chiunquismo
s. m. (iron.) Atteggiamento tipico di chi ritiene che chiunque possa svolgere ogni tipo di attività in maniera adeguata.
• Il «chiunquismo» è una malattia anche peggiore del qualunquismo [...] battuta da bar che purtroppo è uscita dai bar per invaderci la vita e devastarcela. (Massimo Gramellini, Stampa, 2 marzo 2013, p. 1, Prima pagina).
- Derivato dal pron. indef. chiunque con l’aggiunta del suffisso -ismo, sul modello di qualunquismo. ...
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decrescitista
s. m. e f. Chi sostiene la positività della decrescita felice.
• Ma ora ognuno crede di aver trovato la conferma alle proprie tesi. I decrescitisti esaltano la funzione trainante delle [...] è cresciuta tanto proprio perché non si è schiacciata su un’unica dimensione. (Marco Demarco, Corriere della sera, 31 luglio 2016, p. 26, Analisi & commenti).
- Derivato dal s. f. decrescita con l’aggiunta del suffisso -ista.
> decrescista. ...
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leopoldista
s. m. e f. (iron.) Per metonimia topografica, sostenitore degli incontri politici che fanno riferimento a Matteo Renzi, organizzati presso la stazione Leopolda di Firenze.
• Un mare [di ospiti], [...] trionfo, e il tesoriere Francesco Bonifazi che conteggiava l’affluenza con gli occhi a forma di euro, (Mattia Feltri, Stampa, 9 novembre 2014, p. 9, Primo Piano).
- Derivato dal nome proprio della stazione Leopolda con l’aggiunta del suffisso -ista. ...
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lasetteizzazione
s. f. Progressiva assimilazione del tenore dei programmi trasmessi dall’emittente televisiva La7.
• Qualche giorno fa parlavamo della raitreizzazione (termine terribile) di La7, oggi [...] pubblico, i programmi di informazione politica vanno in ferie quando la politica è più calda che mai). (Marco Molendini, Messaggero, 23 giugno 2011, p. 66, Telecomando).
- Derivato dal nome proprio La Sette con l’aggiunta del suffisso -izzazione. ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] , solo uno può avere il grado pieno e ad una radice non si possono aggiungere due gradi ridotti; d'altro canto il suffisso pieno è possibile solo se la radice non ha il grado ridotto. Le radici di Benveniste divengono tutte, nonostante l'apparente ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] , politologo/-ia, biologo/-ia). Si noti che la struttura morfologica non corrisponde a quella semantica, in quanto è il nome suffissato in -ia che di norma costituisce la base semantica del nome di agente: un infettivologo non è infatti uno «studioso ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] permette al parlante di esprimere la sua presa di distanza rispetto alla supposizione formulata.
L’alta produttività del suffisso è dimostrata anche dal fatto che non «soggiace a particolari restrizioni fonologiche»: ammette infatti anche sequenze X ...
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Libicocco
Vincenzo Presta
Nome di uno dei diavoli della quinta bolgia (If XXI 121, XXII 70-72); quinto dei dieci scelti da Malacoda e mandati a ispezionare in giro lungo l'argine sinistro; è il primo [...] ‛ libicus ', con chiara allusione quindi al vento dei deserti africani, il libeccio, che spira caldo e impetuoso. Quanto al suffisso -occo, è opinione del Parodi si tratti di un incrocio operato volutamente dal poeta fra ‛ libico ' e ‛ scirocco '. Ma ...
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adolescentizzazione
s. f. Progressiva prevalenza di un modello adolescenziale.
• [Vincenzo] Paglia prosegue mettendo in guardia dai tre maggiori rischi che attualmente corre la rappresentazione della [...] i destinatari dichiarati (Roberto Genovesi, Osservatore romano, 1° maggio 2014, p. 5).
- Derivato dal s. m. e f. adolescente con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
- Già attestato nella Repubblica del 10 novembre 1990, p. 22 (Isabella Mazzitelli). ...
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checcozalonizzato
p. pass. e agg. (scherz.) Che si rifà al modello Checco Zalone.
• Checco Zalone sdogana la volgarità, il politicamente scorretto, […] Prende i materiali del pop contemporaneo, li clona [...] . L’[Giovanni] Allevi checcozalonizzato fa i ghirigori sulle note di «Finché la barca va». (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 14 ottobre 2009, p. 45, Spettacoli).
- Derivato dal nome proprio Checco Zalone con l’aggiunta del suffisso -izzato. ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
suffissare
v. tr. [der. di suffisso]. – In linguistica, fornire di suffisso una parola o una radice di parola, dando luogo a una nuova unità lessicale: s. un sostantivo, il tema di un verbo. ◆ Part. pass. suffissato, di parola fornita di suffisso;...