Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Da questo punto di vista la successionedi Cairoli a Depretis nel marzo del 1878 sembrava il coronamento di queste ambizioni. tricolore; che la religione cattolica era considerata religione diStato, aspetto poi lasciato da parte per ovvie ragioni ...
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Culto e memoria di Costantino nelle tradizioni sire
Agiografia costantiniana nella liturgia e nella storiografia
Maria Conterno
Nella tradizione cristiana siro-occidentale, così come in quella siro-orientale, [...] Agli occhi del lettore moderno può sembrare che siano stati scelti proprio i due episodi in cui l’ di Costantino70. Tuttavia l’immediata successionedi Giuliano a Costantino, l’allusione al martirio di Eusebio di Roma e la benedizione della città di ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] riprese per la successionedi Milano. Solo nel 1453, sull'onda dell'impressione per la caduta di Costantinopoli, tentò di affrontare con maggiore vigore il problema della pace tra gli Stati italiani. Nella prima metà di settembre di quell'anno, prima ...
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La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] una successionedi avvenimenti imprevisti e sconvolgenti, che ebbero origine dalla Grande guerra e investirono la vita pubblica e la vita privata, la società, lo Stato, la politica, la cultura, la Chiesa, la religione1.
All’inizio del 1915 l’Italia ...
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Costantino nel modernismo
Premesse di un discorso critico sull’era costantiniana della Chiesa
Giacomo Losito
Sommario: Riferimenti: cattolici e protestanti liberali tra il razionalista Renan e l’ultramontano [...] nel 1915 alla successionedi Labanca sulla cattedra di Storia del cristianesimo dell’Università di Roma, che ecclesiastiche». Costantino rimaneva quindi «il fondatore della religione distato, del cesaropapismo e dell’impero bizantino [...] che si ...
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Giustiniano e le riforme religiose
Philippe Blaudeau
Il ritratto di Giustiniano è più famoso di quello di Costantino, e non solo per le sculture, le monete o i mosaici, in particolare quello di S. Vitale [...] quei culti di tutte le forme di trasmissione di proprietà, in quanto donatori o beneficiari disuccessione; e viene revocata loro la facoltà di sedere in giudizio. In particolare, la pena di morte, che fino a quel momento non era stata prevista che ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] campione del cattolicesimo imposto come religione diStato, garante dell’ortodossia niceno-costantinopolitana, fratello Arcadio, il vescovo di Milano assume, per volontà di Dio, il ruolo di garante della successione e di guida spirituale. Esaltato ...
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Monarchia, diarchia, tetrarchia
La dialettica delle forme di governo imperiale fra Diocleziano e Costantino
Valerio Neri
A partire dall’inizio del regno di Diocleziano fino alla definitiva vittoria [...] ) che si trova ancora in età scolare sotto la guida di un precettore, ma è già predestinato alla gloria57. Se mai però c’era stata per Massimiano questa prospettiva disuccessione dinastica, essa tramonta nel 293, quando suo Cesare viene nominato ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] della sfera del potere in un centro e in una serie diStati tributari. Il territorio centrale dell'impero, situato come all' e dal Rodano all'Oder. La precaria coesistenza di diritto disuccessione ereditaria, elezione al trono a opera dei principi ...
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CARLO I Gonzaga Nevers, duca di Mantova e del Monferrato
Gino Benzoni
Nacque a Parigi il 6 maggio 1580, ultimo - e, per la morte precocissima dei due fratelli, unico erede maschio - dei cinque figli [...] la segnalazione diretta solo all'Archivio diStatodi Mantova, Carteggio di inviati e diversi, buste 1559- successionedi Mantova e del Monferrato…, Mantova 1926, passim;Id., Margherita di Savoia…, Torino 1930, pp. 162-202 passim;Id., La politica di ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...