Figlio (Ferrara 1431 - ivi 1505) di Niccolò III e della sua terza moglie, Ricciarda di Saluzzo. Duca nel 1471, portò avanti una politica di distensione tra i vari Stati della penisola, non non riuscendo [...] proclamato duca nel 1471, dopo lotte accanite tra lui e i fratelli per la successione. Nel 1473 sposò Eleonora d'Aragona, suscitando Fornovo, mediatore di pace fra il re e la lega degli stati italiani. Stretto poi fra Luigi XII da una parte e Cesare ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] tra i suoi contemporanei, poiché i codici leonardeschi che più da vicino riguardano questioni di geologia sono stati fatti di memorizzare e la meticolosa conservazione, secondo la successione prefissata, delle procedure tecniche. Su questo fondo L ...
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Rivoluzionario e uomo di stato cinese (Shaoshan, prov. Hunan, 1893 - Pechino 1976). Nato da media famiglia contadina, passò la giovinezza nello Hunan, dove svolse varî mestieri e compì studî irregolari. [...] caduta di Lin preluse a un avvicinamento della Cina agli Stati Uniti (1972, incontro a Pechino tra M. Z. e R. Nixon) e alla CEE. . La ripresa della lotta tra moderati e maoisti si saldò ben presto con i problemi di successione posti dalla morte di Mao ...
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Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] pace di Trento (1501). Dopo aver annesso agli stati ereditarî anche la contea di Gorizia con i tra Luigi, figlio di Ladislao, con Maria, sorella di Carlo e di Ferdinando, e di Anna, figlia di Ladislao, con il nipote Ferdinando, preparò la successione ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] distintamente nella permanenza, successione e simultaneità; a in altre parole, del problema della "lacuna" tra metafisica e fisica: v. anche oltre). L' pianeti), e da queste, ancora allo stato gassoso, alcune masse che avrebbero dato origine ...
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Donna politica tedesca (n. Amburgo 1954). Entrata nella Christlich-Demokratische Union (CDU) nel 1990, divenne dopo pochi mesi ministro della Parità e delle Politiche giovanili (1991-94). In seguito fu [...] gennaio dell'anno successivo è stato stabilito un accordo di massima per la prosecuzione della trattativa tra CDU/CSU e SPD; i consensi rispetto alle europee del 2014. La successione al governo della cancelliera segnata dalle elezioni federali del ...
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Architetto (Richland Center, Wisconsin, 1867 - Phoenix, Arizona, 1959). Dopo aver studiato ingegneria per due anni all'università del Wisconsin, nel 1887 si trasferì a Chicago dove iniziò la collaborazione [...] coronavano le case. Una stretta associazione tra ornamenti, uso di materiali naturali e casa wrightiana dal motivo usuale della successione di scatole. Dello stesso periodo per Usonian houses (Usonia, ovvero gli Stati Uniti, sono il paese adatto alla ...
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Re d'Israele (circa 961-922 a. C.), figlio e successore di David. Prevalse nella successione sul fratello maggiore Adonia, con l'aiuto del profeta Natan; e dopo l'avvento al trono si sbarazzò del fratello [...] premesse poste da David. Mantenne la potenza politica dello stato, che accentuò imparentandosi con il faraone di Egitto, Cantico dei Cantici, la Sapienza) e in parte non bibliche. Sono tra queste ultime i Salmi di S., raccolta di diciotto inni del ...
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Statista inglese (Londra 1770 - ivi 1827). Di antica famiglia, fu educato da uno zio fervente whig ed ebbe fama di giacobino e antiaristocratico. Gli eccessi della Rivoluzione francese lo fecero poi passare [...] tra le file dei tories. Seguace di Pitt fin dal 1792, entrò deputato ai Comuni due questo nel 1822, ne assunse la successione divenendo leader ai Comuni. In contrapposto negli affari interni degli altri stati, favorendo così i varî movimenti ...
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Figlio (Graz 1578 - Vienna 1637) dell'arciduca Carlo II dell'Austria Inferiore e della principessa Maria di Baviera. Re di Boemia (1617-1619) e di Ungheria (1621-1625) e imperatore del sacro romano impero [...] detta “defenestrazione di Praga”, che fu tra le cause dello scoppio della guerra dei 1618, con la ribellione degli stati protestanti di Boemia (che offrirono infelice, nello stesso anno, della guerra di successione di Mantova, davano l'avvio alla crisi ...
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ciclo1 s. m. [dal lat. tardo cyclus, gr. κύκλος «cerchio, giro»]. – 1. In matematica, generalizzazione del concetto di linea chiusa; in algebra, sottogruppo ciclico di un gruppo. 2. In botanica, il complesso dei fillomi (foglie, antofilli, brattee)...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...