Riprendiamo l’analisi dei suffissi dei cognomi, elemento fondamentale per comprendere la formazione dei moderni nomi di famiglia e per orientarci nella distribuzione territoriale, essendo i suffissi in [...] , Gancitano, Locritano, Melfitano, Napolitano, Riitano e Rizzitano (entrambi valgono ‘di Reggio Calabria’), Salernitano, Sciacchitano, Tarsitano).Un ulteriore suffisso è -oto/a, diderivazione greca e neogreca (da -otes), tipico dell’estremo Sud d ...
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PreliminariDell’influenza esercitata dall’inglese nordamericano sull’italiano e sui dialetti d’Italia si è scritto molto, fin dagli inizi del Novecento. Il solco era stato tracciato dal Pascoli col poemetto [...] grafica di alcune parole (con slittamenti semantici abbastanza flagranti) o solo di particolari suffissi; evocano una sorta didi aggettivi deantroponimici letterari3.3. Alessandro Aresti, Deantroponimici di lotta e di governo. Derivati da nomi di ...
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Per un punto Martin prese le corna. Cenni ai riflessi diMartino nel vocabolario italiano di ieri e di oggi IntroduzioneNei secoli del Medioevo e della prima età moderna, i principali santi [...] frustrante per gli specialisti, non fa che aggiungere al fascino di questa famiglia diderivati. Deonimici canoniciInteressante per il suffisso dialettale, se non per altro, è il nome di martinitt assegnato a Milano agli orfani ospitati in un antico ...
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L’«eponimia monetale» (Caltabiano/Colace 1987), ovvero l’uso diderivare i nomi (ufficiali e/o popolari) delle monete dai nomi propri dei rispettivi emittenti, è un fenomeno noto fin dall’antichità, come [...] esaustività.Possiamo osservare, innanzitutto, che, proprio come nel caso di carlino, il suffisso storicamente più produttivo nella formazione di nomi di monete derivati da nomi propri di persona risulta -ino (che può indicare appartenenza, oltre che ...
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Abbiamo presentato in due precedenti rubriche i suffissi più frequenti tra i nostri cognomi (-ino, -ello, -etto, -one) ma altrettanto diffusi e importanti sono gli esiti del latino -arium, che ha dato [...] Storai, Vaccai. I cognomi non toscani in -ai hanno tutt’altra derivazione (così i sardi Usai e Cappai, il veneto Cattai, il Failla e Favilla.Il suffisso, infine, può essere ampliato in -lillo, per un gruppetto di nomi di famiglia meridionali, tra ...
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Il sistema cognominale italiano è estremamente ricco di forme e di varianti che si devono principalmente alla variegata situazione linguistica italiana, con i tanti dialetti e lingue minoritarie, e al [...] un cognome è una fonte di conoscenza di elementi dialettali usciti dall’uso. Così a vecchi nomi di mestiere alludono il citato Craxi oppure Pistarino, Pestarino, di area genovese e alessandrina, derivato con il suffisso -ino da pestare nelle varianti ...
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I prossimi interventi di cui questo articolo costituisce l’introduzione saranno dedicati ai deonimici che provengono da altre lingue e sono quindi in italiano classificabili come “prestiti”. Anche solo [...] in numero più contenuto rispetto all’esorbitante quantità diderivazioni detoponimiche.Esempi piuttosto noti sono besciamella (attraverso il francese, dal nome di Louis de Béchamel, cuoco di corte di Luigi XIV; cfr. da ultimo Crifò 2023), sandwich ...
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Come rileva Andrea De Benedetti (2020, p. 13), lo spagnolo è, «dopo l’inglese e il francese, l’idioma straniero che ha fornito il maggior apporto alla nostra lingua in fatto di prestiti», specialmente [...] e aggettivi formati, soprattutto per mezzo dei suffissi -ismo e -ista, da nomi propri di figure della storia politica spagnola, come carlismo e carlista, derivati nell’Ottocento dal nome di Don Carlos di Spagna (i cui sostenitori diedero vita a ...
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Deonomastica “machiavellica”: sul deonimico Macchiavelli in prospettiva internazionale, con particolare riferimento all’area linguistica polaccaEsempi di onomastica e di deonomastica d’origine italiana [...] , ottenuto dalla combinazione dell’aggettivo machiavellian con il suffisso -ism (cfr. ONED: s.v. machiavellian , s.v.). 2.2. Deonimici aggettivaliUn secondo tipo di deonimici derivanti da Machiavelli e diffusi a livello internazionale è costituito da ...
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Per quanto non sia semplice stabilire con certezza la produttività di un elemento derivazionale, non c’è dubbio che la suffissazione con -eggiare (‘fare come, essere come, imitare qualcosa o qualcuno’), [...] suffisso latino, che presenta uno statuto foneticamente variabile: -issāre/-izāre/-idiāre […]», Tronci 2019, p. 5), rappresenti un meccanismo altamente produttivo per la formazione di dimostra inoltre come i derivati da nomi di autori stranieri, per ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...
semantema In linguistica, elemento della parola portatore del significato, in quanto separato dal morfema, cioè dal suffisso flessionale, che ne determina la funzione sintattica nella frase. Una volta isolato il morfema, la parte residua di...
UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, 8. le lingue balto-finniche, 9....