VINO (XXXV, p. 388; App. II, 11, p. 1115)
Pier Giovanni GAROGLIO
Basilio DESMIREANU
Industria. - Negli ultimi due decennî i progressi dell'industria enologica sono stati molteplici nei varî settori. [...] che riguarda l'uva vinificata e la relativa produzione di v. compete all'Africa (specialmente per merito dell'Algeria) con 3.370.000 t d'uva vinificata Marmara, dell'Egeo e del Mediterraneo (al sud), particolarmente adatte alla produzione di uva di ...
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Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10-12%), piccole percentuali di altri alcoli, alcuni acidi organici (tartarico, ... ...
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Bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite. I componenti del v. sono, oltre all’acqua (70÷80%), alcol etilico (dal 7 al 18%, di solito 10÷12%), piccole percentuali di altri alcoli, quali quello metilico (che deriva dalle pectine) ... ...
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Luca Maroni
La qualità del v. è senza dubbio la sua piacevolezza alla degustazione, vale a dire quella chiamata fruttosità del vino. Questo parametro è valutato applicando il metodo della fruttosità, dal quale discende che tanto più un v. risulta piacevole quanto il gusto del vino stesso richiama in ... ...
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Anna Uva
Il nettare degli dei
Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dal mosto di uve fresche o leggermente appassite. Se ne producono moltissimi tipi, diversi per contenuto di alcol, sapore, aroma, colore. Non ha valore nutritivo ma stimola l’appetito, aiuta a digerire e, in genere, un bicchiere ... ...
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"Guarda il calor del sol che si fa vino/
giunto a l'omor che de la vite cola"
(Dante)
La qualità del vino italiano
di Luigi Veronelli
11 aprile
Si apre a Verona Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati, rassegna organizzata con lo scopo di presentare agli specialisti e al pubblico ... ...
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Luciano Usseglio Tomasset
Il vino (dal latino vinum, affine al greco οἶνος) è il prodotto della fermentazione alcolica dell'uva pigiata o del mosto, il succo ottenuto mediante spremitura degli acini. L'uva da vino è il prodotto di Vitis vinifera e soltanto di questa: altre specie di vite danno infatti ... ...
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Luca Maroni
(XXXV, p. 388; App. II, ii, p. 1115; III, ii, p. 1097; IV, iii, p. 824; V, v, p. 767)
degustazione del vino
Il profilo chimico-fisico compositivo di qualsiasi v. determina la sua prestazione sensoriale: un v. risulta ai sensi del degustatore e/o del bevitore come è composto chimico-fisicamente. ... ...
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Adolfo Cecilia
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Luca Maroni
(XXXV, p. 388; App. II, II, p. 1115; App. III, II, p. 1097; App. IV, III, p. 824)
Produzione. - La produzione mondiale di v. ha toccato le punte massime nella seconda metà degli anni Settanta; successivamente è calata, soprattutto in Europa, ove è per lo più regolata ... ...
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(XXXV, p. 388; App. II, 11, p. 1115; App. III, 11, p. 1097)
Pier Giovanni Garoglio
Marco Trimani
Marco Trimani
Raccolta meccanica delle uve. - I progressi dell'industria enologica sono stati di notevole importanza, a cominciare dal macchinario relativo alla raccolta meccanica delle uve che, dopo ... ...
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(XXXV, p. 388)
Carmelo ARRIGO
La produzione mondiale del vino, che aveva raggiunto la media di 201.800.000 ettolitri annui nel 1934-1938 - con un massimo di 218.210.000 ettolitri nel 1935 - ha registrato, a seguito della guerra, una forte riduzione, scendendo alla media di 146 milioni nel 1940-45 ... ...
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(XII, p. 599; App. III, I, p. 475; IV, I, p. 585)
Demografia storica. - Gli obiettivi della d. storica, che possono essere sintetizzati nella descrizione e nella spiegazione delle grandi tendenze demografiche [...] 6% l'anno e quella rurale dell'1,4%. Se il Sud del mondo è ancora largamente rurale (nel Burundi o nel Bhutan è dell'Europa dello 0,64% con un rapporto perciò di 4 ad 1. Attualmente l'Africa cresce a un tasso del 3% e l'Europa a un tasso dello 0,2% ...
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RICERCA E SVILUPPO
Giorgio Sirilli
(v. ricerca scientifica, App. IV, III, p. 217)
Definizioni. - La r. e lo s. (R&S) possono essere definiti come quel complesso di attività creative intraprese in [...] 'India con il 2,9% avevano un potenziale ugualmente significativo. Per contro, l'Africa si trovava al di sotto dell'1%, e il Medio e l'Estremo Oriente territoriale: il bipolarismo tra Centro-Nord e Sud, che ha caratterizzato la storia del nostro ...
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RADIODIFFUSIONE (fr. radiodiffusion; ing. broadcasting; ted. Rundfunk; sp. radiodifusión)
Renato CHABOD
R. Raoul CHIODELLI
Gino CASTELNUOVO
Luigi RACCA
Saul GRECO
L'importanza sempre maggiore assunta [...] le varie parti del mondo (Medio ed Estremo Oriente, America del Nord, America Latina, Zona del Pacifico, Africa del Sud e colonie britanniche); e il servizio europeo (Europa Occidentale, Orientale, Settentrionale, Meridionale, Centrale, Scandinavia e ...
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TABACCO (XXXIII, p. 145; App. II, 11, p. 940)
Basilio DESMIREANU
Coltura e rendimento. - Nel decennio 1950-1959, la coltura del t. nel mondo non ha subìto nel suo complesso troppo profondi cambiamenti [...] e quella del 1948-52, la superficie a t. dell'Africa (in seguito al detto sviluppo della Federazione) si è più nei seguenti sei: Carolina del nord, Kentucky, Carolina del sud, Virginia, Tennessee e Georgia, che contribuivano nel 1959 alla ...
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LEGNO
Guglielmo Giordano
(XX, p. 780; App. II, II, p. 181; III, I, p. 978)
Al pari della maggior parte delle attività industriali e commerciali del nostro paese anche il settore del l. ha avuto negli [...] paesi del Sud-Est asiatico e da quelli dell'America Centro-Meridionale, ma ben presto s'instaurò anche in Africa.
È inferiore ai nostri, prodotti in Malaysia, Indonesia, Filippine e Corea del Sud.
I prodotti finiti e il loro impiego. - Non è sempre ...
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PORTO
Adalberto Vallega
(XXVIII, p. 8; App. II, I, p. 594; III, II, p. 467)
Funzioni industriali. - A partire dai primi anni Settanta, il p. marittimo è stato soggetto a importanti trasformazioni, che [...] di petrolio dal Golfo Arabico non erano più costretti a circumnavigare l'Africa: tutto ciò ha concorso a promuovere la costruzione di navi non i più importanti dei quali sono Corea del Sud e Brasile. Questi mutamenti nella divisione internazionale ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] lingua araba spicca il nome di uno dei massimi poeti di tutto il Nord Africa: Abū al-Qāsim al-Šābī (1909-1934), la cui breve e intensa Maktar, con l'importante necropoli di al-Radayf, al sud della T., mentre le necropoli megalitiche di Ellès e il ...
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SOTTOMARINO
Alessandro Turrini
(v. sommergibile, XXXII, p. 126; App. I, p. 1008; II, II, p. 862; III, II, p. 777; sottomarino, App. IV, III, p. 376)
L'interesse per i s. ha subito negli ultimi anni [...] zone geografiche considerate potenzialmente a rischio (Nord Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente, America Centrale Attualmente a essi si aggiungono Argentina, Australia, Brasile, Corea del Sud, India, Turchia, quindi con un aumento del 50%.
Fino a ...
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(XIV, p. 604; App. I, p. 566; II, I, p. 883; III, I, p. 583; IV, I, p. 747)
Mutamenti politici e territoriali. − Una serie di rapidi e talvolta repentini e imprevisti mutamenti ha interessato la geopolitica [...] . dello 0,46% nell'ultimo quindicennio, contro il 3,67% dell'Africa, il 2,92% dell'America Meridionale, il 2,54% dell'Asia. partendo dall'Inghilterra sud-orientale (dal Leicestershire e Northamptonshire fino a Londra), scende verso Sud lungo l'asse ...
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sud
s. m. [dal fr. sud, che risale all’ingl. ant. suth]. – Il punto cardinale opposto al nord (ossia alla posizione della stella polare), approssimativamente indicato dalla direzione in cui si osserva il Sole nel momento in cui è più alto...
africo
àfrico (o àffrico) agg. e s. m. [dal lat. Afrĭcus]. – 1. agg. (pl. m. -ci), poet. Dell’Africa: Que’ che rimason dell’affrica schiatta (Boccaccio). 2. s. m. Vento da ovest-sud-ovest (ponente-libeccio), o più generalmente vento da sud;...