Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue [...] , merlo, ragazzo, toro
Va segnalata, a margine, la situazione parzialmente anomala di uomo, il cui plurale si forma con un suffisso -ini (uomini) in uso anche in una manciata di nomi femminili rari e rarissimi del tipo virago → viragini.
Ci sono ...
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VERBI ALTERATI
Anche i verbi, così come altre parti del discorso, possono essere modificati con suffissi di ➔alterazione
Ci mancava solo che cominciassero a fischiettare, guardando da un’altra parte [...] non conoscevamo (E. Scalfari, «La Repubblica»)
I principali suffissi usati per l’alterazione di verbi sono:
– -(er/ar vivacchiare (= prima coniugazione)
Nei verbi alterati il suffisso dà al verbo un significato attenuativo o leggermente ...
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In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di [...] per es., della prima sillaba nel nahuatl, la lingua indigena degli Aztechi: kalli «casa», kakalli «case»), oppure con un prefisso o un suffisso di origine pronominale.
Nella lingua italiana, i nomi e aggettivi maschili in -o e in -e hanno il p. in -i ...
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NEOLOGISMI
Si definiscono neologismi le nuove parole (o espressioni ➔polirematiche) che da un certo momento in poi entrano a far parte del lessico di una lingua.
Possono essere forme completamente nuove, [...] di parole ➔derivate e ➔composte. Per limitarsi a un esempio, si pensi alle numerose coniazioni con il suffisso -istico (➔-ista e -istico), entrate in italiano a partire dall’Ottocento: protezionistico, capitalistico, eufemistico, anacronistico ...
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Il termine anafonesi (composto del gr. ana- «sopra, indietro» e phṓnēsis, da phōnḗ «voce, suono», attestato per la prima volta nelle Meraviglie d’Italia, 1939, di Carlo Emilio Gadda, poi specializzato [...] anteriore, in iŭncu > giunco e fŭngu > fungo per la serie posteriore. Partecipa all’anafonesi anche il suffisso di origine germanica -ĭng > -ingo (ramingo, casalingo, guardingo). Si registra nel complesso una maggiore frequenza del fenomeno ...
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FALSI ALTERATI
I cosiddetti falsi alterati (o alterati lessicalizzati) sono parole che presentano i suffissi tipici dell’➔alterazione, ma hanno un significato proprio, del tutto autonomo e diverso da [...] le due parole hanno un’origine completamente diversa e solo casualmente la seconda parola della coppia termina come se avesse un ➔suffisso alterativo.
Storia
In questi casi, come si è accennato, c’è più che altro un rapporto di derivazione con la ...
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Nell’italiano attuale, come in altre lingue moderne di cultura, il ➔ genere femminile e il genere maschile non sono rappresentati in eguale misura tra i nomi d’agente correnti (➔ agente, nomi di). In tempi [...] , come guardia e sentinella, non risulta ci siano proposte di versioni in -o (*guardio, *sentinello).
Alcuni suffissi ricorrenti nei nomi di professione permettono solitamente soluzioni facilmente accettate: tra questi, i più antichi -aio (fornaio ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] alla prima sillaba, che diventa sede di accento secondario, mentre l’accento primario cade anche in questo caso sul suffisso (Scalise 1994: 174-175).
Nelle lingue tonali, nella catena parlata si verificano sovente fenomeni di alterazione dei toni ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] di giudizio? (A. Manzoni, I promessi sposi)
Nell’italiano antico era possibile costruire il superlativo relativo anche con il suffisso -issimo
E come la rosa, il più bellissimo de’ fiori, è circondata di spine (L’Ottimo Commento della Divina ...
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FEMMINILE DEI NOMI
In italiano la formazione del femminile dei nomi può avvenire in diversi modi.
• Il modo più comune per ottenere il femminile dei nomi è sostituire la desinenza del maschile (-o, -e) [...]
• In alcuni nomi in cui si verifica l’➔alternanza di genere e di significato, il femminile si ottiene con il suffisso -ina, senza che questo abbia un reale valore diminutivo
gallo ▶ gallina
eroe ▶ eroina
re ▶ regina
zar ▶ zarina
Lo stesso accade ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...