Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] in quanto 'parole'. Nella seconda si separa il 'tema' dal 'suffisso' (per es., ṛṣibhiḥ è analizzato come ṛṣi-bhiḥ) e si cinese fu scritta ricorrendo ad alcuni alfabeti indiani o diderivazione indiana come, per esempio, la brāhmī, il tibetano ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Davanzati: losura, portatura, fortura), a far massa con altri suffissati, anch’essi spesso diderivazione d’oltralpe, con effetti di vistosità fonica e di ibridismo linguistico considerevoli (ancora Davanzati: segnoraggio, dannaggio, visaggio, leanza ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] alcuni schemi diderivazione che si possono considerare tipici dell’italiano. Uno di questi è costituito dai nomi deverbali (➔ deverbali, nomi; ➔ nominalizzazioni) a suffisso zero:
base derivato
ammollare ammollo ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] di [-b-] intervocalica (abitare);
(b) la conservazione del nesso [-ns-] non derivante da composizione (pensare);
(c) la conservazione dei nessi di parallele: i ➔ suffissi -abile e -ibile, senz’altro in soluzione di continuità rispetto al latino ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] poesia da una della prosa (➔ storia della lingua). In linea di massima, si può dire che la grammatica della prosa è stata in massa nomi astratti da trans-categorizzazione verbo-nome e da derivazione per suffisso, specie -anza, -ura, -ore, -mento, - ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...