piano formale e semantico, hanno il medesimo etimo, come per es. vizio e vezzo, riconducibili entrambe al lat. vĭtium.
Il termine, [...] dal lat. platĕam), sia di voci popolari (come giustezza rispetto a giustizia, in cui l’allotropia si rileva nel suffisso).
La distinzione tra i due livelli è spesso confermata dall’anteriorità delle attestazioni delle parole del fondo ereditario, per ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] la late, la sal(e), la mel(e), la fel(e), la mar(e); nel Sud sono divenuti femminili i nomi composti col suffisso collettivo -men: la cordame, la ligname, la legume, la fracetume, la untime, la grassime (sono invece documentati anche al Nord la lume ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] [i]no, var[i]no, forme di congiuntivo di smaniare, variare, ecc., per cui si parla di fusione intrinseca del suffisso con la vocale finale della radice lessicale. Grafie storiche come principî, contrarî, ma anche principii, contrarii, ecc. non hanno ...
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Insieme ai nomi, i verbi e gli avverbi, gli aggettivi sono una delle classi aperte di parole dell’italiano. Essa può essere suddivisa nelle due sottoclassi degli aggettivi qualificativi (che denotano per [...] persona di qualità), a posto (in un tipo a posto; si noti che nella lingua parlata tale espressione ammette addirittura il suffisso -issimo del superlativo, come in un tipo a postissimo: cfr. § 2), ecc. A questa categoria vanno aggiunte anche alcune ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] di lessemi grammaticali a partire da morfemi lessicali è il risultato di una rianalisi (➔ grammaticalizzazione): per es., il suffisso -mente, che in italiano forma avverbi, proviene dal lat. mente, nome al caso ablativo: lat. devōtā mente «con ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] si confrontino i lessemi piccolo, piccino, minore, minimo rispetto a grande, massiccio, maggiore, massimo, o il suffisso -ino rispetto a -one.
L’associazione soggettivamente comprovata tra timbro vocalico e dimensione ha un fondamento biologico, dal ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] flesse regolari di un lessema mai incontrato prima. Sono, ad es., in grado di coniugare un verbo derivato con il suffisso -izzare a partire da un qualsiasi nome proprio: la prima persona dell’imperfetto indicativo del verbo berlusconizzare (formato a ...
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La dissimilazione è un processo per il quale due suoni situati nella stessa parola o in parole contigue, e aventi uno o più tratti in comune, mutano al fine di differenziarsi tra loro. Diversamente dal [...]
Casi di applicazione più regolare del mutamento dissimilatorio riguardano la derivazione di aggettivi da nomi mediante l’aggiunta del suffisso -ale che, se preceduto da una base contenente una consonante laterale, subisce dissimilazione di -l- in -r ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...